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Aldo Duro
Sotto l'aspetto formale, la preposizione è presente in D. sia nella sua forma semplice in - aferetica ('n) dopo e, che, ché e altre preposizioni, pronomi, congiunzioni desinenti in vocale [...] (anco, entro, io, se, sì, ecc.) - sia nella forma derivata ne seguita da articolo o fusa con questo (almeno a quel che risulta dalle edizioni di cui disponiamo); più analiticamente, nella Vita Nuova troviamo nel, nei e ne', ma divisi ne l', ne la, ne ...
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Peano, resto di
Peano, resto di espressione del resto per la formula di → Taylor utile per lo studio locale delle linee. Se una funzione f(x), reale di variabile reale, è continua con tutte le sue derivate [...] scrivere il resto nella forma
dove il simbolo o indica → o piccolo. Questa forma del resto è importante perché, se questa derivata è diversa da zero, per il teorema della permanenza del segno il resto assume un segno ben definito in un opportuno ...
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variazione, tasso di
variazione, tasso di espressione utilizzata in genere nella matematica applicata per indicare l’incremento di una funzione in un determinato intervallo di riferimento (tasso medio [...] di variazione) o in un istante (tasso istantaneo di variazione). In quest’ultimo caso, esso coincide con la → derivata della funzione stessa in quel punto. È spesso espresso in percentuale. Per esempio, il tasso medio di variazione dei prezzi in un ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La teoria della misura
Maurice Sion
La teoria della misura
Con la nozione matematica di misura si vogliono analizzare concetti che si riferiscono [...] a m è definita usando una famiglia H che ha la proprietà di Vitali, allora F è assolutamente continua rispetto a m se e solo se la derivata f di F rispetto a m esiste quasi ovunque e F è l'integrale indefinito di f rispetto a m.
La necessità per la ...
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polinomio osculatore
polinomio osculatore o polinomio interpolatore di Hermite, in analisi, polinomio che si ottiene effettuando una interpolazione per punti polinomiale che considera non soltanto la [...] successione delle coppie di dati (x0, y0), …, (xn, yn), con xi ≠ xj, che costituiscono i poli, ma anche i valori della derivata yi′ nei punti, per i = 0, …, n, ottenendo in tal modo una funzione polinomiale che meglio approssima l’andamento dei dati ...
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Nome complessivo della letteratura medievale narrativa, d’intonazione magico-favolosa, in versi e in prosa, fiorita intorno alle imprese dei cavalieri di re Artù, alle vicende di Tristano e Isotta e di [...] Historia regum Britanniae, terminata verso il 1136 da Goffredo di Monmouth, che lavorò su fonti per lo più di derivazione greco-latina. Si può escludere quindi l’esistenza di una tradizione brettone preletteraria relativa ad Artù, la leggenda del ...
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Poeta greco della commedia nuova (Sinope 360a. C. circa - Smirne 280 a. C. circa), vissuto a lungo ad Atene. Scrisse 100 commedie, ma ne abbiamo solo frammenti. Una idea della sua arte possono darla le [...] commedie di Plauto Casina, adattamento dei Κληρούμενοι ("Quelli che tirano a sorte"), e Rudens, derivata da un'altra commedia sconosciuta di Difilo. Predilesse temi mitologici e curò l'intreccio più dello studio dei caratteri. ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] nel pensiero di D.: è sforzo naturale verso il bene, è consiglio della ragione che addita i mezzi per ovviare ai mali derivati dalla colpa. Se non che la costituzione successiva della famiglia, della vicinanza, della città e del regno non basta alla ...
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TINBERGEN, Nikolaas (Niko)
Nino Dazzi
Etologo olandese, nato a L'Aia il 15 aprile 1907. Laureatosi in biologia a Leida nel 1932, s'impegnò in studi sul comportamento di alcune specie d'insetti e uccelli [...] ed entrò in contatto con K. Lorenz; dalla loro collaborazione è derivata l'unità d'indirizzo delle scuole olandese e inglese di etologia, formatesi successivamente intorno a T., con la scuola tedesca. Trasferitosi dal 1949 a Oxford, acquistò ...
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cenare
Andrea Mariani
. In Pd XXX 135 prima che tu a queste nozze ceni; metaforicamente " quasi dicat: antequam moriaris et venias ad istam gloriam, ubi etiam tu expectaris divina gratia et meritis [...] tuis " (Benvenuto). Vari sono i passi del Vangelo e dell'Apocalisse donde l'immagine può essere derivata (v. CENA); ma più probabile è che essa non derivi singolarmente da alcuno di essi. ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.