Pittore fiorentino (notizie dal 1343 circa al 1376), noto soprattutto per il trittico (1371) della chiesa di S. Antonio a Napoli (Napoli, Museo San Martino) d'una impronta stilistica chiaramente derivata [...] da Nardo di Cione. Tra le altre opere assegnategli, ricordiamo gli affreschi dell'antico ospizio di S. Antonio a Pistoia; i quattro Santi e la Natività nella Pinacoteca Vaticana ...
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RELATIVITÀ
Christian Moller
Tullio Regge
Eugenio Garin
Relatività di Christian Møller
sommario: 1. Introduzione e panorama storico: a) il principio di relatività speciale. Sistemi inerziali; b) relatività [...] più lenta di R(t). Se invece K>0, si può avere Ê=0 appena è ρ=3c4K/(8πGR2). Dato che si ha sempre Ë〈0, la derivata Ê diventa negativa passando a una fase di compressione che riporta a R=0 in qualche istante futuro.
Ponendo q0=−ËR/(Ê)2∣t=t0 (q0 si ...
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Teologo luterano (Norimberga 1502 - Wittenberg 1574), prof. di teologia (1536) e dal 1542 rettore all'univ. di Wittenberg. È noto per la disputa che da lui prese il nome ("majoristica"), derivata dalla [...] sua opinione sull'importanza positiva delle buone opere per la salvezza, contrastata dai luterani intransigenti (N. Amsdorf, M. Flacio Illirico). Prese parte al colloquio di Magdeburgo del 1546, e collaborò ...
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rodopsina
Proteina fotosensibile, responsabile del meccanismo della visione, presente nei bastoncelli della retina; è formata da un gruppo prostetico, l’11-cis-retinale (forma biologicamente attiva della [...] vitamina A, derivata dal retinolo) e dall’apoproteina opsina. La r. è una glicoproteina integrale della membrana; ciascun bastoncello porta molte molecole di r. nella sua parte apicale. Ha un ampio spettro di assorbimento (350÷620 nm) abbracciando, ...
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rodopsina
Proteina fotosensibile, responsabile del meccanismo della visione, presente nei bastoncelli della retina; è formata da un gruppo prostetico, l’11- cis-retinale (forma biologicamente attiva [...] della vitamina A, derivata dal retinolo) e dall’apoproteina opsina. La r. è una glicoproteina integrale della membrana; ciascun bastoncello porta molte molecole di r. nella sua parte apicale. Ha un ampio spettro di assorbimento (350÷620 nm) ...
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EMBRIACO, Guglielmo (Willielmus Caputmallei), detto Testadimaglio
Jean Cancellieri
Nato in data imprecisata nella seconda metà dell'XI secolo (probabilmente nell'ultimo trentennio), apparteneva ad una [...] nobile schiatta genovese derivata dal ramo viscontile di Manesseno, da cui discendeva la famiglia degli Spinola: secondo una tarda tradizione genealogica l'E. sarebbe stato figlio di un Guido Spinola e fratello di un altro Guido, di Arnaldo e di ...
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Prima parola della frase lat. requiem aeternam dona eis, Domine "l'eterno riposo dona a loro, o Signore", usata in it. per indicare la preghiera d'invocazione per i defunti (derivata dal IV Esdra) che [...] comincia con tali parole; la messa da requiem è la messa per i defunti, così chiamata dalla prima parola del suo introito. In musica, per requiem si intende la composizione musicale dalla quale tale messa ...
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Benedettino (sec. 10º o 11º), detto scholasticus, fu a lungo a Fleury o forse a Saint-Germain d'Auxerre; autore di una Visione (Visio Anselli o Visio cuiusdam monachi) in ottonarî, derivata dal Descensus [...] Christi ad inferos e preceduta da una letteraprefazione a un abate Oddone (da identificarsi o con Oddone di Cluny, o con Oddone di Saint-Germain) ...
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MINNESANGER (o Minnesinger)
Bruno Vignola
È la denominazione, già usuale nel Medioevo (resa italianamente, anche dal Carducci, con minnesinghero) dei poeti lirici tedeschi del sec. XII e del XIII, derivata [...] da un insieme di strofe ineguali, ordinariamente divise in due parti simili, è, nella sua forma primitiva, una diretta derivazione della sequenza latina, e fu usato sia per le ballate sia per la poesia religiosa. Lo Spruch, infine, è componimento ...
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BELLESMANZA (Blasmanta)
Raoul Manselli
Originario di Verona e, come sembra, colà residente "in domo Gerardelli a Glara", fu vescovo cataro della Chiesa di Desenzano (anche detta Albanese, forse perché [...] derivata dall'Albania) tra il 1210 ed il 1250. In questo periodo B. continuò l'indirizzo della Chiesa dualista radicale detta di Drugunthia (Dragowitza?), nella quale residui pauliciani, si erano fusi con elementi bogomili; in B. l'adesione al mito ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.