PAVANA
. Danza aulica, in uso specialmente nei paesi latini dagl'inizî del sec. XVI alla fine del XVII. Alcuni studiosi la vogliono derivata dalla Spagna, dove però se ne conosce un tipo diverso dal [...] comune. Ritmo pari, quasi sempre binario (2/4) con la figura iniziale dattilica (??? ??? ???), carattere eminentemente grave e solenne. La forma musicale è sopravvissuta per un certo tempo, fino verso ...
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Citoscheletro
Eric Karsenti
La funzione principale svolta dagli organismi come i batteri è limitata alla trasformazione in materia vivente dell'energia derivata da sorgenti semplici. In relazione a [...] minuto. Per lungo tempo si è ritenuto che l'orientamento uniforme dei microtubuli in ciascuna metà del fuso derivasse dalla loro uniforme polarità di crescita a partire dai centrosomi in direzione dei cromosomi. Effettivamente nelle cellule animali ...
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Personaggio del dramma La Tosca (1887) del drammaturgo francese V. Sardou (1831-1908) e dell’omonima opera lirica di G. Puccini da esso derivata; è un barone, potente capo della polizia, che farà imprigionare [...] Mario Cavaradossi, ricattando poi Tosca della quale si è invaghito e dalla quale verrà ucciso ...
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semifenomenologico
semifenomenològico [agg.(pl.m. -ci) Comp. di semi- e fenomenologico] [LSF] Quasi fenomenologico, spec. di una teoria di un fenomeno che sia derivata a partire da assunzioni non direttamente [...] legate a principi primi ...
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spin warp
spin warp (o spin-warp) 〈spin uórp〉 [FME] [FNC] Locuz. ingl. "accumulo (della fase) di spin" per indicare una tecnica diagnostica derivata dalla tomografia di Fourier: v. risonanza magnetica [...] nucleare in fisica medica: V 30 d ...
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CONOSCENZA O CONOSCIENZA?
La grafia corretta è conoscenza senza la i, come la parola tardo-latina da cui deriva, cognoscèntiam, a sua volta derivata dal verbo cognòscere. La i, infatti, non viene pronunciata [...] e risulta superflua anche per la pronuncia del gruppo -sc-.
VEDI ANCHE coscienza o coscenza ...
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dispersivita
dispersività [Der. di dispersivo] [OTT] (a) Generic., la proprietà di un mezzo di dare luogo a dispersione (←) di radiazioni. (b) Specific., la derivata dell'indice di rifrazione di un mezzo [...] rispetto alla lunghezza d'onda di una radiazione; è negativa nella d. normale e positiva in quella anomala. (c) Talora, altra grandezza significativa nei riguardi delle proprietà dispersive di una sostanza; ...
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hertziano
hertziano 〈herziano〉 [agg. Der. del cognome di H.R. Hertz] [ELT] Dipolo h.: nella radiotecnica, l'antenna a dipolo in mezz'onda, derivata dal-l'oscillatore usato da H.R. Hertz nelle sue esperienze [...] sulle radioonde (→ Hertz, Heinrich Rudolf). ◆ [EMG] [ELT] Onde h.: (a) le onde elettromagnetiche generate artificialmente che sono usate nei sistemi di radiocomunicazione, e quindi, attualmente, nel campo ...
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chente
Luigi Vanossi
. Ricorre due volte nel Fiore (XLIII 3 e CCXXVIII 9) e una nel Detto (61). È particella di valore relativo derivata da ‛ che ' con la terminazione degli avverbi in -mente, che ha [...] il valore di " quale " (nei tre esempi l'antecedente è sempre ‛ tale '). E presente in antichi testi toscani, sia prosastici che poetici (cfr. Chiaro Davanzati Rime, a cura di A. Menichetti, Bologna 1965, ...
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Massoneria
Giuseppe Giarrizzo
Introduzione
Il termine 'massoneria' ('frammassoneria'), entrato nel lessico italiano agli inizi del Settecento, traduceva la voce francese franc-maçonnerie, derivata a [...] sua volta dall'inglese free-masonry (donde il tedesco Freimaurerei e le relative voci in tutte le altre lingue). Tale termine designa sia l'istituto associativo - la società dei frammassoni - sia il corpo ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.