Commedia in cinque atti del commediografo e scrittore A. Grazzini, detto il Lasca (1503-1584). L’opera sarebbe derivata da una precedente commedia di Grazzini, la Giostra, rielaborata dopo il 1566 con [...] l’aggiunta di due atti ...
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. Il nome di Cosmati, come anche quello di arte cosmatesca, è moderna espressione convenzionale, derivata dal frequente ripetersi del nome di Cosma, per denotare gli artefici romani che lavorarono in quell'interessante [...] periodo d'arte che va in Roma e nel Lazio dal principio del sec. XII ai primi del XIV, che è l'epoca più viva e feconda del Medioevo romano.
L'opera dei Cosmati è essenzialmente opera di marmorarî, e tali ...
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Roccia sedimentaria silicea, a grana fine, caratterizzata da notevole durezza e compattezza; è costituita essenzialmente di silice opalina, derivata da scheletri di Radiolari fossili, con impurità diverse. [...] Di colore variabile, spesso vivace, talvolta adoperata per ricavare pietre d’ornamento, la f. prende il nome di pietra lidia allorché contiene una notevole quantità di sostanze carboniose che le conferiscono ...
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Tendai shū Setta buddhista giapponese fondata da Saichō (o, con altro nome, Dengyō Daishi) nel 9° sec. e derivata dalla scuola cinese fondata nel 6° sec. da Zhiyi sul Monte Tiantai, da cui trae il nome [...] (➔ Tiantai). Concepiva le varie forme storiche del buddhismo come tappe successive dell’educazione buddhista. Come altre sette dell’epoca, anche il T. promosse la vita monacale; ai suoi seguaci si consigliava ...
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limite
limite nozione centrale nell’analisi matematica a cui vengono ricondotte le definizioni delle altre nozioni fondamentali (→ derivata, → integrale, → serie ecc.). Esprime in termini rigorosi l’esigenza [...] . Questo permette, da un lato, di definire il limite anche per punti che non appartengono al dominio di ƒ, ma solo al suo derivato, dall’altro di assegnare un valore al limite anche quando il valore di ƒ(x0) è definito in modo arbitrario. Nel caso in ...
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trombòsi Condizione morbosa caratterizzata dalla formazione di un trombo, cioè di una massa solida derivata dal sangue e presente a livello di un vaso del distretto arterioso o venoso. La sintomatologia [...] dipende da molteplici fattori, tra cui la localizzazione, la grandezza del vaso colpito e lo stato del circolo collaterale, la tipologia del trombo. I trombi estesi possono determinare l'occlusione acuta ...
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argilloscisto
argilloscisto (o argilloschisto) [Comp. di argilla e scisto (o schisto)] [GFS] Nella geologia, roccia a tessitura scistosa derivata da argilla per metamorfismo dinamico, che presenta facilissima [...] divisibilità in lastre, anche sottili, di notevole resistenza; fra le varietà più note le ardesie (o lavagne) e gli scisti coticolari (o novacoliti) ...
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(o sterroblastula) In embriologia, blastula senza blastocele, con blastomeri interni, o che si estendono dall’esterno verso l’interno, derivata dalla segmentazione totale dell’uovo. ...
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derivazione 1
derivazióne1 [Der. del lat. derivatio -onis, dall'agg. derivatus (→ derivato)] [ANM] L'operazione che, seguendo apposite regole di d., dà come risultato una derivata, nei vari signif. di [...] da una linea o da un circuito principale, alimentando con essa una linea o un circuito che si chiamano linea derivata o circuito derivato. Il termine è usato anche per qualificare dispositivi che servono a tale scopo: per es., scatola di d., quella ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.