Denominazione di carattere etnico e linguistico derivata dalla Bibbia (discendenti di Cam, figlio di Noè, in riferimento alla tavola dei popoli del cap. 10° della Genesi), per indicare un insieme vasto [...] ed eterogeneo di popolazioni africane, accomunate dalla pratica dell’allevamento e dalla presenza di gerarchie sociali definite. Si supponeva che questi gruppi fossero giunti dal Caucaso e avessero avuto ...
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Danza popolare ungherese, derivata dalla medievale Haydú tánc, la cui forma musicale consta di un tempo lento (lassú), di carattere introduttivo, e di un energico allegro (friss) in ritmo binario, misura [...] 4/4 o 2/2. La csárdás, trattata liberamente, appare pure presso maestri insigni, p. es., Liszt ...
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fibrocito
Cellula matura del tessuto connettivo, derivata dai fibroblasti. Il corpo cellulare è di forma fusata, stellata o lamellare; il nucleo è ovale o discoidale, con piccole masse di cromatina non [...] molto colorabile, e uno, due o più nucleoli ...
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Jihad islamica
Organizzazione islamista radicale egiziana, derivata dai Fratelli musulmani, nota soprattutto per aver organizzato l’attentato al presidente egiziano nel 1981. Posta fuori legge dal governo [...] egiziano, è dal 1991 guidata da A. al-Zawahiri ...
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FUCSINA
Guido Bargellini
. Sostanza colorante basica derivata dal trifenil-metano. Fu preparata da E. Verguin nel 1858. È la prima sostanza colorante artificiale che, dopo la malveina di Perkin, sia [...] -toluidina oppure anche le xilidine (che sono contenute nell'olio di anilina). Nella reazione si forma anche fosfina (un derivato dell'acridina) che viene separata dalla fucsina per la sua diversa solubilità nell'acqua. Si spiega così il differente ...
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Krokodil
s. m. inv. Sostanza oppiacea derivata dalla morfina.
• La tendenza è quella già registrata nel 2011: una cinquantina di nuove droghe in Europa, una nuova molecola a settimana. «In Spagna i ragazzi [...] (Giuseppe Sarra, Giornale d’Italia, 22 novembre 2015, p. 11, Società) • Un altro pericolo arriva dal Krokodil, un derivato della morfina, che «distrugge totalmente l’organismo e compromette la sfera dell’impulso». (Secolo XIX, 19 febbraio 2017, p. 2 ...
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estrogeno
Sostanza naturale (ormone e.), semisintetica (derivata di e. naturali) e sintetica, attiva come ormone sessuale femminile. Gli e. hanno un ruolo fondamentale nel mantenimento e nello sviluppo [...] dall’estradiolo con un gruppo −C≡CH in posizione 17α) e il mestranolo (che si può considerare derivato dal primo, con un gruppo CH3O− in posizione C-3). Tali e. semisintetici entrano nella composizione di miscele estroprogestiniche ad attività ...
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Roccia, tra le più ricche in silice, derivata per processi pneumatolitici da plutoniti di tipo granitico; il quarzo è il componente prevalente, associato a mica litifera (zinnwaldite), topazio, tormalina, [...] nacrite ed eccezionalmente wolframite. È la roccia madre dei giacimenti di stagno ...
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Proteasi (detta anche pancreopeptidasi) di origine pancreatica derivata dalla proelastasi per azione della tripsina e dell’enterochinasi. Idrolizza molte proteine, tra cui l’elastina. È strutturalmente [...] simile alle altre proteasi pancreatiche come tripsina e chimotripsina soprattutto nella sequenza amminoacidica del sito attivo, denotando così una evoluzione da un gene progenitore comune ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.