Medicina
Giuseppe Luzi
La m. è una disciplina che studia, grazie al contributo di varie scienze e tecnologie, la fisiopatologia umana con lo scopo di mantenere lo stato di salute, prevenire le malattie, [...] della diagnosi precoce in un adeguato contesto spazio-temporale. Il significato di diagnosi precoce richiede tuttavia una ritorno, in funzione della diversa lunghezza d'onda. Un derivato di grande impiego è la tecnica definita eco-Doppler, che ...
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(App. V, 1, p. 143)
Dagli anni Settanta è stata sempre più condivisa dall'opinione pubblica la consapevolezza che una buona qualità ambientale rappresenti la condizione irrinunciabile per uno sviluppo [...] sui paesi industrializzati, ai quali spettano termini temporali più ridotti per adattarsi alle prescrizioni convenzionali. proprie sanzioni, che vanno dalla perdita dei diritti derivanti dalla convenzione alla possibilità di subire l'embargo ...
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Scienze della terra
Carlo Doglioni
Johannes Pignatti
Le s. della T. studiano la storia della Terra, ossia le caratteristiche e del pianeta fisico (nascita, evoluzione e sua struttura) e della biosfera [...] tendenze in atto. Tra esse, in primo luogo la settorializzazione derivata da enfasi su temi di ricerca quali la sistematica degli organismi di cambiamenti di varia entità e a scale temporali diverse, qualche volta assai rapidi, testimoniati da ...
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Filosofia
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Filosofia
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Filosofia speculativa e filosofia scientifica. 3. Limiti e contraddizioni della filosofia scientifica. [...] di quella scoperta di tutto lo spessore di una temporalità ‛autentica' così diversa da quella ‛misura' degli eventi scienza di Galileo, e tutta la tecnica che ne è derivata, tutto il pensiero europeo che ha fatto capo alla rivoluzione scientifica ...
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Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] in dubbio un particolare asserto di controllo, è sempre possibile derivare da esso altri asserti di controllo e assoggettarli a loro volta , ed è questo il punto decisivo, sono i processi temporali e non i loro ‟sostituti logici".
Gli storici della ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] che afferiscono al tratto distale della vena temporale superficiale, le pieghe della fronte scendono verso di determinati elementi stilistici legati a un'immagine dell'uomo derivata da una concezione pseudofilosofica e religiosa dell'esistenza. D ...
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Musica
Ugo Duse
di Ugo Duse
Musica
sommario: 1. Introduzione. 2. La musica nella filosofia e nella sociologia. 3. La musica come problema antropologico- culturale. 4. La musica nelle sue determinazioni [...] spaziale. Ma poiché ciò che si ascolta viene percepito temporalmente, si crea un rapporto tensionale fra il percepito e e una di durate; la prima è composta d'intervalli e viene derivata per i numeri dispari dalla metà discendente, per i pari dalla ...
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Cultura
PPietro Rossi
di Pietro Rossi
Cultura
sommario: 1. Introduzione. 2. La cultura come designazione dell'elemento propriamente umano. 3. Origine e evoluzione della cultura. 4. Le basi psichiche [...] geografica, la cui vicenda storica copre un arco temporale che si prolunga nei secoli.
L'antropologia contemporanea ha di là delle differenze di impostazione tra un'analisi di derivazione marxiana e un'analisi che si richiami ai presupposti della ...
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Civiltà
Pietro Rossi
Il termine e l'idea
Il termine 'civiltà', al pari dei suoi omologhi nelle lingue neolatine e nell'inglese, deriva dal latino civilitas, una parola coniata nella seconda metà del [...] non procedeva direttamente dal vecchio termine, ma che derivava piuttosto dal verbo civiliser e dal relativo participio, invece principî diversi: il potere spirituale e il potere temporale sono separati, le varie forme di governo sono compresenti ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] pratica - indipendente da uno specifico contesto spazio-temporale. Le religioni diventano così fatti fondamentali della vita pitar e l'antico norvegese Tyr. Tutti questi nomi sarebbero derivati da un'unica forma comune, dyau pitar, che letteralmente ...
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temporale1
temporale1 agg. [dal lat. temporalis, der. di tempus -pŏris «tempo»]. – 1. a. Di tempo, che riguarda il tempo, soprattutto in senso linguistico e grammaticale: avverbî t., più comunem. detti avverbî di tempo; caso t., in alcune...
derivatore
derivatóre agg. e s. m. [der. di derivare1]. – Nel linguaggio tecn., dispositivo, apparecchio che serve per effettuare una derivazione: canale d., che serve alla derivazione delle acque; circuito d., o derivatore s. m., in elettronica...