Chimica
Capacità di un composto o un sistema chimico di conservarsi invariato, di non subire modificazioni chimiche. Sono detti stabilizzatori (o sostanze stabilizzanti o solo stabilizzanti) le sostanze [...] relativa, delle variazioni di essa: per es., una s. (temporale) di 10–5 per una frequenza significa che quest’ultima è in ogni altro punto di un intorno S di xe, tale che la sua derivata rispetto al tempo, V̇(x), sia nulla in xe e minore o uguale a ...
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Anatomia e medicina
Organo della cavità orale dei Vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione e, nell’uomo, nell’articolazione [...] Rettili dove alla porzione già rappresentata negli Anfibi (e derivata da una piega sovrastante il basiale) si aggiungono un molteplici sue norme di realizzazione sia in successione temporale sia in diversi ambienti sociali.
Classificazione delle ...
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Antica popolazione d'Italia, insediata soprattutto nelle odierne regioni di Toscana, Lazio e Umbria settentrionali (fig. 1), ma con alcune propaggini anche in Campania, Emilia-Romagna e Lombardia.
Sull’origine [...] studi effettuati sul genoma di 82 individui vissuti in un arco temporale tra l’800 a.C. e il 1000 d.C., stretta parentela genetica con gli Italici di origine indoeuropea, derivata da antenati provenienti dalle steppe euroasiatiche nel corso dell ...
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Musica
Strumento a percussione costituito da una cassa di risonanza, solitamente in rame, chiusa da una membrana che viene percossa da mazzuoli a testa sferica in feltro, cuoio, sughero o altro materiale. [...] tipo broncotracheale) ed è una camera di risonanza derivata dagli anelli posteriori tracheali modificati.
Anatomia umana
Per miringe). La cassa del t. è la cavità dell’osso temporale che accoglie la catena degli ossicini (martello, incudine, staffa), ...
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La porzione della massa encefalica che prende origine dalla parte dorsale della vescicola romboencefalica e occupa la parte posteriore e inferiore della cavità cranica.
Nell’Uomo (fig. 1) e nei Mammiferi [...] In generale, la straordinaria varietà di circuiti derivata dall’intricato groviglio delle articolazioni sinaptiche che si e inibizione – che con la loro distribuzione spazio-temporale sfociano in un’azione modulatrice estremamente raffinata. ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] giustizia e conseguibile la pace, e che l'imperatore nel temporale ha autorità su tutti i principi e le repubbliche della terra della ragione che addita i mezzi per ovviare ai mali derivati dalla colpa. Se non che la costituzione successiva della ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] inarmonici e rumori che si evolvono in uno spazio temporale continuo, e offre al compositore la possibilità di da ballo, musicista come artista). Da questo orientamento sono derivati i grandiosi apparati scenici utilizzati dall'art rock (Pink Floyd ...
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NERVOSO, SISTEMA
Ettore Fadiga
Ernesto Capanna
Gianfranco Ricci
(XXIV, p. 609; App. II, 11, p. 400; III, 11, p. 239)
Sommario. - Fisiologia generale del neurone: Flusso e trasporto assonico (o neuroplasmico), [...] di destra; c) in esperimenti elettrofisiologici di derivazione dei potenziali di singole fibre, è stata dimostrata lobo parietale sinistro e delle prime porzioni rostrali del lobo temporale (centro di Wernicke); mancano prove sicure che l'area ...
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Informatica
Giorgio Ausiello
Carlo Batini
Vittorio Frosini
(App. IV, ii, p. 189; V, ii, p. 704)
Mentre negli anni 1937-38 venivano pubblicati l'ultimo volume della Enciclopedia Italiana e l'App. I, [...] utilizzazione di logiche temporali ha condotto allo sviluppo di metodi di verifica di correttezza basati su sistemi di dimostrazione o sull'analisi di modelli a stati finiti. Quest'ultimo metodo, nonostante la complessità derivante dalla crescita del ...
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POPOLAZIONE
Nora Federici
Ornello Vitali
Rosaria Scozzari
Ornello Vitali
(XXVII, p. 914; App. II, II, p. 591; III, II, p. 461; IV, III, p. 35)
Teorie della popolazione. - L'evoluzione della p., come [...] Verhulst, il quale propose come legge di sviluppo quella logistica, derivata dallo stesso presupposto che era alla base della teoria di onerosi sia dal punto di vista finanziario sia da quello temporale, si è qui fatto ricorso all'uso di criteri ...
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temporale1
temporale1 agg. [dal lat. temporalis, der. di tempus -pŏris «tempo»]. – 1. a. Di tempo, che riguarda il tempo, soprattutto in senso linguistico e grammaticale: avverbî t., più comunem. detti avverbî di tempo; caso t., in alcune...
derivatore
derivatóre agg. e s. m. [der. di derivare1]. – Nel linguaggio tecn., dispositivo, apparecchio che serve per effettuare una derivazione: canale d., che serve alla derivazione delle acque; circuito d., o derivatore s. m., in elettronica...