RIEGL, Alois
R. Bianchi Bandinelli
Storico dell'arte austriaco (Linz 14 gennaio 1858 - Vienna 17 giugno 1905). Nel gruppo di studiosi costituenti la "scuola di Vienna", insieme al coetaneo Wickhoff [...] Tuttavia, la concezione di una linea evolutiva, derivata dalle scienze naturali e sperimentali, particolare all' che doveva giungere, con la sua seconda parte, da Costantino a Carlo Magno. (Questa seconda parte fu poi pubblicata, valendosi degli ...
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Vedi CAMPANI, Vasi dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CAMPANI, Vasi
A. Stenico
In Campania si localizzano varie fabbriche di ceramica a figure nere, i cui prodotti sono da ritenersi imitazioni, analoghe [...] fase della produzione cumana, detta Gruppo C. A (v.) (Cumae A, secondo il Beazley), sono assegnati il Pittore di C. A stesso e i suoi .
Dal Pittore di C. A sembra che si debba far derivare lo stile di un complesso di vasi trovati in massima parte in ...
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DEMETRA (Δθμήτηρ, Demēter)
P. E. Arias
Dea madre dei Greci che nel nome stesso - sia che derivi da δή = γῆ (terra) o dalla parola cretese δηαί = ion. Ζειαί, orzo - rivela la sua natura agraria (v. anche [...] lv, 1940, p. 214) che vedeva in Kore una figura derivata da Onatas, mentre definiva D. un "pasticcio" romano. Il la più famosa è quella di Cnido, ora al British Museum, della seconda metà del secolo, che, pur avendo lo schema tradizionale della dea ...
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ATESTINA, Civiltà
G. Fogolari
Con questa espressione si intende la civiltà che ebbe il suo massimo centro ad Este (l'antico nome è Ateste, forse dall'Adige che, fino al 589 d. C., solcava il luogo) [...] né esso è ben determinato cronologicamente: ora si tende ad assegnarlo alla seconda metà dell'VIII sec. a. C. e al principio del VII. meandro, che ricorre soprattutto nella situla di argilla, derivata da quella bronzea. Frequenti le coppe di argilla ...
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DOLMEN
G. Lilliu
Parola del basso brettone (anche dolmin), significante tavola (dol) - pietra (men, min), introdotta nella letteratura scientifica dal Legrand d'Aussy (1797), poi divulgata, insieme [...] ) è caratterizzata dalla presenza di tutti i tipi dolmenici - genetici e derivati - con le contaminazioni delle false cupole, i grandiosi tumuli, gli addobbi decorativi. La seconda - il cui centro d'origine si è riconosciuto nella cultura neolitica ...
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SIMPOSIO (συνπόσιον)
S. de Marinis
Il s. costituisce la parte finale del banchetto greco e romano (dove ha il nome di commissatio), cioè un momento successivo e distinto dal dèipnon vero e proprio, durante [...] . Etruria. - In Etruria lo schema dei convitati adagiati comincia ad apparire nella seconda metà del VI sec. a. C.; anche qui, come già per la a quelle maschili sono senza dubbio un motivo di derivazione corinzia e attica ma, mentre là si trattava di ...
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Vedi SIDE dell'anno: 1966 - 1997
SIDE (Σίδη)
A. M. Mansel
A. Gallina
Antica città portuale della Pamphylia, situata circa 8o km ad E dell'odierna Antalya (Attaleia, Adalia). La città sorge su una penisola, [...] si stabiliscono a S. soltanto nel sec. VII a. C. e, secondo Strabone (xiv, 668), sono gente di Kyme nell'Eolia. Da allora in chiaramente il tipo greco a peristilio. L'acqua era derivata dalla sorgente del Melas e portata sino alla città attraverso ...
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Vedi RODIA, Arte ellenistica dell'anno: 1965 - 1996
RODIA, Arte ellenistica
L. Laurenzi
Conosciamo molte firme di scultori attivi in R., durante l'ellenismo e dalle iscrizioni trovate nei santuarî di [...] hanno la mimica del barocco, ma hanno un calore di derivazione scopadea.
Un'altra mediazione per giungere alle ultime espressioni di veristico, ma anche in quello dei ritmi centrifughi, ossia della seconda metà del II sec. a. C., mentre la statua ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Falisci
Mauro Cristofani
I falisci
Gente dell’Italia preromana (gr. Φαλίσκοι; lat. Falisci) che occupava una zona poco estesa del Lazio, costituita da pianori tufacei [...] specie crateri e stamnoi) detta per l’appunto “falisca”, derivata dalla ceramografia attica del primo quarto del IV sec. , 69 (1991), pp. 215-18.
G. Camporeale, L’ethnos dei Falisci secondo gli scrittori antichi, in ArchCl, 43 (1991), pp. 209-21.
M.A ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. I materiali votivi: caratteri generali
Alessandro Campus
Nell'ambito delle indagini connesse con i complessi cultuali, i materiali votivi costituiscono un'ampia [...] ad evento avvenuto. Di qui la più generica dizione moderna di ex voto, locuzione latina derivata dall'ellissi di ex voto suscepto ("secondo la promessa fatta"), formula talvolta apposta su oggetti offerti nei santuari e che, per estensione ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...