Popoli e culture dell'Italia preromana. La ceramica etrusca
Marina Micozzi
Fernando Gilotta
Maria Antonietta Rizzo
La ceramica etrusco-geometrica
di Marina Micozzi
Intorno alla metà dell’VIII sec. [...] a.C.: comune, infatti, è l’iniziale ispirazione a modelli attici del secondo e terzo quarto del V sec. a.C., tanto per la il VI sec. a.C. Il tipo più antico, derivato dall’anforetta d’impasto “laziale” con doppia spirale incisa, persiste ...
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FALSIFICAZIONE
D. Mustilli
La f. degli oggetti d'arte anche se, come nella nostra trattazione, limitata solamente a quelli dell'arte antica, non si sottrae agli elementi che caratterizzano ogni falsificazione: [...] da rilievi a sbalzo e ritoccati con il cesello che, secondo l'iscrizione greca appostavi, sarebbe stato dono degli abitanti di Metropolitan Museum di New York e per una di Ginevra, derivata dalla nota copia della Atena Parthènos del Varvakeion. Le ...
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TESSUTO
S.S. Blair
J. Bloom
Il t. è composto da un ordito o catena (fili disposti longitudinalmente sul telaio) e da almeno una trama, che unisce i fili dell'ordito per la larghezza del telaio. Un [...] Il cotone, come il lino, si produce da una fibra derivata da una pianta che deve essere raccolta e filata. La e i suoi servitori, le sue mogli e i suoi figli: a seconda del rango essi ricevevano tutto, dal turbante ai pantaloni al fazzoletto. Al- ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Iran e Asia Centrale
Raffaele Biscione
Ciro Lo Muzio
Pierre Leriche
Dalle prime comunità di villaggio alle soglie dell'urbanizzazione
di Raffaele Biscione
Iran
Il [...] nella zona di Kurkat, toponimo quest'ultimo che si suppone derivato da un antico Kuru(š)-kaθa, "fondazione di Ciro". fondate da Shapur I (241- 272; nel nome della seconda è presente il riferimento alla deportazione dei cittadini di Antiochia) ed ...
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PAESAGGIO
R. Bianchi Bandinelli
R. Grousset
J. Auboyer
O. Siren
Il Vocabolario delle Arti del Disegno di F. Baldinucci (1681), definiva il p. nell'arte nel modo seguente: "Paesi, appresso i Pittori [...] Casa della Farnesina, che hanno una freschezza di improvvisazione (degna di un Jacques Callot) tale da escludere ogni derivazione di seconda mano. Ma non perciò chiameremo romana questa pittura; piuttosto Ludius lo diremo un romano che aveva così ...
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Vedi BASILICA dell'anno: 1959 - 1994
BASILICA (basilĭca)
G. Carettoni
É. Coche de la Ferté
B. civile. - Edificio pubblico destinato, nelle città romane, a sede dei tribunali ed a luogo di ritrovo dei [...] della b., ma il problema è tuttora aperto, dato che nessuna soluzione è stata accettata unanimemente. La tesi secondo la quale la b. cristiana non è derivata da monumenti pagani, tesi che ha trovato i suoi difensori, non è più sostenibile, e si è ...
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ALTARE
D. Mustilli
Civiltà preistoriche. - Nello strato neolitico della grotta detta del Tamaccio, nelle Alpi Apuane, è stato rinvenuto un blocco squadrato con due cavità nella parte superiore, che [...] tronco di cono a piramide o poligonali sono rappresentate da esempi isolati. L'a. quadrato o rettangolare, secondo alcuni studiosi, deriverebbe dal trono innalzato alla divinità che, invisibile agli occhi dell'offerente, assisteva al sacrificio; ma l ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Longobardi
Marcello Rotili
I longobardi
Popolazione di lingua germanica occidentale il cui etnonimo di “popolo [...] orientale (dal Friuli a Nocera Umbra) sono sostanzialmente assenti nelle croci la cui ornamentazione, secondo un’articolata analisi stilistica derivata (per i motivi animalistici) dalla classificazione di B. Salin, è imperniata sul prevalente impiego ...
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Vedi PERGAMO dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
PERGAMO (Περγαμον, Pergamum)
L. Laurenzi
A. Bisi
Capitale del regno degli Attalidi nell'Asia Minore, uno dei maggiori centri culturali ed artistici dell'ellenismo.
Fino [...] forte, la facciata è a tre piani, il primo con porte, il secondo con finestre, il terzo con pilastri. Nell'agorà è un tempietto in anzi, per le figure di Zeus e di Atena, ha derivato lo schema dal Posidone e dall'Atena del frontone occidentale del ...
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Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà
B. d'Agostino
A) I precedenti. - B) Formazione della civiltà v. - C) Fasi cronologiche. - D) Cronologia assoluta. - E) Interpretazioni [...] esempio diffusa in tutta l'area l'urna a capanna, forse derivata dalla Cultura del Ferro laziale. A ciò fa contrasto nel Bolognese 'una all'altra, ma ciò non sembra per ora possibile. Secondo il Müller-Karpe la I fase andrebbe riferita al IX sec., ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...