PROGRAMMAZIONE NON LINEARE
Amato Herzel
. Il termine "p. matematica" indica l'analisi dei problemi del tipo: trovare il massimo (o il minimo) di una "funzione obiettivo" quando le variabili sono soggette [...] abbia
per ogni x ≥ 0 e per ogni u ≥ 0, dove la funzione di n + m variabili Φ(x, u) è così definita:
In altri termini, il punto (x0 fj(−x) è il vettore-riga la cui componente h-esima è la derivata parziale ∂fj/∂xh, calcolata nel punto −x) corrisponde ...
Leggi Tutto
Ricerca archeologica. Le analisi matematico-statistiche e l'archeologia sperimentale
Amilcare Bietti
Paola Moscati
Luca Bachechi
I metodi matematici e statistici in archeologia
di Amilcare Bietti
L'insieme [...] definita dalla formula dove xi è la misura della i-esima variabile ed n è il numero totale di oggetti. La mediana, consistenza di una suddivisione cronologica non "a priori", ma derivata dalla tipologia, dove l'Epigravettiano antico, nelle due ...
Leggi Tutto
Ordinare il mondo
Paolo Zellini
La matematica intesa come una razionalizzazione dell’esperienza, secondo la concezione del filosofo e matematico italiano Federigo Enriques (1871-1946), ha sempre cercato [...] , y assieme al contorno Γ, facendo variare i e j tra 1 e n, il problema Δ2u=f(x, y), con la condizione u=0 su Γ (la matrice il cui elemento i,j è la derivata parziale di f rispetto alla i-esima e alla j-esima componente di x), gk è il gradiente di f ...
Leggi Tutto
differenze finite
differenze finite particolare sequenza di operazioni utilizzate soprattutto nei metodi numerici di calcolo approssimato, come la derivazione e l’interpolazione polinomiale. Sia dato [...] Analogamente alle differenze divise si definisce in generale differenza finita k-esima il termine Δkƒ(xi) = Δk−1ƒ(xi+1) differenze finite è tale che per ogni n:
I metodi di interpolazione polinomiale, come del valore della derivata di una funzione ...
Leggi Tutto
multiplo
mùltiplo [agg. e s.m. Der. del lat. multiplus, da multus "molto"] [LSF] Non semplice, costituito da più enti semplici. ◆ [MTR] Unità di misura di una grandezza pari a un certo numero di volte [...] a dell'equazione tale che quest'ultima è divisibile per (x-a)n ma non per (x-a)n+1; essa è radice (n-1)-esima dell'equazione f'(x)=0 essendo f'(x) la derivata prima della f(x); in partic., per n=2,3,... si parla di radice doppia, tripla, ecc. ◆ [ALG ...
Leggi Tutto
n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente il suono della nasale bilabiale, l’n...
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...