GIOVANNI da Milano
M. Gregori
Pittore di origine milanese, nato intorno al 1320, attivo in Lombardia e in Toscana nel secondo e terzo quarto del 14° secolo.Il pittore è menzionato da Vasari come G. [...] destinazione lombarda (De Marchi, 1992). Al di là della derivazione da Bernardo Daddi nella Madonna in trono e nel Presepio e Torino nel 1889.Mentre la ricostruzione parziale del complesso è confermata dagli identici cretti ad andamento orizzontale ...
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DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] quanto esso è inesplicabile. Mi piace anche chiamare enigma l'opera da esso derivata" (in Fagiolo, 1984, p. 81). Nel dipinto, noto attraverso riconobbe come autografe: è l'inizio della lunga e complessa vicenda dei falsi, che lo tormenterà per i ...
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APOSTOLI
T. Iazeolla
Il termine, che indica colui che è mandato da un altro in nome suo, deriva dal gr. ἀποστέλλω 'invio', 'mando'; ἀπόστολοϚ ha valore di 'inviato con una missione' (Ghiberti, 1970, [...] agnelli verso l'Agnus Dei, ripropone la complessa questione del riferimento a un autorevole tema iconografico divennero molto frequenti temi iconografici come la Maiestas Domini, derivata dalla maestà degli imperatori o delle divinità pagane, e ...
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GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] 'aurea' del sistema idrico, che svolge una funzione decorativa nell'ambito del complesso palaziale. L'ipotesi che la costruzione del g. sia derivata dall'interpretazione della poesia 'giardiniera' delle contemporanee rawḍiyyāt dei secc. 11° e ...
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CERESA (de' Ceresi), Carlo
Mina Gregori
Nacque il 20 genn. 1609 a San Giovanni Bianco, contrada Grabbia in Val Brembana (Bergamo) da Ambrogio e Caterina, benestanti, ivi trasferitisi dalla Valsassina [...] a S. Alessandro della Croce a Bergamo), o inserito in composizioni più complesse (a Baresi, a Val Secca, a Fontanella al Monte, nella Museum of Fine Arts di Boston (da questo dipinto è derivata l'incisione per la Scena letteraria del Calvi, 1664), il ...
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LAZIO
P. Rossi
(lat. Latium)
Il nome L. nella sua accezione moderna risale ai secc. 15°-16°, quando venne rimesso in uso dai geografi per designare un territorio meno vasto dell'attuale, che escludeva [...] dall'Alto Medioevo nuove denominazioni si imposero per il complesso delle regioni dipendenti da Roma. La zona alla . Rivoira, Le origini dell'architettura lombarda e delle sue principali derivazioni d'oltralpe, 2 voll., Roma 1901-1907 (Milano 19082); ...
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DE FERRARI, Lorenzo
Federica Lamera
Figlio del pittore Gregorio e di Margherita di Domenico Piola, fu battezzato a Genova il 14 nov. 1680 (De Masi, 1945, p. 7).
La vita dedicata al pittore dal biografo [...] un monocromo raffigurante La fuga di Enea da Troia, derivata dall'incisione di Agostino Carracci dall'analogo soggetto dipinto da detto anche "delle Metamorfosi", l'artista realizzò una complessa decorazione, che lo ricopre interamente, di stucchi che ...
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MAGISTRETTI, Ludovico
Dario Scodeller
(detto Vico)
Nacque a Milano il 6 ottobre 1920, primogenito di Pier Giulio e Luisa Tosi.
Il padre, architetto, si affermò negli anni Trenta in Lombardia come un [...] Nuvola rossa per Cassina del 1977 e in forma più complessa con il sistema Broomstick per Alias del 1979, Magistretti matrice razionalista) per la produzione in serie. Ne è derivata un’interpretazione del ruolo del designer come figura di relazione ...
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STRASBURGO
S. Braun
(franc. Strasbourg; ted. Strassburg; lat. Argentorate; Strateburgo, Stratiburgo, Argentaria, Argentina nei docc. medievali)
Città della Francia nordorientale (dip. Bas-Rhin), posta [...] sul sito dell'od. chiesa di Saint-Louis; l'altro complesso, l'ospedale maggiore (Hospitale Maius), che fino al 1313 costruzione (1225) diede al seguito dell'impresa un'impronta derivata da Chartres, soprattutto nel pilastro del Giudizio finale. La ...
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BAGLIONE, Giovanni
Carla Guglielmi Faldi
Nacque a Roma intorno al 1573 da Tommaso, fiorentino, e da Tommasa Grampi, romana. Dopo due anni non individuabili passati presso il fiorentino Francesco Morelli, [...] poesia dialettale.
Così, variamente riproponendosi gli elementi della complessa multiforme cultura del pittore, si avvicendano opere quali Caravaggio ed una qualità di colore neo-veneziana, derivata probabilmente dal Feti, certo dal B. studiato ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...