INFORMATICA MEDICA
Giorgio Migliau
Il progressivo sviluppo dell'informatica negli ultimi anni ha permesso la messa a punto di tecnologie molto avanzate e di sistemi sempre più veloci e affidabili. D'altra [...] semplice la mera memorizzazione di una qualsiasi storia clinica, estremamente complessa può diventare una ricerca, per es., di quanti e onda in uscita è possibile riprodurre un'immagine derivata dall'elaborazione dei numerosi segnali.
La diagnosi ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] , acqua, aria e fuoco (v. tabella degli elementi derivata dal ms. Barb. lat. 283, Città del Vaticano, è predominante un certo numero di affezioni, le quali formano un complesso patologico chiamato 'patocenosi'. All'interno di questa patocenosi, per ...
Leggi Tutto
Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] ca. 1567 a.C.), conservato nell'Università di Lipsia e derivato da un prototipo più antico, che illustra una miscellanea di malattie ma che guarda al corpo umano come a una parte del complesso sistema dell'universo. Come già accennato, non c'è da ...
Leggi Tutto
Scienza indiana: periodo classico. La medicina ayurvedica
Antonella Comba
La medicina ayurvedica
La medicina come Veda
Nel subcontinente indiano sono nati e si sono sviluppati molti sistemi terapeutici [...] impiegare, almeno teoricamente, i vari tipi di miele, il latte e i suoi derivati, la bile, il grasso, il midollo, il sangue, la carne, le del modo in cui esso si forma a partire da un complesso di cause. Per poter procreare bambini sani, le donne non ...
Leggi Tutto
Malattie emergenti
GGiancarlo Lancini e Luigi Chieco-Bianchi
Sommario: 1. Introduzione. 2. Malattie emergenti da microrganismi cellulari. a) Nuovi patogeni. b) Nuovi biotipi di microrganismi noti che [...] sono state svolte per chiarire l'eziopatogenesi di questa neoplasia: ne è derivata l'ipotesi secondo cui l'HIV avrebbe solo un ruolo indiretto, causando un complesso di fenomeni infiammatori che, attraverso la produzione di una ‛cascata' di citochine ...
Leggi Tutto
Sistema reticolare ascendente
FFrédéric Bremer
di Frédéric Bremer
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. I dati anatomici: a) organizzazione strutturale della formazione reticolare del tronco dell'encefalo; [...] questione di reazioni soprasegmentarie integrative, precise e complesse, per la maggior parte già presenti nel corredo neurofisiologico dei vertebrati primitivi. La concezione funzionale derivata logicamente da questo insieme di dati fisiologici ...
Leggi Tutto
Ultrastrutture biologiche
AAngelo Bairati
di Angelo Bairati
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) cenni storici. □ 2. Le ultrastrutture elementari: a) strutture filamentose; b) strutture laminari; [...] ) sulla struttura submicroscopica del citoplasma e dei suoi derivati. Le due opere hanno caratteristiche differenti per temi ribosomi giacciono su uno stesso piano; l'altra, più complessa, consistente in una lunga spirale dove si riconosce un asse ...
Leggi Tutto
La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] Egli dimostra che, detto N(T) il numero dei suoi zeri complessi con parte immaginaria compresa tra 0 e T, il sottoinsieme di quelli e di altre sostanze di sintesi, tra cui i derivati della succinilcolina, di cui Daniel Bovet dimostra l'azione ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: biologia. Neurofisiologia e neuroistologia
Guido Cimino
Neurofisiologia e neuroistologia
Gli studi sul sistema nervoso attuati nel corso dell'Ottocento conseguono grandi risultati, tanto [...] in modo continuo le fibre nervose. Vi sarebbe dunque una struttura reticolare complessa, composta di filamenti non tutti bene identificati ma prevalentemente di derivazione dendritica, interposta tra le cellule e le fibre nervose.
Una variante della ...
Leggi Tutto
Problemi bioetici e alternative etiche
Carlo Augusto Viano
(Dipartimento di Discipline Filosofiche, Università degli Studi di Torino, Torino, Italia)
La bioetica è il tentativo di elaborare indirizzi [...] con i valori umani. Non solo ne sarebbe derivata la conservazione dell'umanità, ma sarebbe migliorata la è anche probabile che i geni determinino parti o aspetti dei comportamenti complessi, nei quali comunque operano più geni. In questo caso il nesso ...
Leggi Tutto
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...