curva
curva [s.f. dall'agg. curvo] [LSF] (a) Nell'uso comune, linea che non sia una retta. (b) In un uso più specifico, sinon. completo di linea, cioè includente anche le rette (ma per una definizione [...] la sorgente medesima: v. sorgenti ottiche: V 415 e. ◆ [ALG] C. integrale: v. sopra: C. derivata e v. classi caratteristiche: I 627 d. ◆ [ALG] C. isotropa: curva complessa dotata di elemento d'arco identicamente nullo: v. curve e superfici: II 77 b ...
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Matematico italiano (Roma 1896 - ivi 1951), prof. di analisi nelle univ. di Cagliari (1939) e di Bari (1948). Le sue ricerche si svolsero soprattutto nel campo della teoria delle funzioni di variabile [...] complessa: studio dei punti singolari essenziali anche non isolati, metrizzazione delle funzioni olomorfe in un medesimo campo differenziali; nel campo delle funzioni di variabile reale introdusse una generalizzazione della nozione di derivata. ...
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METAMATEMATICA
Alberto Pasquinelli
Aldo Marruccelli
. Il problema della metamatematica. - Come disciplina specifica, la m. deve la propria genesi (e la propria denominazione) a D. Hilbert, il quale [...] procedimenti dimostrativi contenuti in una certa teoria non è possibile derivare in essa sia l'espressione A sia l'espressione il concetto di ricorsività come base di una scala di complessità logica dei predicati nell'insieme dei numeri naturali, la ...
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OPERATORI; OPERAZIONALE, CALCOLO (od operatorio, calcolo)
Tullio Viola
Riteniamo opportuno aggiungere alle considerazioni svolte nelle voci: operatori (App. III, 11, p. 317) e simbolico, calcolo (App. [...] in (0, + ∞), in altra f = f (s) della variabile complessa s:
(v. simbolico, calcolo, loc. cit.). Si pensi all'analogo o al variare sia di ξ in [a, b], sia di f (x) in C.
IV) La derivata F′ ∣ [f (x), ξ] è continua sia rispetto alla f (x) in C, sia ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] Egli dimostra che, detto N(T) il numero dei suoi zeri complessi con parte immaginaria compresa tra 0 e T, il sottoinsieme di quelli e di altre sostanze di sintesi, tra cui i derivati della succinilcolina, di cui Daniel Bovet dimostra l'azione ...
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La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] chiamate scienze esatte. In una pagina di matematica complessa o di teoria astronomica tratta da una fonte 'è bisogno di citare il caso degli stoici ‒ che si ritiene avessero derivato l'idea di legge naturale da quella di legge divina ‒ o quello dei ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Galileo Galilei
William Shea
Galileo Galilei
La formazione e l'insegnamento
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 (e non il 18, come riportano [...] lettera del 1604 a Sarpi; ma sostenne di averla derivata assumendo che la velocità è proporzionale alla distanza (laddove diffuse prima di tale data.
La questione si fece più complessa nel 1615 a causa della pubblicazione di un libro del carmelitano ...
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Previsioni economiche
Giovanni De Cindio
di Giovanni De Cindio
Previsioni economiche
Presupposti storici
La pratica sistematica delle previsioni economiche, cioè dell'attività di previsione avente [...] delle previsioni economiche è comunque un'operazione complessa: non solo occorre tener conto degli scopi deve essere modificato nel tempo ma soprattutto pone in evidenza il problema derivante dalla costanza dei suoi parametri.
La nota critica di R.E. ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La scuola matematica di Mosca
Sergej Sergeevic Demidov
La scuola matematica di Mosca
La matematica a San Pietroburgo e a Mosca
Nella seconda [...] in quella monografia figurano anche quelli sulla cosiddetta derivata asintotica di Aleksandr Jakovlevič Chinčin (1894-1959 1906-1968) cominciò a occuparsi di teoria delle funzioni di variabile complessa.
Tra il 1921 e il 1922 i lavori di Uryson posero ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Teoria e pratica nel Medioevo
Guy Beaujouan
Teoria e pratica nel Medioevo
L'Alto Medioevo
Il giudizio negativo, talvolta velato di [...] Fārābī (Saliba 1985), conforme a una concezione derivata a grandi linee da Aristotele e probabilmente gotica conoscesse in quel periodo la sua massima fioritura. Complessivamente si manteneva la classificazione delle tecniche proposta già nel ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...