DE FERRARI, Lorenzo
Federica Lamera
Figlio del pittore Gregorio e di Margherita di Domenico Piola, fu battezzato a Genova il 14 nov. 1680 (De Masi, 1945, p. 7).
La vita dedicata al pittore dal biografo [...] un monocromo raffigurante La fuga di Enea da Troia, derivata dall'incisione di Agostino Carracci dall'analogo soggetto dipinto da detto anche "delle Metamorfosi", l'artista realizzò una complessa decorazione, che lo ricopre interamente, di stucchi che ...
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EMERY, Carlo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli il 25 ott. 1848 da Luigi e da Giovanna Emery, svizzeri, ed ivi compì i suoi studi medi ed universitari. Si laureò prima in medicina, poi in scienze [...] di Bologna, n. s., XIII [1908-09], pp. 36-52).
Il mondo complesso delle Formiche, via via esplorato, poneva però all'E. sempre ulteriori quesiti: l' faune. La fauna europea attuale sarebbe derivata da una fauna straniera immigrata soprattutto dall ...
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MAGISTRETTI, Ludovico
Dario Scodeller
(detto Vico)
Nacque a Milano il 6 ottobre 1920, primogenito di Pier Giulio e Luisa Tosi.
Il padre, architetto, si affermò negli anni Trenta in Lombardia come un [...] Nuvola rossa per Cassina del 1977 e in forma più complessa con il sistema Broomstick per Alias del 1979, Magistretti matrice razionalista) per la produzione in serie. Ne è derivata un’interpretazione del ruolo del designer come figura di relazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Carlo Esposito
Franco Modugno
Carlo Esposito è stato indubbiamente uno dei giuristi più influenti sulla scienza costituzionalistica italiana del Novecento. Personalità profondamente complessa, nella [...] e conseguente, sotto profilo diverso, si riconosce questa complessità: l’essere e il voler essere degli ordinamenti giuridici la forza degli atti e dei comportamenti normativi non è derivata o estrinseca, ma interiore, e le disposizioni sulle ...
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BAGLIONE, Giovanni
Carla Guglielmi Faldi
Nacque a Roma intorno al 1573 da Tommaso, fiorentino, e da Tommasa Grampi, romana. Dopo due anni non individuabili passati presso il fiorentino Francesco Morelli, [...] poesia dialettale.
Così, variamente riproponendosi gli elementi della complessa multiforme cultura del pittore, si avvicendano opere quali Caravaggio ed una qualità di colore neo-veneziana, derivata probabilmente dal Feti, certo dal B. studiato ...
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COLANTONIO
Ferdinando Bologna
Non sono noti i dati biografici di questo pittore, né è stato ritrovato alcun documento che lo riguardi con certezza (l'ipotesi di Grigioni, 1947, che si riferisca a lui [...] s.), tuttavia, che il S. Girolamo fece parte di una complessa ancona, in origine nella chiesa francescana di S. Lorenzo a Napoli possesso di re Alfonso; presenta inoltre almeno un inserto derivato con certezza dal Compianto sul Cristo morto di Petrus ...
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DANDINI, Cesare
Evelina Borea
Fratello maggiore del pittore Vincenzo e zio di Pietro anch'egli pittore, nacque a Firenze nel 1596. Allievo successivamente, al dire del primo biografo Filippo Baldinucci [...] ordinato secondo una metrica interna alla rappresentazione di una "istoria" complessa, a più figure -, ossia il Mosè e le figlie suo aspetto è tramandata da un'incisione di G.B. Cecchi derivata da un autoritratto (Serie degli uomini..., 1774, p. 114 ...
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CASORATI, Felice
Eugenio Togliatti
Nacque a Pavia il 17 dic. 1835 da Francesco, un medico che fu aggregato alla facoltà medicochirurgica dell'università di Pavia e ripetitore di fisiologia e materia [...] , e anche al comportamento nel punto stesso della derivata e dell'integrale della funzione considerata. Un secondo XXV anniversario del Politecnico dì Milano); e Teorica delle funzioni di variabile complessa, Pavia 1868.
Fonti e Bibl.: Necr. di E. D' ...
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ARGENTERIO, Giovanni
Felice Mondella
Nacque a Castelnuovo d'Asti nel 1513. Iniziò gli studi di medicina ed arti nello studio di Torino e li completò a Parigi, dove s i addottorò il 22 giugno 1534. Subito [...] il 13 maggio 1572.
L'opera dell'A. si pone in una complessa e delicata fase dello sviluppo della nuova scienza, non quella che si che risulta più importante è tuttavia la sua convinzione, forse derivata dal Femel' dell'esistenza di un terzo tipo di ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] cappella e lo coprì con cupola emisferica, che già nel 1525 era compiuta anche nella complessa lanterna: architettura in cui la tradizione fiorentina derivata dal Brunelleschi è rievocata dalle riquadrature di macigno, ma per rendere più forti le ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...