LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] ., p. 182). A questi si può aggiungere la Madonna del Passeggio (derivata da un prototipo di Raffaello, già a Roma nella collezione di N. L. ebbe a Napoli.
Il lavoro durò fino al 1646. Complessivamente il L. riscosse 10.000 ducati: 4000 per la prima ...
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PITTURA
R. Bianchi Bandinelli
L'impulso a delineare forme visibili col disegno è spontaneo all'uomo in qualunque stadio del suo sviluppo storico (nel quale è, ovviamente, compreso anche il periodo che [...] , non avendo né continuità né sviluppo. Esse scompaiono senza traccia non appena si diffonde la cultura più complessaderivata dalla tradizione ellenistica.
Quella disinvolta p. "plebea" priva di lenocinî, che aveva trovato così ampia diffusione a ...
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TEATRO e ODEON (ϑέατρον, theatrum)
P. E. Arias
1. - La parola ϑέατρον, derivata quasi sicuramente dal verbo ϑεάομαι ("guardo, sono spettatore"), indicò in origine soprattutto la massa degli spettatori, [...] rappresentate nel Leneo, cioè nel recinto vicino al colle della Pnice in Atene, si ricava l'idea di un edificio scenico complesso che nulla ha da fare con quello tragico, come hanno voluto alcuni studiosi, che variava da commedia a commedia, ed era ...
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TESSUTO
S.S. Blair
J. Bloom
Il t. è composto da un ordito o catena (fili disposti longitudinalmente sul telaio) e da almeno una trama, che unisce i fili dell'ordito per la larghezza del telaio. Un [...] fibre.Il cotone, come il lino, si produce da una fibra derivata da una pianta che deve essere raccolta e filata. La pianta del orditi e di trame simultaneamente per produrre t. con complessi motivi figurativi di vari colori su tutta la superficie; ...
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INIZIALE
S. Maddalo
Elemento grafico, evidenziato attraverso una particolare definizione figurativa - sia essa il modulo, un colore contrastante rispetto alla linea di scrittura, un arricchimento esornativo [...] tipologia - e, alcuni secoli più tardi, con la figurazione complessa della Crocifissione tra Maria e Giovanni nei messali gotici e tardogotici es., alla luce delle conseguenze che derivarono allo svolgimento della Initialornamentik beneventana dall' ...
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LOMBARDO, Tullio
Matteo Ceriana
Nacque probabilmente alla metà del XV secolo, in luogo ignoto, figlio di Pietro e fratello di Antonio, scultore e architetto attivo dall'ottavo decennio del Quattrocento.
Un [...] a S. Maria dei Miracoli (Frizzoni, 1889), derivata dal prototipo leonardesco nonché dalla citazione di Lomazzo, che risale la costruzione del Santo Sepolcro nella chiesa omonima, complesso ricco di figure lapidee e lignee del quale alcune parti ...
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Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà
B. d'Agostino
A) I precedenti. - B) Formazione della civiltà v. - C) Fasi cronologiche. - D) Cronologia assoluta. - E) Interpretazioni [...] Il problema delle origini della civiltà v. affonda le radici nella complessa problematica del passaggio dall'Età del Bronzo all'Età del Ferro in tutta l'area l'urna a capanna, forse derivata dalla Cultura del Ferro laziale. A ciò fa contrasto nel ...
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DISEGNO ARCHITETTONICO
V. Ascani
Rappresentazione bidimensionale grafica di un edificio o di una sua parte o elemento, con intenti progettuali, dimostrativi, didattici o di studio e di sperimentazione [...] della diffusione della modularità ad quadratum, derivata peraltro dalla consuetudine edilizia dell'antichità tracciato preinciso, in parte rifiniti nei casi più tardi e complessi con colorazione a pennello fine (Pause, 1973; Les bâtisseurs ...
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MESOPOTAMIA
V. Strika
(gr. Μεσοποταμία)
Regione storica del Medio Oriente, il cui territorio si articola in due distinti nuclei, l'Iraq (arabo ῾Irāq) e la M. Superiore (arabo al-Jazīra), che si estende [...] città hanno rilevato l'esistenza, già nel 638, di un complesso Grande moschea-dār al-imāra, dovuto al primo governatore della città lo stesso tipo di minareto e la pianta a T, derivata dall'allargamento della navata centrale e dalla creazione di una ...
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CORAZZI, Antonio (Giuseppe Antonio)
Mario Bencivenni
Nacque a Livorno il 17 dic. 1792 da Vincenzo di Antonio e da Antonia Gaetana di Bartolomeo Andolfati (Livorno, cattedrale, Registro battesimi, ad [...] stesso architetto in una lettera al sindaco di Firenze dichiara derivata dall'esperienza maturata nella realizzazione di "un vasto mercato 49 s., 57), ma ugualmente rivelatori della complessa personalità artistica del C., in questa attività progengale ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...