Vedi CAMPANI, Vasi dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CAMPANI, Vasi
A. Stenico
In Campania si localizzano varie fabbriche di ceramica a figure nere, i cui prodotti sono da ritenersi imitazioni, analoghe [...] , questo ultimo di tecnica non a figure rosse.
Dal Pittore di C. A sembra che si debba far derivare lo stile di un complesso di vasi trovati in massima parte in Sicilia. È naturale pertanto ritenere questa produzione come siciliana: essa comprende il ...
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FONTANA, Giovanni Battista
Harula Economopoulos
Nacque a Verona nel 1541 da Girolamo, pittore veronese attivo a Trento negli anni del concilio, e da una Caterina di cui si ignora il casato; la data [...] seguito riadattato nell'ambiente dell'armeria, realizzò un complesso ciclo decorativo a carattere astrologico che mostra una Sempre al 1569 risale la S. Agata visitata da s. Pietro derivata dal dipinto di B. Caliari - anche se la scritta attribuisce ...
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GREUTER, Matthäus
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Figlio dell'orafo Konrad di Kempten, nacque intorno al 1565-66 probabilmente a Strasburgo, dove il padre è documentato dal 1564 al 1594, anno della morte. [...] la seconda delle quali nota persino a Baglione, nonché due complessi soggetti disegnati da W. Dieterlin nel 1587 e nel 1589 araldico del papa regnante, primo esempio di incisione derivata dalle osservazioni scientifiche con il microscopio e prova del ...
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DOLMEN
G. Lilliu
Parola del basso brettone (anche dolmin), significante tavola (dol) - pietra (men, min), introdotta nella letteratura scientifica dal Legrand d'Aussy (1797), poi divulgata, insieme [...] ricopre tutta l'ampiezza del vuoto - sia quelli derivati dall'allungamento e dalla complicazione della primitiva camera. È di costruire arcaico.
Segnatamente codeste forme di d., più complesse ed evolute, che indicano almeno scambi tecnici, se non ...
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LAMBERTI, Stefano
Francesco Sorce
Nacque a Brescia nel 1482. Il padre, Piero (Fenaroli, p. 278), è forse da identificarsi con un notaio attivo a Brescia nella seconda metà del XV secolo (P. Guerrini, [...] della Loggia di Brescia, ed elaborando una complessa macchina architettonica capace di suggerire un forte effetto Santi vescovi nei semipennacchi e una Pietà che sormonta il fregio superiore, derivata da una placchetta del Moderno (Agosti, p. 78 n. 36 ...
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CROCE, Piede di
P. Springer
Locuzione che in senso stretto definisce ogni oggetto che serva a porre una croce sulla mensa dell'altare, in senso lato qualsiasi congegno con cui si possa fissare o portare [...] circolare e, ancor di più, triangolare mostrano direttamente la loro derivazione da modelli di candelabro. Il piede di c. di senso della parola, del piede di c. anche nella complessa interpretazione di un'iconografia in cui i significati si sommano. ...
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FICORONI, Francesco de'
L. Guerrini
Collezionista e studioso di antichità. Nato a Lugnano Valmontone (cittadina del Lazio) nel 1664, dedicò molta parte della sua vita allo studio delle antichità etrusche [...] di Novios Plautius deriva (dato che una scena così complessa non è certo creazione dell'autore della cista). scolaro di Euphranor (Plin., Nat. hist., xxxv, 130); o una derivazione da un originale di un ignoto artista di valore, da porsi tra Zeuxis ...
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BRAMÈ (Bramero), Giovanni
Antonino Ragona
Figlio di Bartolo e di tale Antonina, di origine genovese, fu avviato dal padre, col fratello Giorgio ed il cugino Daniele, alla mercatura. Egli la esercitò [...] fuso, se da una parte fanno pensare ad una maniera derivata dal dipingere ad olio, dall'altra denunciano una personalità marcata artigiani e i ceramisti locali e forestieri, per la stessa complessa natura della sua bottega, che era studio d'arte del ...
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ANDOKIDES, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico operante entro l'ultimo quarto del VI sec. a. C. Artista notevolissimo, egli costituisce forse la personalità chiave di questo periodo di transizione. [...] nere nei vasi bilingui, restava il fatto che, nella complessa costruzione che riuniva i due artisti, il gruppo a figure per lui espressione compiuta. E da questa sua esigenza è derivata certamente l'invenzione della nuova tecnica. In lui le vesti ...
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ELIADI (῾Ελιάδες)
A. Comotti
Figlie di Helios e dell'oceanina Klimene, oppure di Rhode, figlia di Asopo (Schol., Od., vii, 208), sorelle di Fetonte.
Igino (Fab., 154) le dice figlie dell'oceanina (Merope [...] della caduta di Fetonte. Tra questi, particolarmente interessante è un sarcofago a Firenze, Uffizî, che presenta una complessa scena derivata da fonte pittorica ellenistica: al centro è rappresentata la morte di Fetonte, il gruppo delle tre E. è ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...