ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] recinta da un peribolo comprendente portici, sale, esedre, fontane, ecc. che, derivata con modifiche da quella delle terme di Traiano, raggiunge qui compiuta e grandiosa espressione. Tutto il complesso, orientato da N-E a S-O, sorge su una spianata ...
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L'Africa subsahariana nel II millennio d.C.
Peter J. Mitchell
Giovanna Antongini
Tito Spini
Samou Camara
Rodolfo Fattovich
Zoe Crossland
L'archeologia dell'africa dal 1000 d.c.: problemi, metodi, [...] era un grande villaggio chiamato Mbanza-Kongo, da cui è derivato il nome del regno e il titolo del sovrano. Fonti e sull'isola di Tumbatu. A Kilwa il palazzo è un vasto complesso di strutture pubbliche e private che copre una superficie di circa 70 ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] probabilmente in rapporto con le sculture in stucco del Gandhara. Non mancano infatti, (ad esempio, nel complesso di Hadda), medaglioni circolari, derivanti con tutta probabilità da esemplari in gesso simili a quelli di Begram. Lo studio del Kurz, e ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico. La Mesopotamia
Francesca Baffi
Frances Pinnock
Rita Dolce
Antonio Invernizzi
Roberta Venco Ricciardi
Carlo Lippolis
Hartmut Kühne
Gian Maria Di Nocera
Roger [...] e una giara contenente gioielli e serie di pesi di ematite o agata. Il complesso è datato al 1738 a.C. grazie a un'impronta di sigillo con trono e di un corpo avanzato tripartito latitudinalmente, derivato dal Palazzo Nord-Ovest. Nella sala del trono ...
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L'Africa subsahariana nel II millennio d.C.: repertorio alfabetico
Giovanna Antongini
Tito Spini
Zoe Crossland
Eric Huysecom
Alain Gallay
David W. Phillipson
Peter J. Mitchell
Andrea Manzo
Celeste [...] delle armate ma anche gran parte degli introiti derivanti dall'interscambio con le stazioni commerciali europee. Egli × 4,6 m. La seconda è il monumento più interessante di tutto il complesso. Si tratta di un'aula rettangolare di 10,3 × 6,42 × 4,6 ...
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Il Neolitico in Cina
Xiaoneng Yang
Yan Sun
Fiorella Rispoli
Corinne Debaine-Francfort
Roberto Ciarla
Filippo Salviati
Zhang Chi
Marcello Orioli
Jian Leng
Lu Liedan
Annunziata Tramontano
Wang [...] piegare a sud per circa 16 m. L'impianto complessivo delle due strutture prefigura, tanto da poter esserne considerato vita alla cultura Qijia, mentre altri sostengono che da essa sia derivata la cultura pre-Zhou dello Shaanxi.
Bibliografia
Su B.q. ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] . Paolo fuori le Mura (386-423), a Roma. Questi nuovi complessi si distinguevano per la presenza di un ingresso turrito che conduceva dapprima signorile con portico al piano terreno, forse derivato dall'architettura di età imperiale. Ad una ...
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L'archeologia dell'Estremo Oriente. Giappone
Mark Hudson
Fumiko Ikawa-Smith
Oscar Nalesini
Charles F.W. Higham
Roberto Ciarla
Yumiko Nakanishi
Tomo Miyasaka
Tsuyoshi Fujimoto
Giapponel’archeologia [...] 12 jo da nord a sud e in 8 bō da est a ovest. Il complesso palaziale era circondato da un fossato esterno (largh. 5 m), da un muro e invetriata (note come kawarake) che, secondo una pratica derivata da Kyoto, dopo essere state usate in riti o ...
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Il Vicino Oriente: la preistoria
Fabio Sebasti
Paolo Emilio Pecorella
Vassos Karageorghis
Stefania Mazzoni
Anna Maria Conti
Jean-Louis Huot
Alessandra Ceccarelli
Carlo Persiani
Silvana Di Paolo
Stephen [...] Norşuntepe, dove in tre livelli è stato messo in luce un complesso di strutture molto articolate, usuali nella regione. Un ambiente presenta, a quella di Hacılar I). Questa cultura, o una derivata, può essersi espansa nell'Egeo e poi nella Troade, ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico. Anatolia
Paolo Emilio Pecorella
Wolfram Kleiss
Marcella Frangipane
Carlo Persiani
Refik Duru
Massimo Osanna
Serena Maria Cecchini
Gian Maria Di Nocera
Jürgen [...] a.C.
A. presenta, comprese le due cittadelle, una lunghezza complessiva di circa 3100 m e un'ampiezza che nella zona della cittadella indoeuropea (Luvi), con l'introduzione della cultura costiera derivata da quella di Troia II. Sono tipici di questa ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...