SUPERCONDUTTIVITÀ
Carlo Rizzuto
(v. sopraconduttori, XXXII, p. 148; temperatura: Resistenza elettrica e superconduttività, App. III, II, p. 928; superconduttivit'a, App. IV, III, p. 547)
Negli anni [...] più importante, anche ai fini delle possibili applicazioni dell'effetto, è da riferirsi anche alla lunghezza di coerenza ξ derivabile dalle misure di campo critico di questi materiali. Questa lunghezza definisce la distanza media a cui si collocano i ...
Leggi Tutto
In fisica, particolare tipo di conduzione, detto anche superconduttività, che alcuni elementi, alcuni composti e alcune leghe presentano nei riguardi della corrente elettrica.
Il fenomeno fu scoperto nel 1911 da H. Kamerlingh Onnes nel mercurio e, in breve tempo, confermato in varie altre sostanze.
Caratteri ... ...
Leggi Tutto
Superconduttività e superfluidità
Carlo Di Castro
Sergio Caprara
Marco Grilli
La superfluidità è il fenomeno per cui alcuni sistemi presentano viscosità nulla e possono quindi fluire senza dissipare energia. La superfluidità si manifesta per velocità di flusso e temperature inferiori a determinati ... ...
Leggi Tutto
Superconduttività
Antonio Barone
Materiali Superconduttori
I materiali superconduttori si distinguono in LTS (Low Temperature Superconductors), che sono caratterizzati da una temperatura di transizione inferiore a 23,2 K (gli unici noti fino al 1986), e HTS (High Temperature Superconductors) che ... ...
Leggi Tutto
Superconduttività
Julien Bok e Pierre-Gilles de Gennes
SOMMARIO: 1. Le prove sperimentali della superconduttività. 2. L'origine della superconduttività. 3. I metalli superconduttori tradizionali. 4. Gli ossidi superconduttori: a) i materiali; b) l'origine fisica delle alte Tc. 5. Applicazioni ... ...
Leggi Tutto
superconduttività [Comp. di super- e conduttività, propr. la grandissima conduttività elettrica delle sostanze che presentano il fenomeno della superconduzione; peraltro, per influenza dell'ingl. superconductivity, attualmente il termine indica correntemente il fenomeno in questione] [EMG] Fenomeno ... ...
Leggi Tutto
SUPERCONDUTTIVITÀ (v. Sopraconduttori, XXXII, p. 148; Temperatura: Resistenza elettrica e superconduttività, App. III, 11, p. 928)
Carlo Rizzuto
Questo fenomeno, che nelle sue manifestazioni più evidenti consiste nella sparizione della resistività elettrica e nel fortissimo diamagnetismo (espulsione ... ...
Leggi Tutto
GISMONDI, Pietro
Vittorio Parlato
Nacque a Roma il 2 dic. 1913 da Antonio, magistrato, e da Vetulia Balducci.
Allievo di A.C. Jemolo, con cui si laureò in giurisprudenza all'Università di Roma e poi [...] sia in ordine al procedimento di creazione del diritto pattizio, così quello definito negli accordi stessi come quello derivabile da successive intese.
Quale studioso dell'ordinamento della Chiesa il G. ha presentato il diritto canonico utilizzando ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli anni Cinquanta del Novecento furono proposti due approcci allo studio matematico [...] , c;
– VN è l’insieme degli elementi non terminali (denotati da A, B, C) che sono utilizzati nelle tappe intermedie della derivazioni di frasi;
– P è l’insieme delle regole di produzione (di riscrittura) della forma: α→β; dove α e β denotano stringhe ...
Leggi Tutto
Chimica
Fenomeno per il quale due o più composti chimici aventi proprietà diverse hanno la stessa formula grezza ma diversa formula di struttura, oppure hanno la medesima formula di struttura ma diversa [...] , come gli esosi, o degli amminoacidi) si usano come prefissi le lettere D e L, a seconda che il composto sia derivabile dalla D- o dalla L-gliceraldeide. Inoltre si possono premettere al nome i simboli (+) e (−) per indicare l’isomero destrogiro (un ...
Leggi Tutto
PSICOPATOLOGIA
Tullio BAZZI
Alberto GIORDANO
. La p. intesa nel significato etimologico del termine è la dottrina delle "malattie" della mente. Nell'ambito della medicina occupa, rispetto alla psichiatria, [...] fanciullo, considerato come "il fanciullo intero nella situazione totale" (J. Anderson, in L. Carmichael). Tale metodo di lavoro derivava dall'interesse per il fenomeno della delinquenza e della dissocialità minorile e aggiungeva alla P. E. E. nuovi ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Guglielmo di Ockham, filosofo francescano del XIV secolo, è un sostenitore della radicale [...] La singolarità è il modo più radicale di essere da parte dell’ente; è immediata ed evidente, quindi né derivabile né dimostrabile. Molte formule sono state coniate per qualificare globalmente la posizione ockhamista: disincanto ontologico (P. Alféri ...
Leggi Tutto
FAVERO, Giovanni Battista
Enzo Pozzato
Nacque a Crespano Veneto (ora Crespano del Grappa, in prov. di Treviso) il 27 giugno 1832, da Pietro e da Candida Gianese. Le ristrettezze economiche lo costrinsero [...] quaedam analyticae (Roma 1880), in cui, assegnata un'equazione con una funzione incognita con m variabili indipendenti e derivabile, fino ad un certo ordine, rispetto a tali variabili, si considerano le soluzioni dell'equazione data come ...
Leggi Tutto
logaritmo
logaritmo di un numero reale positivo x rispetto a una base a (dove a è un numero reale positivo diverso da 1) è l’esponente y che bisogna attribuire ad a per ottenere x. Si scrive allora y [...] La funzione logaritmica
Il logaritmo (in una qualsiasi base a > 0) definisce una funzione, detta funzione logaritmica continua, monotòna crescente e derivabile infinite volte loga: R+ → R, dove R+ indica l’insieme dei numeri reali positivi. Per la ...
Leggi Tutto
Parte dell’analisi matematica che si occupa della ricerca di algoritmi per la risoluzione numerica di problemi quali l’approssimazione di funzioni e l’integrazione di equazioni differenziali ordinarie [...] di valori al contorno. L’equazione del secondo ordine −(p(x)y′)′+q(x)y = r(x) con coefficienti p, q, r continui, dove p ha derivata continua e p(x)≥c0>0, ∀x∈ (α, β), ha sempre un’unica soluzione sia con le condizioni iniziali y(x0)=y0, y′(x0)=y′0 ...
Leggi Tutto
IDROELETTRICI, IMPIANTI
Antonino Asta
. Si aggiorna qui di seguito quanto è detto degli impianti i. alla voce elettrica, energia (XIII, p. 643; App. II, 1, p. 827).
1. Indirizzi dell'utilizzazione delle [...] è quello di S. Massenza (fig. 5). In. esso, sotto un salto massimo di 590 m, viene utilizzata una portata massima di 70 m3/s derivata dal lago di Molveno, in 4 gruppi da 70 MVA ad asse orizzontale, con 2 Pelton ciascuno, e in 2 gruppi da 35 MVA ...
Leggi Tutto
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.
derivare1
derivare1 v. intr. e tr. [dal lat. derivare tr., propr. «trarre l’acqua da un ruscello», der. di rivus «ruscello, corso d’acqua»]. – 1. intr. (aus. essere) Scaturire, aver origine, provenire (detto di un corso d’acqua): il Po deriva...