Reazioni da farmaci
Giuseppe Luzi
La farmacologia ha lo scopo di individuare le caratteristiche delle molecole studiate per definirne le proprietà terapeutiche e determinare con buona approssimazione [...] sua definizione come reattività anomala a una molecola su base genetica è in parte incompleta e l'uso del termine viene descritto questo scenario come una corsa costante, senza sosta. Ne deriva la necessità, per le strutture sanitarie e per l'utenza, ...
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L'espansione degl'interessi della f. agli aspetti sia conoscitivi sia applicativi dell'azione dei farmaci ha comportato lo sviluppo di distinti settori di studio con metodologie e tecniche d'indagine loro [...] disponibilità di forze di legame, ionici, d'idrogeno, di Van der Waal, liganti, ecc.) o anche un'affinità superiore a quella quindi indurre allergie. Il difetto enzimatico di origine genetica può divenire critico e manifestarsi con quadri morbosi per ...
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(II, p. 498; App. I, p. 87; II, i, p. 136; III, i, p. 70; IV, i, p. 101; V, i, p. 125)
Scienze alimentari e nutrizionali
di Emanuele Djalma Vitali
Sul finire del 20° sec., accanto ai tradizionali indirizzi [...] sia piante sia animali transgenici (v. biotecnologia e genetica, in questa Appendice). Dagli animali si mira a delle differenze, il corpo sessuato si fa oggetto e oggetto alla deriva. In sostanza la ragazza, ma anche il ragazzo, hanno fin troppe ...
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Immunodeficienza acquisita, sindrome da
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 618; v. anche retrovirus, App. V, iv, p. 489)
Le conoscenze sulla sindrome da i. a. (AIDS) hanno avuto una consistente [...] verso il deficit completo. L'osservazione che la protezione genetica poteva esercitarsi non solo nel prevenire il contagio (presenza fondamentale nella patogenesi del danno immunitario deriva dall'incapacità dell'organismo di liberarsi ...
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Il nostro sistema immunitario può essere considerato un 'sesto senso' in grado di riconoscere e contrastare tutto quello che può arrecarci danno. Nel corso dell'evoluzione si è sviluppato in maniera da [...] nome. La comprensione dell'importanza biologica di questo recettore deriva da due modelli murini di a. e linfoproliferazione (conosciuti a uno stato di malattia; 3) i fattori genetici, tra cui l'HLA, possono influenzare profondamente le risposte ...
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IMMUNITÁ
Massimo ALOISI
Medicina. - (XVIII, p. 893; App. II, ii, p. 8). - Posizione di questo campo di studî nei confronti di altri. - L'immunologia non è più - e da lungo tempo - un capitolo, sia pur [...] da quanto avviene per gli enzimi, ne deriva che la metodologia immunologica e le deduzioni teoretiche e razziali, e approfondirsi anche a distinguere individui di uno stesso gruppo genetico (per es. i gruppi sanguigni, v. oltre) non è qualcosa ...
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. Con il termine di encefalopatie che oggi si preferisce a quello di cerebroplegia (v. IX, p. 802) si tende a indicare una sofferenza acuta, sub-acuta o cronica dell'encefalo diffusa piuttosto che "focale", [...] grave malattia.
Una particolare e. post-natale, che ha però le sue origini in una condizione genetica (incompatibilità Rh), deriva da una complicazione della malattia emolitica del neonato, l'ittero nucleare, con gravi postumi neurologici (paralisi ...
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Schizofrenia
Giovanni Manfredi
Per s. si intende una grave patologia mentale caratterizzata da sintomi psicotici, apatia, ritiro sociale e compromissione delle funzioni cognitive. Tale patologia induce [...] nel caso vi sia una interazione tra la vulnerabilità genetica e la perdita neuronale legata all'ipossia conseguente a complicanze dopo l'esordio della malattia. La necessità di intervento precoce deriva da tre evidenze: primo, più è lungo il periodo ...
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di Alberto Siracusano e Cinzia Niolu
La d. è una condizione psicopatologica caratterizzata da sintomi psichici (tristezza marcata, anedonia, hopelessness, helplessness, sentimenti di colpa e autosvalutazione, [...] Behen, Muzik et al. 2001); altri dati derivano dagli studi di neuroimaging condotti su pazienti depressi, ridotta disponibilità di serotonina rispetto all'allele (l). Studi di genetica abbinati a fRMN hanno mostrato una tendenza, nei portatori sani ...
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VACCINO
Stefano Vella-Marina Giuliano
(v. vaccinazione, XXXIV, p. 873; App. II, II, p. 1081)
Con il nome di v. vengono indicate quelle preparazioni che, somministrate all'uomo o agli animali, sono in [...] malattie infettive.
Cenni storici. - Il termine v. deriva dalla scoperta, effettuata da E. Jenner nel 1796, stato messo a punto con le più recenti tecniche d'ingegneria genetica. L'agente immunizzante è rappresentato da una proteina purificata dell' ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
genetico
genètico agg. [der. di genesi; il gr. aveva γενητικός, come variante di γεννητικός, der. di γεννάω «generare»] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’origine, la formazione, la riproduzione, l’eredità biologica: caratteri g., contrapposti...