Proteine
GG. Michael Hass e Hans Neurath
Giovanni Ronca
Metodi di studio e struttura covalente, di G. Michael Hass e Hans Neurath
Struttura tridimensionale, di Giovanni Ronca
Metodi di studio e struttura [...] l'organismo rispetto alla proteina originaria: queste mutazioni possono essere incorporate nel genoma tramite un processo detto ‛derivagenetica' (genetic drift). Alternativamente, se la mutazione produce una proteina meno utile per l'organismo, essa ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] nel 1953 l'esistenza del profago, un batteriofago silenzioso integrato nel cromosoma del batterio lisogeno.
Primi studi sulla derivagenetica casuale. Sewall Wright, della University of Wisconsin di Madison, in seguito ai suoi studi matematici sulla ...
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Principale carboidrato di riserva delle piante (C6H10O5)n, con n uguale a 20 o più; costituisce per l’uomo la più cospicua parte dei carboidrati (➔) alimentari. Si forma nelle parti verdi delle piante [...] molte piante, una volta idrolizzato lo zucchero che ne deriva migra verso altri organi, dove i leucoplasti lo ricondensano di adesivi, di detersivi e dei materiali di imballaggio.
Studi sulla genetica dei vegetali da cui si ottiene l’a. (mais, per l ...
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Biologia
Elemento genetico
trasponibile Unità genetica in grado di inserirsi in un cromosoma, uscirne e reinserirsi successivamente in una diversa posizione. Con tale locuzione sono altresì indicate le [...] a partire dai metalli alcalini fino ai gas nobili. Tuttavia viene ancora ampiamente utilizzata una notazione che deriva dall’originale tabella di Mendeleev, nella quale ogni gruppo di elementi, individuato dalla particolare forma di combinazione ...
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Proteina contenente ferro, dotata di funzione respiratoria, capace di combinarsi reversibilmente con l’ossigeno molecolare, indicata con la sigla Hb.
Biologia
Caratteristiche della molecola
Nei Mammiferi [...] notturne.
Emoglobinopatie
Le alterazioni di origine genetica della struttura primaria della molecola dell α e β l’alterazione dei rapporti quantitativi fra le catene di globina deriva da vari tipi di mutazioni a carico dei geni per la globina α o ...
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Nerve Growth Factor (NGF)
Pietro Calissano e Rita Levi-Montalcini
Scoperta e proprietà del Nerve Growth Factor
di Pietro Calissano
Un organismo è costituito da miliardi di cellule, organizzate in tessuti [...] simpatiche e delle cellule ghiandolari cromaffiniche che derivano da una comune cellula progenitrice della cresta sia presente anche nel monomero.
Le tecniche dell'ingegneria genetica permisero negli anni Ottanta di identificare il gene umano ...
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(App. IV, i, p. 279; V, i, p. 366; v. chimica biologica, X, p. 110; App. II, i, p. 578)
La b. ha una posizione centrale nelle scienze della vita per i contenuti tematici, per le strategie sperimentali [...] di studenti sia di ricercatori o cultori della materia. Ne deriva una certa tendenza o alla trattazione di tipo enciclopedico (spesso analitica modo da garantire ciclicità e reversibilità. Mutazioni genetiche a carico di proteine G, oppure processi ...
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Parte introduttiva
di Roberto Cingolani
Il termine indica l'insieme delle metodologie di manipolazione e studio della materia sulla scala del nanometro (1 nm=10−9 m). Questa è la scala di dimensione [...] importante mentre la tensione superficiale e le forze di Van der Waals sarebbero diventate più rilevanti. Il termine nanotecnologia fu attraente consiste nel fornire alla cellula l'informazione genetica perché possa produrre essa stessa la specie di ...
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Il nostro sistema immunitario può essere considerato un 'sesto senso' in grado di riconoscere e contrastare tutto quello che può arrecarci danno. Nel corso dell'evoluzione si è sviluppato in maniera da [...] nome. La comprensione dell'importanza biologica di questo recettore deriva da due modelli murini di a. e linfoproliferazione (conosciuti a uno stato di malattia; 3) i fattori genetici, tra cui l'HLA, possono influenzare profondamente le risposte ...
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ISOTOPI
Giulio CORTINI
Carissimo BIAGINI
Francesco CRESCINI
. La parola isotopo, dal greco ἴσος = stesso e τόπος = posto, è stata coniata per indicare atomi, che, pur avendo un peso atomico differente, [...] fenomeni osservati. I metodi usati più comunemente derivano dalla legge dell'azione di massa e dalla del miglioramento di razza delle piante coltivate o interessanti la genetica vegetale pura.
I radioisotopi hanno consentito altresì di affinare i ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
genetico
genètico agg. [der. di genesi; il gr. aveva γενητικός, come variante di γεννητικός, der. di γεννάω «generare»] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’origine, la formazione, la riproduzione, l’eredità biologica: caratteri g., contrapposti...