Erudito, teologo e polemista (Piozzano, Piacenza, 1761 - Ruebelle, Montmorency, 1842); alunno in Roma dell'Accademia dei nobili ecclesiastici, suddiacono (1785), frequentatore del cenacolo del vescovo [...] . Abbandonato (1796) il sacerdozio, si diede al giacobinismo, predicando una specie di repubblicanesimo evangelico. Durante la reazione austro-russa (1790), riparò in Francia, ove si stabilì e dove fu poi (1811) deputato al Corpo legislativo. ...
Leggi Tutto
GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] accanto a lui lo studente Muzio Mussi, figlio del noto deputato radicale, e pare fosse colpito egli stesso da una sassata A. Boggiano-Pico, F. Marconcini, V. Tangorra) erano anche deputati popolari o, come M. Roberti, tra i fondatori del Partito ...
Leggi Tutto
Richelieu, Armand-Jean Du Plessis de
Cardinale e politico francese (Parigi 1585-ivi 1642). Di famiglia nobile ma non illustre, ebbe un’educazione letteraria accurata. L’improvvisa rinuncia al vescovado [...] nel governo della diocesi, preoccupato di far valere l’autorità episcopale come principio d’ordine spirituale e politico. Nominato deputato del clero del Poitou agli Stati generali, si stabilì (1616) a Parigi, ottenendo con l’appoggio di Maria de ...
Leggi Tutto
AGLIARDI, Antonio
Fausto Fonzi
Nato a Cologno al Serio (Bergamo) il 4 sett. 1832, studiò nel seminario romano, e nel 1855 si fece apprezzare sostenendo una disputa con il p. C. Passaglia. Nel 1862 si [...] Fin dalla fondazione (1573) collaborò a La Scuola Cattolica e, negli articoli ivi pubblicati, come nel carteggio con il deputato Andrea Moretti, si rivelò intransigente e temporalista. Tale apparve anche nella sua confutazione del libro di G. Audisio ...
Leggi Tutto
FENAJA, Benedetto
Paolo Alvazzi Del frate
Nacque a Roma il 20 febbr. 1736 da una famiglia di modesta condizione. Compiuti gli studi presso i gesuiti del Collegio Romano, entrò nella Congregazione della [...] della casa romana di S. Andrea. Nel 1786 e nel 1788 partecipò all'assemblea generale della Congregazione, quale deputato della provincia romana. Dal giugno al dicembre 1793 diresse la Congregazione della Missione in qualità di vicario apostolico, in ...
Leggi Tutto
Lacordaire, Jean-Baptiste-Henri
(poi Henri-Dominique) Predicatore e pubblicista francese (Recey-sur-Ource, Costa d’Oro, 1802-Sorèze, Tarn, 1861). Ordinato sacerdote nel 1827; cappellano di suore e [...] quale entrò a far parte pronunciando i voti a Viterbo (1840); riprese le conferenze a Notre-Dame e in altre città (eletto deputato nel 1848, si dimise) e come superiore dei domenicani fondò conventi, finché non si ritirò a Sorèze. Nel 1861 fu eletto ...
Leggi Tutto
Predicatore e pubblicista (Receysur-Ource, Borgogna, 1802 - Sorèze, Tarn, 1861). Passato, ventiduenne, dalla miscredenza alla fede, dopo gli studî nei seminarî di Issy e St.-Sulpice a Parigi fu ordinato [...] quale entrò a far parte pronunciando i voti a Viterbo (1840); riprese le conferenze a Notre-Dame e in altre città (eletto deputato nel 1848, si dimise) e come superiore dei domenicani fondò conventi, finché non si ritirò a Sorèze. Nel 1861 fu eletto ...
Leggi Tutto
CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] 'insediamento. L'isolamento fisico del c. è determinato dalla disposizione della clausura, costituendo di fatto il luogo deputato alla preghiera e alla meditazione per i singoli appartenenti alla comunità religiosa. In ambito cluniacense si correda ...
Leggi Tutto
DEL TORSO, Iacopino
Donatella Barbalarga
Figlio di Giovanni (Zanni) e probabilmente della moglie Caterussia de Ottacini (sposata nel 1355), nacque ad Udine intorno alla metà del sec. XIV, da nobile [...] di medico sia per le sue capacità diplomatiche. Già il 30 ag. 1388, infatti, il Consiglio lo aveva eletto deputato di Udine, carica che gli venne confermata negli anni successivi. Incarichi di maggiore importanza tuttavia lo attendevano. Nel 1391 ...
Leggi Tutto
Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] E non esitiamo a rispondere di no, ed a dire che, quando ci avranno dato a tutti la facoltà di eleggere i deputati, tutti dovranno accorrere alle urne politiche, pronti ad eleggere, e, se eletti, ad entrare nella Camera a combattervi per la Chiesa e ...
Leggi Tutto
deputato
agg. e s. m. [part. pass. di deputare]. – 1. agg. Designato a un incarico o a una funzione, con la prep. a: essere deputato a rappresentare il proprio governo; l’orecchio è l’organo d. all’udito. Con accezione specifica, luoghi d.,...
deputare
(ant. diputare) v. tr. [dal lat. deputare «giudicare, valutare», nel lat. tardo «destinare (a un ufficio)», comp. di de- e putare «ritenere»] (io dèputo, ant. dipùto, ecc.). – 1. Designare a un determinato incarico, generalmente solenne...