Uomo politico e scrittore francese (Parigi 1851 - ivi 1922); dal 1893 deputato a Parigi, fu uomo di destra e si sforzò di conciliare la repubblica laica e il cattolicesimo. Già fiero avversario del gabinetto [...] Combes, esperto in politica estera, durante la prima guerra mondiale fu ministro di stato con Briand. Membro dell'Accademia dal 1911. Scrisse L'évolution et la vie (1886), Le monde extérieur (1895) ...
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Critico letterario francese (Parigi 1854 - ivi 1926), fratello di Denys; fu deputato dal 1893 al 1914; la sua fama è però legata all'opera di studioso e interprete della letteratura italiana, specialmente [...] di Dante, Boccaccio (Boccace, 1890) e Petrarca (Lettres de Francesco Nelli à Pétrarque, 1892; La chronologie du Canzoniere, 1898; Le frère de Pétrarque et le livre du Repos des religieux, 1903) ...
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Uomo politico e scrittore (Santiago Ixcuintla 1879 - Città di Messico 1944); deputato federale durante varie legislature, e senatore durante la ventottesima, è stato membro della direzione della catena [...] di giornali La libertad, El Sol, Rojo y Negro, ecc. Ha pubblicato Los Mexicanos autores de óperas (1910), Antigua literatura indígena mexicana (1917), Orígenes de la novela en México (1922), ecc ...
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Letterato italiano (Mussomeli 1812 - Glenmoor 1872); prof. d'estetica a Firenze, deputato al parlamento. L'opera sua più famosa rimane la Storia della letteratura italiana (1855, nata nel 1844 come Storia [...] delle belle lettere in Italia), documento pregevole della critica romantica anteriore al De Sanctis e primo esemplare di storia letteraria italiana quale ancora viene intesa, come sistematica indagine ...
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Letterato italiano (Savona 1836 - Carcare, Savona, 1908); volontario garibaldino (1866, 1867), deputato (1876-79), prof. di letteratura italiana (1894) e rettore (1903) dell'univ. di Genova, scrisse commedie, [...] novelle, versi, ma soprattutto un gran numero di romanzi. Tra questi si ricordano, in particolare: Capitan Dodero (1865); Val d'Olivi (1871); Il merlo bianco (1879); La montanara (1886); Il ponte del Paradiso ...
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Scrittore tedesco (Hohenrechberg, Württemberg, 1817 - Zurigo 1886). Di orientamento politico democratico, deputato al parlamento del Württemberg (1848), fu costretto a rifugiarsi in Svizzera, dove nel [...] 1860 fu chiamato alla cattedra di storia e letteratura al politecnico di Zurigo. Fu assai fecondo, sia come letterato e storico (Bildersaal der Weltliteratur, 1848; Allgemeine Geschichte der Literatur, ...
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Scrittore e uomo politico italiano (n. Soriano Calabro, Vibo Valentia, 1947). Deputato tra il 1987 e il 1992 (Camera dei deputati), nonché membro della Commissione Giustizia e consulente per la Commissione [...] parlamentare antimafia, è docente di Storia della criminalità organizzata all’Università di Roma Tre. Esperto dei meccanismi di penetrazione delle mafie nel Nord Italia e dei nuovi legami che queste instaurano ...
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Uomo politico e romanziere ungherese (Alvinc 1814 - Pusztakamarás 1875); attivo giornalista politico, deputato nel 1848, aderì al governo rivoluzionario e dovette comparire davanti alla corte marziale. [...] , come redattore del Pesti Naplót ("Diario di Pest"), a rafforzare la coscienza nazionale ungherese, e poi (1865) fu rieletto deputato. Scrisse romanzi a sfondo storico di notevole importanza (Gyulai Pál, 1847; Férj és nő "Marito e moglie", 1852 ...
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Uomo politico e scrittore argentino (Chilecito, Rioja, 1863 - Buenos Aires 1923); fu deputato, più volte ministro, fondò l'univ. di La Plata. Scrisse, oltre a molte opere di carattere politico e sociale, [...] Hombre e ideas; La Argentina y sus amigos; Mis montañas; Cuentos ...
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Uomo politico e scrittore tedesco (Wertheim, Baden, 1849 - Degerloch, Stoccarda, 1927). Giornalista, deputato socialdemocratico al Reichstag dal 1877 al 1918, fu dal 1919 al 1920 capo del governo provvisorio [...] del Württemberg e presidente dello stato. Scrisse drammi, romanzi, opere storiche e memorie (Denkwürdigkeiten eines Sozialdemokraten, 1914-19; Von der Monarchie zum Volksstaat, 1922) ...
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deputato
agg. e s. m. [part. pass. di deputare]. – 1. agg. Designato a un incarico o a una funzione, con la prep. a: essere deputato a rappresentare il proprio governo; l’orecchio è l’organo d. all’udito. Con accezione specifica, luoghi d.,...
deputare
(ant. diputare) v. tr. [dal lat. deputare «giudicare, valutare», nel lat. tardo «destinare (a un ufficio)», comp. di de- e putare «ritenere»] (io dèputo, ant. dipùto, ecc.). – 1. Designare a un determinato incarico, generalmente solenne...