Neuropsichiatra (Wüstenrot, Heilbronn, 1888 - Tubinga 1964); prof. nella clinica psichiatrica di Tubinga. Ha indirizzato la maggior parte delle sue ricerche alla dimostrazione e alla valorizzazione delle [...] : l'habitus picnico corrisponderebbe al temperamento cicloide e costituirebbe una predisposizione alla psicosi maniaco-depressiva, l'habitus leptosomico (o astenico) al temperamento schizotimico e predisporrebbe alla schizofrenia, quello atletico ...
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Ramo della farmacologia che studia l’attività dei farmaci sulle funzioni superiori del sistema nervoso in condizioni normali e patologiche. Il suo sviluppo è legato alla scoperta di un vasto gruppo di [...] % della popolazione ne soffre). L’effetto principale degli antidepressivi è quello di innalzare l’umore nel paziente depresso, mentre nella persona normale questo non avviene che in modo assai modesto. Tali farmaci raggiungono questo scopo aumentando ...
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PSICHIATRIA
Leonardo Ancona
(XXVIII, p. 446; App. II, II, p. 624; III, II, p. 514; IV, III, p. 79)
La descrizione dello scenario della p. dal 1978 a oggi in una voce enciclopedica esige necessariamente [...] indotta, consacrata nella sigla RIMA (Rapid Inhibition MonoAmine oxidase) ne consentono l'agile impiego nel trattamento dei disturbi depressivi e di altre turbe psichiatriche (M. Peronti 1992).
La depressione in tutte le sue forme ha continuato a ...
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Ansia, depressione, stress
Umberto Galimberti
Ansia
Il termine ansia è spesso assimilato a quello di angoscia perché la distinzione terminologica è reperibile solo nelle lingue di origine latina. In [...] e trasgressione, con conseguente senso di colpa, ma, in uno scenario sociale dove non c’è più norma perché tutto è possibile, il nucleo depressivo origina da un senso di insufficienza per ciò che si potrebbe fare e non si è in grado di fare, o non si ...
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Nella medicina del passato, e in relazione alla teoria umorale propria della scuola ippocratica, prevalenza in un individuo dell’umore atrabile (➔ umore), che determina temperamento melanconico, ipocondria [...] intonazione spiacevole dell’affettività con inclinazione alla tristezza, allo scoraggiamento o all’ira. Può essere reattivo ad avvenimenti o situazioni sgradite, oppure, assumendo significato di sintomo morboso, avere valenza depressiva o distimica. ...
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catatonia
Complesso di sintomi che si osserva prevalentemente nella schizofrenia, di cui può caratterizzare tanto una variante clinica, quanto una fase di durata più o meno protratta: si tratta di atteggiamenti [...] faticosi (➔ catalessi). La c. può osservarsi anche nell’autismo, nel decorso di alcune psicosi a impronta depressiva, nel disturbo bipolare, nelle psicosi tossiche, in disordini metabolici, nel parkinsonismo arteriosclerotico e in alcuni tumori ...
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sincope
Improvvisa perdita di coscienza transitoria accompagnata da calo pressorio, debolezza muscolare intensa, incapacità a mantenere la posizione eretta. Dalla s. il soggetto si riprende rapidamente [...] Eziologia
Nella maggioranza dei casi non si riesce a identificare la causa, altrimenti l’origine può essere vaso-depressiva, ossia dovuta a improvvisa dilatazione dei vasi con conseguente calo della pressione sanguigna, oppure può essere originata da ...
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Filosofo nativo di Tiro (n. 234 d. C. - m. forse Roma inizio sec. 4º). Scolaro di Plotino, di cui pubblicò le Enneadi e scrisse una biografia, P. cercò nei suoi scritti di attenuare il contrasto tra Platone [...] , a consolidare e trasmettere la tradizione del primo neoplatonismo. Si trasferì poi (288) in Sicilia per superare una crisi depressiva su consiglio dello stesso maestro. Opere e pensiero. Sua opera è la sistemazione degli scritti di Plotino in sei ...
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Psicanalista (Vienna 1882 - Londra 1960). Le sue vedute teoriche, violentemente criticate da più parti, hanno tuttavia esercitato nell'ambito della psicanalisi un'influenza enorme: fondamentali i suoi [...] attacchi al seno materno, e dalla scissione tra il seno buono e quello cattivo; la seconda dal prevalere di angoscia depressiva a seguito del raffronto tra l'oggetto totale sentito come buono e il proprio Io sentito come cattivo. L'energetica ...
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Psicologia
Atto che sorge improvviso, si svolge con rapidità, talora con violenza, ed è privo di una razionale motivazione. La tendenza ad assumere forme pratiche di condotta in maniera incontrollata per [...] quale sintomo di determinate malattie o sindromi mentali: psiconeurosi ossessive, le due fasi della psicosi maniaco-depressiva, epilessia, schizofrenia ecc. Gli i. sono determinati da meccanismi diversi: nelle evenienze più frequenti esiste o ...
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depressibile
depressìbile agg. [der. di deprimere, part. pass. depresso]. – In medicina, polso d. (o deprimibile), il polso ipoteso, che scompare anche a lieve pressione.
depressivo
agg. [der. di deprimere, part. pass. depresso]. – Atto a deprimere, soprattutto nei sign. fig. del verbo: fatti che avranno conseguenze d. sulla situazione economica; sostanza che esercita un’azione d. sul sistema nervoso. Anche,...