Psichiatra e psicanalista (Vienna 1886 - New York 1940). Laureatosi in medicina, fin dal 1914 si accostò alla psicanalisi freudiana, pur non abbandonando la sua originaria impostazione neuropatologica. [...] Tentò anche l'applicazione dei concetti tratti dalla fenomenologia husserliana a casi clinici di depersonalizzazione. Dopo la prima guerra mondiale lavorò con J. Wagner von Jauregg alla clinica psichiatrica dell'università. Membro dal 1920 della ...
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fenciclidina
Sostanza del gruppo delle arilcicloalchilammine; è stata utilizzata per le sue proprietà anestetiche, ma poi abbandonata per l’elevata tossicità (tra l’altro, ha azione allucinogena). Comunemente [...] come PCP, è piuttosto diffusa nel Nord America, spesso mescolata con barbiturici, anfetamina, eroina, cocaina, LSD; induce una psicosi transitoria con intensa depersonalizzazione, e può causare comportamenti violenti fino all’omicidio o al suicidio. ...
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identità
Una delle caratteristiche formali dell’Io, che avverte la propria uguaglianza e continuità nel tempo come centro del campo della propria coscienza. La percezione di avere un’i. personale e la [...] che gli altri la riconoscano è condizione necessaria della sanità psichica. In psicopatologia la perdita dell’i. si può avere in certe psicosi schizofreniche, in alcuni deliri, nelle sindromi di depersonalizzazione, in certi stati demenziali. ...
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Psichiatra e psicanalista statunitense (n. New York 1882 - m. 1954). Attivo dal 1909 al Manhattan state hospital, fu uno dei principali creatori della New York psychoanalytic society. Ebbe rapporti di [...] quella europea ("stormy years"). Nel 1936 fu presidente della American psychoanalytic association. Importante, per la ricchezza di notizie e informazioni, A history of psychoanalysis in America (1953); notevoli i suoi studî sulla depersonalizzazione. ...
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Acido monocarbossilico contenente il nucleo eterociclico dell’indolo, formula
si ottiene, analogamente alla sua ammide, o ergina, per idrolisi degli alcaloidi degli sclerozi della segala cornuta (Claviceps [...] impiego è stato a lungo ritenuto molto insidioso per i suoi effetti immediati e tardivi, quali fenomeni di depersonalizzazione e di derealizzazione, attività paranoidi indotte dalla sua assunzione, essendo additati come conseguenze dell’uso protratto ...
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Coscienza
HHans Wagner
Donald O. Hebb
Carlo Loeb
di Hans Wagner, Donald O. Hebb, Carlo Loeb
COSCIENZA
Coscienza
di Hans Wagner
sommario: 1. Introduzione. 2. Le difficoltà specifiche della teoria della [...] privo di sangue, o di ‟essere gia morto") rappresenterebbe il grado estremo di questa particolare condizione.
C. Depersonalizzazione allopsichica o derealizzazione: rappresenta una turba nell'esperire il mondo esterno, che è visto in maniera insolita ...
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Déjà-vu
Bruno Callieri
Con l'espressione francese déjà-vu, "già visto", si indica nel linguaggio psicologico una paramnesia, cioè un disturbo qualitativo della memoria per il quale si ha la sensazione [...] crepuscolari psicogeni (isterici o anche indotti da farmaci) e, in particolar modo, stati di depersonalizzazione e di derealizzazione (depersonalizzazione). In tali condizioni anomale, l'esperienza di déjà-vu, sovente accompagnata da stato oniroide ...
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dissociazione
Giovanni Liotti
Disturbo psichico che riguarda le funzioni integratrici della memoria, della coscienza e dell’identità.
Tipi di dissociazione
La d. può prendere la forma della compartimentazione [...] dal fluire dei sentimenti e dei pensieri, incluse le percezioni corporee, che appaiono estranee, lontane, irreali (depersonalizzazione)
Cause
Tradizionalmente la d. è stata studiata in relazione alle esperienze traumatiche, e considerata una difesa ...
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lisergico, acido
Acido monocarbossilico contenente il nucleo eterociclico dell’indolo. Alcuni derivati di sintesi ‒ precisamente la dietilammide e la monoetilammide ‒ si sono rivelati dotati di notevoli [...] con ansia), allucinazioni visive e deformazioni delle figure, alterazioni dello schema corporeo, fenomeni di depersonalizzazione e di derealizzazione, rallentamento del pensiero, orientamenti paranoidi interpretativi. L’altro derivato di sintesi ...
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TAGLIACOZZO, Roberto
Nicoletta Bonanome
– Nacque a Roma il 23 marzo 1928 da Mario e da Virginia Camiz, primo di tre figli.
La sua vita fu segnata fin dall’infanzia dai Provvedimenti per la difesa della [...] quel particolare alone di storicità esistenziale ‘il sentimento di storicità’ e il ‘vedersi del soggetto’. Pose la depersonalizzazione in una collocazione più prossima alla posizione depressiva che a quella schizoparanoide, e da qui derivarono molti ...
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depersonalizzazione
depersonaliżżazióne s. f. [der. di depersonalizzare, sull’esempio del fr. dépersonnalisation]. – Stato di modificazione della struttura della personalità, comune a molte malattie di natura psichiatrica, e riscontrato anche...
depersonalizzare
depersonaliżżare v. tr. [der. di persona, personali(tà), sull’esempio del fr. dépersonnaliser]. – Privare una persona della sua personalità, o modificarne la struttura (v. la voce depersonalizzazióne). ◆ Part. pass. depersonaliżżato,...