In aritmetica, quello dei due termini di una frazione che sta a indicare in quante parti uguali è stata divisa l’unità (mentre l’altro, il numeratore, indica quante di tali parti vanno considerate); si scrive sotto il segno di frazione. Più in generale, in una espressione frazionaria, f/g, in cui f, g sono monomi, polinomi o funzioni qualunque, il d. è g ...
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In matematica, frazione i., quella nella quale il numeratore è maggiore del denominatore, cioè la frazione è maggiore dell’unità.
In geometria proiettiva, si definiscono elementi i. il punto, la retta, [...] il piano ‘all’infinito’ ...
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FRAZIONE (XVI, p. 45)
Le uguaglianze che definiscono l'addizione e la sottrazione delle frazioni (previa riduzione allo stesso denominatore) sono: ...
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semintero
semintèro (o semiintèro) [agg. e s.m. Comp. di semi- e intero] [ALG] Numeri s.: quelli esprimibili come frazioni non apparenti con denominatore 2, cioè 1/2, 3/2, 5/2, ecc. ...
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continuante
continuante [agg. Part. pres. di continuare, der. di continuo] [ALG] Determinante c.: tipo di determinante, inizialmente introdotto da J. J. Sylvester, che serve per esprimere numeratore [...] e denominatore delle ridotte di una frazione continua. ...
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Ciascuna delle parti in cui è diviso un tutto; o parte staccata di un tutto.
Diritto
F. di Comune
Parte di territorio comunale comprendente di norma un centro abitato, nonché nuclei abitati e case sparse [...] : ratio) le f. vengono anche chiamate numeri razionali. I due numeri interi m e n si dicono termini della f.: precisamente n è il denominatore, cioè il termine che ‘dà il nome’ alla f. (m mezzi, m terzi, m quarti ecc., a seconda che sia n=2, 3, 4 ...
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percentuale
percentuale [agg. e s.f. Der. di percento] [PRB] Numero che indica quante cose si considerano su ogni cento cose, lo stesso che percento. ◆ [ALG] Notazione p.: l'esprimere una frazione o [...] un numero decimale minori di uno in una forma in cui il denominatore sia 100: per es., 2/5≡40/100 e 0.43≡43/100; in tal modo il numeratore di questa nuova frazione è una percentuale. ...
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In generale, l'atto e l'effetto di razionalizzare, nel senso di rendere più adatto e rispondente alle esigenze e finalità funzionali attraverso l'ideazione e l'attuazione di metodi particolari.
Matematica
In [...] di una frazione è l’operazione che, in alcuni casi, consente di eliminare una quantità irrazionale (algebrica) dal denominatore di una frazione. Tale eliminazione (assai vantaggiosa nei calcoli numerici) si ottiene talvolta moltiplicando numeratore e ...
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termine
tèrmine [Der. del lat. terminus "limite, confine"] [ALG] Ciascuno degli elementi sui quali opera una legge di composizione algebrica, come, per es., nell'aritmetica i t. di un'addizione sono [...] i suoi addendi, di una moltiplicazione i suoi fattori, di una frazione il numeratore e il denominatore. ◆ [ALG] [FAF] Nella logica matematica, in una teoria formalizzata del primo ordine o di ordine superiore, ogni costante individuale (se ve ne sono ...
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semplificazione
semplificazióne [Der. del lat. simplificare "rendere semplice", comp. di simplex -icis "semplice" e del tema di facere "fare"] [ALG] Denomin. generica di procedimenti per ridurre in forma [...] semplice un'espressione algebrica, come, per es., la s. di una frazione (numerica o di polinomi) ottenuta dividendo numeratore e denominatore per uno stesso numero o una stessa espressione; se tale divisore comune è il minimo comune multiplo si ha la ...
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denominatore
denominatóre s. m. [dal lat. mediev. denominator -oris]. – 1. (f. -trice) Propr. (non com.), chi denomina, chi dà il nome. 2. In aritmetica, il numero (o l’espressione numerica) posto sotto il segno di frazione, che sta a indicare...
denominare
(ant. dinominare) v. tr. [dal lat. denominare, comp. di de- e nominare «nominare»] (io denòmino, ecc.). – Nominare, dare nome, mettere nome: i vocaboli che servono a d. le varie parti del corpo; il monte Tabor di Recanati è stato...