stipendio Compenso, paga, retribuzione.
Nell’antica Grecia le magistrature e gli uffici militari non erano originariamente retribuiti; con il tempo coloro che ricoprivano cariche importanti ricevettero [...] per i legionari, 750 per i pretoriani) e crebbe via via, per coprire il deprezzamento della moneta, sino a 750 denari con Caracalla. Gli s. erano amministrati dai signiferi e in parte consegnati, assieme a eventuali altri donativi, al momento del ...
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Moneta d’oro da un ducato e mezzo coniata da Alfonso il Magnanimo a Gaeta nel 1437 e a Napoli dal 1442.
A. d’argento è detto un grosso della zecca di Napoli dello stesso sovrano;
a. minuti (popolarmente [...] anfrusini o anfrosini o anfusini) i denari di Alfonso IV d’Aragona e Alfonso il Magnanimo delle zecche di Cagliari, Alghero e Iglesias.
Sono detti a. anche i grossi reali d’argento dei re di Portogallo, i marabottini d’argento di Alfonso X re di ...
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Moneta di mistura, prima coniata in Provenza (14°-15° sec.), poi imitata in Svizzera dai vescovi di Losanna, in Savoia e in Piemonte dai duchi di Savoia (15°-16° sec.), a Milano durante la dominazione [...] francese (16° sec.), con il valore di 2 soldi e 6 denari. Furono emesse anche la doppia e la mezza parpagliola. Il nome fu esteso a monete similari a Siena (16° sec.) e a Genova (18° sec.). Le p., proscritte a Milano nel 1777, vi ricomparvero nel ...
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Figlia postuma (n. 1345 - m. Angers 1404) di Carlo duca di Bretagna. Dal 1360 moglie di Luigi I d'Angiò, fratello di Carlo V di Francia e re titolare di Sicilia, ne appoggiò validamente le rivendicazioni, [...] e, alla sua morte (1384), sostenne quelle del proprio figlio Luigi II, procurandogli uomini e denari per la sua prima e infelice spedizione nel Napoletano, contro Ladislao di Durazzo. ...
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Denominazione nei sec. 13° e 14°, in molte città dell’Italia settentrionale, del denaro o dodicesima parte del soldo.
Il più noto e diffuso era quello di Venezia, emesso per i domini di terraferma nel [...] 1442 con tipi e pesi vari; il nome rimase poi a una moneta veneziana, a cominciare dai piccoli o denari di puro rame, con i tipi della Beata Vergine con il Bambino e il leone di s. Marco entro una cornice quadrilatera, coniati nel 1519: si ebbero ...
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Primo ministro (sec. 4º a. C.) del re persiano Artaserse II; attirò (395 a. C.) in un tranello e fece morire Tissaferne dopo la sconfitta che Agesilao aveva inflitto a quest'ultimo presso Sardi. Neppure [...] a ostacolare le operazioni di Agesilao in Asia Minore: ben presto ritornò alla corte e, secondo alcuni, inviò denari alle città greche perché si ribellassero contro Sparta (cosiddetta guerra corinzia). Partecipò alla spedizione infruttuosa contro l ...
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CANTELMO, Restaino (Rostagno)
Michel Hayez
Primo di questo nome, figlio, probabilmente primogenito, di Giacomo, giunse in Italia con suo padre al seguito di Carlo I d'Angiò. Difatti il 12 maggio 1269 [...] il re dette ordine al camerario di Roma di rimborsargli 500 libbre tornesi sulle 2.442 libbre, 7 soldi, 10 denari tornesi che egli aveva speso al suo servizio. Poi il 30 agosto, dopo la capitolazione di Lucera, il C. fu invitato a liberare un ...
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ACCIAIUOLI, Filippo
Clementina Rotondi
Figlio di Ottaviano e di Maria di Donato Acciaiuoli, nacque a Roma nel 1637. Studiò nel Seminario Romano, ove si distinse per la sua intelligenza e per il suo [...] amore per le lettere. Cavaliere di Malta, per suo diletto e per il noviziato marittimo del suo Ordine, ben provvisto di denari, viaggiò a lungo in Italia ed all'estero (dal 1657 al 1667). Fu in Germania, in Ungheria, in Boemia e nei paesi dell'Europa ...
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Associazione di famiglie nobili, sorta nel Medioevo tra il dissolversi del mondo feudale e l’affermarsi del Comune. Si configurò come una specie di famiglia politica, con propri capi, casa fortificata [...] di pericolo. La c. aveva consoli propri, che risolvevano le discordie fra i consorti, e camarlinghi addetti alla custodia dei denari ricavati dai pedaggi, dai censi e dalle terre. Gli obblighi e i diritti reciproci erano generalmente fissati in una ...
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Nome dell’unità monetaria italiana fino al 1° gennaio 1999, data in cui è entrato in vigore l’euro (➔). La transazione dalla l. all’euro si è svolta gradatamente nel periodo compreso tra il 1° gennaio [...] Nel Medioevo rimase per molti secoli moneta di conto, per l. intendendosi, di solito, la l. di denari piccoli (del valore di 20 soldi, ognuno di 12 denari piccoli), mentre per gli affari di maggiore importanza si usava la l. di grossi (del valore di ...
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denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi Romani, equivalente in origine a 10...