DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] io tornerò a Stradella a fare il contadino, e a raccoglier denari per la Sicilia". Ma Garibaldi non si lasciò convincere: "Si al quale ripetutamente chiese carabinieri e soldi ("il denaro è uno dei più decisi annessionisti", avrebbe poi dichiarato ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] e pensioni lo stesso P. finì per distribuire durante i suoi sei anni di pontificato un'ingente quantità di denaro della Camera apostolica e della Dataria, superando ampiamente la somma utilizzata per questi stessi fini da Paolo IV, e raggiungendo ...
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BORGHESI, Bartolomeo (Bartolino)
Augusto Campana
Nacque a Savignano di Romagna l'11 luglio 1781, da Pietro e da Caterina Conti di Castrocaro, sua terza moglie. Dal padre, espertissimo numismatico e raccoglitore [...] Monti insieme con l'amico comune Giovanni Labus, e il volumetto uscì col titolo Della gente Arria romana e di un nuovo denaro di Marco Arrio Secondo (Milano 1817, poi in Oeuvres, I, pp. 39-132), preceduto da una dedica del Labus al Monti, rivolta ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] tuttavia sufficienti a difendere l'Albania dall'assalto ottomano. Lo Scanderbeg si era recato due volte in Italia per chiedere armi e denari, nel 1465 e nel 1466: ottenne 5.000 ducati dal pontefice e altri aiuti finanziari da Venezia e Napoli, con i ...
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COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] interferire nei conflitti locali, dall'altro per regolare le finanze comunali, "conservare et accrescere le entrate et i denari e risecar le spese del publico".
Questa nuova capacità di controllo dei territorio acquistava un rilievo non secondario ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] . De Gasperi, scrivendo a Sturzo il 29 dicembre 1925, dava delPpi questo quadro fallimentare:
«Non abbiamo più stampa né denari. In questi tre mesi bisognerebbe: a) liquidare il Popolo senza fallimento; b) liquidare la direzione del partito, cioè gli ...
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denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi Romani, equivalente in origine a 10...