Denaro emesso dagli imperatori del Sacro Romano Impero; la designazione di denaro i. fu estesa anche ad altre loro monete e zecche, come i denari i. milanesi dei Visconti. Denari i. d’oro e d’argento sono [...] chiamate le monete assai rare fatte coniare da Carlo V a Bologna per la sua incoronazione (1530) ...
Leggi Tutto
Doppio denaro anonimo di Verona, coniato tra il 1259 e il 1329, così chiamato per essere la metà del denaro grosso, equivalente a 4 denari imperiali. ...
Leggi Tutto
Moneta medievale d’argento, la più diffusa in Europa e nel Levante. Con essa, dal 13° sec., si rese effettivo il soldo della lira, fin allora nominale, equivalente a 12 denari; ebbe gran varietà di massa [...] e valore, in rapporto ai denari delle singole zecche, e di denominazioni, derivate dal tipo o dall’autorità emittente o dal luogo di coniazione. Per il continuo aumento dell’argento, il g. raggiunse il valore di 2 e poi di 4 soldi; sempre per lo ...
Leggi Tutto
Denominazione popolare in uso dal 14° sec., poi divenuta ufficiale, del quarto di grosso di Genova e Savona, coniato a Genova fino al 1556, equivalente al sesino di sei denari. ...
Leggi Tutto
Moneta coniata dai re di Francia nella zecca di Parigi.
Il sistema di monetazione p. si costituì durante il regno di Filippo I (1060-1108) quando le nuove norme stabilite per la zecca di Parigi furono [...] si divise a lungo il mercato monetario francese con quello tornese. Essendo il rapporto tra le due monetazioni di 4 a 5 (12 denari p. valevano 15 denari tornesi), il p. fu detto moneta forte o reale. Monete p. effettive erano sotto i Capetingi solo i ...
Leggi Tutto
Movimento che nell’Europa romantica dell’inizio del 19° sec. cercò di favorire i Greci in lotta per ottenere l’indipendenza dal dominio ottomano. Scoppiata l’insurrezione greca (1821), il f. inviò in soccorso [...] denari e uomini. Con i Greci combatterono G. Byron, S. di Santarosa e G. Provana di Collegno. Tra i comitati sorti nelle capitali europee, particolarmente attivo fu quello di Londra, fondato nel 1823. Notevole fu l’azione del f. in campo morale e ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (Benevento 1786 - Napoli 1837), nipote di Bartolomeo; dopo la Restaurazione fu delegato di Civitavecchia (1814), poi governatore di Roma (1816). Costretto a riparare a Parigi per aver falsificato [...] la firma del cardinale Consalvi e sottratto denari dell'amministrazione (1820), tornò alla ribalta politica (1835) quale intendente generale nel ministero dell'Interno del Regno di Sardegna; ma due mesi dopo fu destituito e trascinò nella sua caduta ...
Leggi Tutto
Denaro coniato nella zecca di Friesach, in Carinzia, dal 1125 al 1300 circa, prima dagli arcivescovi di Salisburgo poi da questi e i duchi di Carinzia; ebbero corso nel patriarcato di Aquileia finché i [...] patriarchi fecero coniare denari con propria impronta (12° sec.). Al principio del 15° sec. in Dalmazia erano chiamati frisacchi o frignacchi. ...
Leggi Tutto
Moneta fiorentina d’argento emessa nel 1490, detta anche carlino o grossone, del valore di 10 soldi; aveva per impronta il giglio fiorentino e al rovescio s. Giovanni che battezza Cristo; portata nel 1505 [...] al valore di 12 soldi e 6 denari, prese il nome di barile. ...
Leggi Tutto
denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi Romani, equivalente in origine a 10...