WÜRTTEMBERG (A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Carlo ANTONI
È uno dei principali Länder della Germania, al 3° posto per estensione e al 4° per numero d'abitanti, con 19.507 kmq. di superficie (pari al [...] , che mal sopportava il governo "spagnolo" desiderava il ritorno del suo duca. Francesco I di Francia fornì i denari occorrenti. Altri principi tedeschi, anche cattolici, aderirono. Così nel 1534 Filippo e Ulrico poterono entrare nel ducato e ...
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TERRORISMO
Luciano Pellicani e Donatella della Porta
Aspetti storici
di Luciano Pellicani
Terrorismo di Stato e terrorismo contro lo Stato
Se per terrorismo si intende l'uso sistematico della violenza [...] cupidigia, la sordida, odiosa, forsennata cupidigia del sacco di denari" (p. 384). Del resto, quale diritto di o rischia di diventarlo presto, i bisogni materiali (denaro, alloggi, documenti falsi) accrescono la dipendenza dall'organizzazione ...
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CARACCIOLO, Marino Ascanio
Gaspare De Caro
Come Marino Ascanio è citato negli atti concistoriali utilizzati dall'Eubel, mentre in quasi tutte le altre fonti è usato soltanto il primo prenome: è possibile [...] al C. - anche lui partecipante alla Dieta - di convincere l'imperatore a lasciare l'amministrazione dei denari raccolti per la crociata agli stessi Stati tedeschi, provvedimento questo che indubbiamente avrebbe potuto diminuire la diffidenza che ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli maschi dell'uomo politico (sarà, tra l'altro, capo del Consiglio dei dieci) nonché titolare d'un banco privato Andrea (1508-1573) di Giovanni di [...] ad appurare la "verità del fatto", vuole si indaghi a fondo, esige di sapere "a chi sono stati sborsati questi denari". Tranquillizzante la lettera del 29 agosto del nunzio a Venezia G. A. Facchinetti. Il tutto si sdrammatizza. La voce si sgonfia ...
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GONZAGA, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Mantova nel 1474, terzo figlio maschio del futuro marchese Federico I e di Margherita di Wittelsbach, è istruito, nella primissima infanzia, con i fratelli maggiori [...] è a Verona con appena 12 cavalli; in novembre è sempre a Verona, con due soli uomini d'arme e senza denari. Però, impegnando gioie e argenti, eccolo - sempre in novembre - arruolare balestrieri. Decisamente risollevato il suo profilo con l'avvio del ...
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FANTONI, Giovanni
Lauro Rossi
Nacque a Fivizzano (Massa Carrara) il 28 genn. 1755 da Lodovico Antonio e Anna De Silva.
Originari di Firenze, i Fantoni si erano trasferiti nella cittadina lunigianese [...] (di parte moderata) avrebbero voluto far credere. "Noi ci contenteremo per questa volta - scriveva - con sacrificio di molti denari, statue quadri e viveri, di comprare la dimunizione dei Principi nella nostra penisola, di acquistare il diritto di ...
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COLLALTO, Rambaldo
Gino Benzoni
Nato in località imprecisata il 21 settembre del 1579 da Antonio (1548-1620) e dalla sua prima moglie, la contessa mantovana Giulia Torelli, che era già vedova di Collatino [...] .
Certo non è da un uomo come il C. che poteva venir loro un minimo di comprensione e d'appoggio. Avido di denaro - basta verificare le sue pretese di cospicuo "laudemio" nel complicato "negozio di Correggio", nel quale, così il duca Francesco d'Este ...
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GUINIGI, Paolo
Franca Ragone
Figlio di Francesco di Lazzaro e forse di Filippa di Arbore Serpenti, nacque a Lucca probabilmente intorno alla metà degli anni Settanta del secolo XIV, nel 1372 secondo [...] in seguito, nel 1426, i Veneziani lo privarono della cittadinanza per essersi schierato a fianco dei Visconti, i suoi denari furono sequestrati e incamerati e mai né lui, né i suoi discendenti, né la ripristinata autorità comunale che gli succedette ...
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EMO, Giorgio
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 15 dic. 1450 da Giovanni di Giorgio e dalla sua prima moglie, Chiara Priuli di Giacomo, sposata nel 1448.
Il padre fu una delle figure più rappresentative [...] scrive che "si sparlava a bocca aperta e senza il minimo riguardo dal volgo e da tutti che ser Zorzi Emo non solo accettava denari e regali ed era facile alla corruzione ma se ne procurava avidamente".
L'E. fece di tutto per strappare il figlio dalla ...
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JACHIA
Gino Benzoni
"Sultan Jachia gran principe ottomano": così J. - un nome che in arabo si avvicina al nostro Giovanni; Jachia semplifica Yahyâ - sottoscrive una lettera dell'8 sett. 1615 da Parigi [...] , riparò in Russia, quindi si portò a Brema. Ad Amsterdam nel 1626 per acquistare armi, non disponeva, però, del denaro necessario. Purtroppo, morto Mihnea, non poté contare sui 200.000 talleri che da questo si riprometteva. Era Wallenstein, dopo che ...
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denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi Romani, equivalente in origine a 10...