CARDUCCI, Francesco
Paolo Malanima
Figlio di Niccolò (dei Priori nel 1480) e di Margherita Soldani, nacque a Firenze nel 1465. Cugino di secondo grado (e non fratello come talora si afferma) del più [...] . Il primo compito di cui venne incaricato dalla Repubblica fu quello di rivedere i conti di coloro che avevano amministrato denari pubblici dopo il 1512. Probabilmente a causa dell'abilità con cui si disimpegnò in questa incombenza fu eletto priore ...
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FARNESE, Costanza
Roberto Zapperi
Figlia naturale del cardinale Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III, nacque a Roma in una data che non è attestata, ma che dovette cadere verso il 1500.
Il nome [...] il figlio Guido Ascanio. La sua devozione alla causa imperiale era nota e un rifiuto poteva costare caro. "Avarissima et molto cupida di denari" (è sempre il Massarelli che lo dice), la F. prendeva di tutto e non andava tanto per il sottile quando si ...
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CAETANI, Giovanni
Agostino Paravicini Bagliani
La tradizione storiografica lo dice figlio di Crescenzio (forse discendente dalla famiglia dei duchi di Gaeta o di Fondi) e fratello di Gaetana moglie [...] p. 14 n. 239). Quest'ultimo catalogo aggiunge la notizia secondo cui "Iohannes Gagetanus" doveva un censo annuo di sei denari.
G. Caetani e M. Armellini hanno identificato questa chiesa con quella di S. Bartolomeo all'Isola Tiberina, ritenendo che la ...
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ARCIDIACONI, Federico
Roberto Abbondanza
Nato da una illustre famiglia cremonese, che fu più tardi chiamata Artezaga o degli Artezaghi, fece parte, almeno dal 1294, del collegio dei giureconsulti dell'importante [...] avvenuto in quel giorno e in quella chiesa tra l'A. e Arrigo VII. In realtà l'oblazione di "una torcia con dentro denari d'oro" nel giorno sacro a s. Francesco fu istituita dai guelfi rientrati m possesso di Cremona, per ricordare l'opera pietosa che ...
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CARAFA, Giovanni Tommaso
Franca Petrucci
Nipote dell'omonimo Giovanni Tommaso di Diomede, conte di Maddaloni con il quale venne molto spesso confuso anche a causa della giovane età in cui morì e della [...] dall'Aldimari. Alla corte di Carlo V il C. si trattenne tre o quattro mesi, passando il tempo e consumando denari in giostre e tornei, riuscendo a sperperare somme più che considerevoli. Alla fine del suo soggiorno il C. ottenne una presentazione ...
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GREGORIO IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] , Ferrara, Treviso e Belluno, in lotta con il patriarca di Aquileia e il vescovo di Feltre e Belluno. Ottenne impegni in denari e uomini per la crociata dal podestà di Modena e della stessa Bologna. E tuttavia i preparativi dell'impresa andarono a ...
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CALAGRANO, Girolamo
Roberto Zapperi
Nacque a Ceva in data imprecisata verso la metà del sec. XV. Abbracciò lo stato ecclesiastico e riuscì a entrare al servizio del cardinale genovese Giovanni Battista [...] nell'estate del 1492, egli, che insieme con il nipote lo assistette sul letto di morte, pensò bene di mettere le mani sui denari e i preziosi, celando anche, a quel che pare, per qualche giorno la morte del papa avvenuta la notte del 25-26 luglio ...
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CALANDRINI, Benedetto
Michele Luzzati
Nato a Lucca, dove fu battezzato in S. Giovanni il 25 genn. 1518, da Filippo di Giovan Matteo e da Caterina di Benedetto Buonvisi, si dedicò alla mercatura e alla [...] libbra. L'ultima balla, di seta di Montalto, e di 233 libbre, venne venduta a ragione di 2 ducati, 15 soldi e 6 denari alla compagnia Buonvisi e Diodati.
Il C. risiedeva in questo tempo sempre a Lione e presso la banca Buonvisi di Lione gli vennero ...
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DELL'ABBACO (Dell'Abaco, De Abbaco), Giovanni, detto anche Giovanni di Bartolo
Maria Muccillo
Nacque tra il 1354 e il 1371 da Bartolo, probabilmente a Firenze.
Scarsissime sono le notizie intorno al [...] . anche nel 1425 e 1426, dal documento, già citato, consegnato al Catasto nel 1427, ove esplicitamente si accenna ai denari che il D. avrebbe dovuto ricevere dal Comune fiorentino per detto incarico triennale, incarico che però viene qui riferito all ...
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DOMENICO di Agostino
Silvia D'Argenio
Abitante nel "popolo" di S. Quirico a Siena, era figlio di Agostino di Giovanni e Lagina di Nese e fratello di Giovanni di Agostino, scultore e architetto, impegnato [...] senesi Stefano di Meo, Gualtiero di Sozzo e Niccolò di Giacomo, prevedeva che il lavoro, pagato 2.150 libbre di denari senesi, dovesse svolgersi "cuin illis modis, tenoribus et formis, scriptis manu propria, ipsius magistri Dominici in quondani carta ...
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denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi Romani, equivalente in origine a 10...