GERGOVIA (γεργοουία, Gergovia)
L. Guerrini
Capitale dell'Arvernia, posta su un alto monte difficilmente raggiungibile da ogni lato (Caes., De bello Gall., vii, 36, 1; Sid. Apoll., Carm., vii, 151; Strabo, [...] augustea: G. rimane ancora capitale della regione, denota floridezza, batte moneta di argento e bronzo su imitazione dei denari romani. Improvvisamente, per cause non ancora accertate, G. decade negli ultimi anni del regno di Augusto o nei primissimi ...
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PRAGA
B. Chropovský
(ceco Praha; ted. Prag)
Capitale della Rep. Ceca, situata nella parte centrale della Boemia (v.), nella regione montuosa dell'altopiano praghese, estesa su entrambe le sponde della [...] . Durante il regno di Boleslao II (m. nel 999) vi cominciò a essere attiva una zecca, in cui furono coniati i denari di Boleslao II, Boleslao III e Iaromiro. A causa di dissidi familiari insorti fra Vratislao II e suo fratello, il vescovo Gebardo ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] po' diverso). Nel 781 Carlo Magno estese all'Italia la demonetizzazione dell'oro, già imposta al resto dell'Europa, emettendo denari argentei analoghi a quelli delle altre zecche carolinge. L'oro continuò a circolare solo con monete di Bisanzio, di ...
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Gli strumenti dello scambio: i sistemi di misura
Maria Giovanna Biga
Lorenza-Ilia Manfredi
Nicola Parise
Annalisa Polosa
Maria Emanuela Alberti
Paolo Güll
Daniele Castrizio
Maria Giovanna Stasolla
Liliana [...] ponderale di origine germanica: in questa tesi viene assunto un valore di 0,0637 g per il grano (la ventiquattresima parte di un denaro) sulla base del quale si ottiene un valore della libbra di circa 367 g in rapporto di 9 a 8 con la libbra romana ...
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PICTOR
I. Calabi Limentani
Pingere significava in latino dipingere, ma ancora prima ricamare con fili di diverso colore (Ernout-Meillet, Diction. étym. d. l. lat., Parigi 1960, ii, p. 508), quindi pictor [...] I. L., iii, Suppl., p. 1935) la paga giornaliera del pictor panetarius è fissata in 75 denari, e quella del pictor imaginarius in 150 denari, oltre al pasto. Ma si tratta di paga giornaliera operariorum, cioè della categoria più bassa degli esecutori ...
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ITALIA
B. Conticello*
− Il nome latino deriva dall'osco viteliu, attraverso una forma grecizzata, e gli antichi ne dettero varie spiegazioni etimologiche. Si considerò derivato da un principe enotrio [...] destra e stringendo nella sinistra la spada, mentre la Vittoria di dietro l'incorona. Alla fine della guerra appare l'Italia su un denario di L. Fufius Calenus e Mucius Cordus, che ha nel dritto le teste di Honos e Virtus e nel rovescio Italia stante ...
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VANDALI
E.A. Arslan
Popolazione germanica, probabilmente in origine stanziata nell'area scandinava e baltica, menzionata per la prima volta nel sec. 1° d.C. (Plinio, Nat. Hist., 4, 99).I V. compaiono [...] Guntamundo di gr. 1,95 ca.), quarti di siliqua, ottavi di siliqua, con la quasi costante indicazione del valore in denari e quindi con i numerali corrispondenti (C, L, XXV). Parallelamente emisero serie bronzee, con valore indicato in nummi, con un ...
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ARISTEIDES (᾿Αρισέιδης Aristīdes)
F. Magi
2°. - Celebrato pittore tebano, forse figlio di Nikomachos, sulla cui genealogia e cronologia si mostra confusa la tradizione antica, tanto che è stata supposta [...] vide prima che perisse nell'incendio del tempio, sotto Augusto). Il quadro pare che fosse stato comperato dal re Attalo per 600.000 denari dopo la distruzione di Corinto, e poi tolto a questo e portato a Roma da L. Mummio (Plin., Nat. hist., xxxv, 24 ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio VI Umbria
Dorica Manconi
Regio vi umbria
Nella divisione augustea la regio VI occupava un territorio, corrispondente ad ampie sezioni delle attuali regioni Umbria, Romagna [...] databile tra la metà del III e l’inizio del I sec. a.C.: è stato esplorato un ninfeo e si è ritrovato anche un tesoretto monetale di 250 denari (databili tra il 268 e l’89 a.C.), il secondo che viene alla luce nella città, dopo che un altro di 911 ...
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Vedi MONETA dell'anno: 1963 - 1995
MONETA
L. Breglia
Nonostante l'interesse che, sempre, la m. ha destato, dal punto di vista dell'arte, e i contributi che ne sono stati tratti negli studî d'arte antica, [...] prima delle serie urbane, che a partire dalla prima metà del III sec. a. C. ci danno, soprattutto coi denari, una documentazione regolare, ricchissima e praticamente ininterrotta, le serie dello aes grave italico ci pongono di fronte ad espressioni ...
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denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi Romani, equivalente in origine a 10...