Ecclesiastico (Benevento 1786 - Napoli 1837), nipote di Bartolomeo; dopo la Restaurazione fu delegato di Civitavecchia (1814), poi governatore di Roma (1816). Costretto a riparare a Parigi per aver falsificato [...] la firma del cardinale Consalvi e sottratto denari dell'amministrazione (1820), tornò alla ribalta politica (1835) quale intendente generale nel ministero dell'Interno del Regno di Sardegna; ma due mesi dopo fu destituito e trascinò nella sua caduta ...
Leggi Tutto
Denaro coniato nella zecca di Friesach, in Carinzia, dal 1125 al 1300 circa, prima dagli arcivescovi di Salisburgo poi da questi e i duchi di Carinzia; ebbero corso nel patriarcato di Aquileia finché i [...] patriarchi fecero coniare denari con propria impronta (12° sec.). Al principio del 15° sec. in Dalmazia erano chiamati frisacchi o frignacchi. ...
Leggi Tutto
. Sotto il nome di aureo s'intende più propriamente il denarius aureus. I primi aurei romani emessi in Grecia da P. Quinzio Flaminino sono imitati dai χρυσοῖ greci (gr. 8,55 e 8,50). La coniazione degli [...] oro-argento nell'ambito dell'Impero romano.
Dai Severi in poi il peso dell'aureo andò diminuendo. Da Caracalla a Severo Alessandro il denario d'oro pesa 1/50 di libbra (gr. 6,54), poi è coniato con pesi talmente irregolari, che è da supporre che nel ...
Leggi Tutto
PROVISINO
Giuseppe Castellani
. Moneta provisina (lat. proveniensis, fr. provinois fu quella dei conti di Champagne coniata a Provins, che ebbe largo corso in Italia, specialmente a Roma, dove venne [...] imitata dal senato (sec. XII), che coniò denari e grossi provisini caratteristici per la figura del pettine.
Bibl.: E. Martinori, La moneta, ec., Roma 1915, s. v.; C. Serafini, Le monete e le bolle plumbee pontificie del Medagliere Vaticano, I, ...
Leggi Tutto
Dalla effigie di S. Ambrogio, che vi era impressa, ebbero questo nome le monete del comune milanese (1250-1310), ricordate dagli statuti di Brescia nel 1257. L'ambrosino piccolo d'argento valeva un soldo [...] terzuoli, pari a mezzo soldo di denari imperiali, e aveva da un lato la croce a braccia uguali, dall'altro S. Ambrogio in abiti episcopali, seduto e benedicente: l'ambrosino grande o grosso, pure d'argento, con le identiche figurazioni, valeva invece ...
Leggi Tutto
sette e mezzo Gioco d’azzardo italiano che si effettua con un mazzo di 40 carte fra un numero qualunque di giocatori. Le figure valgono mezzo punto, le altre carte hanno il loro valore numerico; al re [...] di denari (matta) si può attribuire il valore di qualsiasi carta. La sorte stabilisce chi deve tenere il banco. Ogni giocatore, ricevuta dal banchiere una carta coperta, punta su di essa una posta e a seconda del valore della carta stessa chiede al ...
Leggi Tutto
Moneta fiorentina d’argento emessa nel 1490, detta anche carlino o grossone, del valore di 10 soldi; aveva per impronta il giglio fiorentino e al rovescio s. Giovanni che battezza Cristo; portata nel 1505 [...] al valore di 12 soldi e 6 denari, prese il nome di barile. ...
Leggi Tutto
. Il palazzo detto della Cancelleria fu edificato dal cardinale Raffaele Riario nipote di Sisto IV. L'Aretino, in una lettera e nel Ragionamento de le Corti, asserisce che il Riario edificò il proprio [...] nel 1489, si dolse col papa per la perdita e che il Riario chiamato dal Pontefice, rispose di aver speso il denaro vinto "in ligneis et cementis et mercedibus fabrorum eo quod struebat eius palatium in platea Sancti Laurentii in Damaso". Da questo ...
Leggi Tutto
dindi
Fernando Salsano
Presente solo in Pg XI 105 anzi che tu lasciassi il ‛ pappo ' e 'l ‛ dindi ', ove, con pappo, sta a indicare appunto la prima infanzia " quando, non sapendo parlare ancora, volendo [...] dire ‛ pane ' dicesi ‛ pappo ', e volendo dire ‛ denari ' dicesi ‛ dindi ' " (Buti; cfr. F. D'Ovidio, " Lingua che chiami mamma e babbo ", in Studi sulla D.C., Caserta 1931, II 341). ...
Leggi Tutto
URBANE, COORTI
Alfredo PASSERINI
. Create da Augusto insieme con le coorti pretorie, le coorti urbane stavano per rango al disotto di quelle e al disopra delle legioni: gli urbaniciani (soldati delle [...] coorti urbane) ricevevano negli ultimi anni di Augusto 375 denari annui, mentre i legionarî ne avevano 225 e i pretoriani 750; e il soldo fu aumentato poi sempre in proporzione con gli altri, fino a 1250 sotto Caracalla. Il servizio durava 20 anni, ...
Leggi Tutto
denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi Romani, equivalente in origine a 10...