Monete e banche nel secolo del ducato d'oro
Ugo Tucci
Il secolo del ducato veneziano d'oro
Nel Quattrocento il ducato veneziano d'oro era la moneta dominante nel mondo mediterraneo, sostenuto vigorosamente [...] d'oro, due monete d'argento ad alto titolo (952/1.000) e una a basso titolo (111/1.000), oltre ai mezzanini e denari per la Terraferma e ai torneselli per il Levante. Monete di solo rame cominciano ad essere emesse dal 1464, precedendo, secondo i ...
Leggi Tutto
Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] che fino allora aveva reso l’aureo pari a 25 denari d’argento, come fissato da Augusto. Aureliano, restauratore dell 1278, con la quale riordinava un sistema che aveva visto affiancarsi ai denari e ai tareni l’augustale d’oro di Federico II di Svevia ...
Leggi Tutto
Dagli studî di Pinder e Friedländer e del Mommsen risultava che il decanummo era una moneta di bronzo dell'età bizantina equivalente a dieci nummi o nummia, o denari di conto, in rame. In base alle ricerche [...] più recenti si è determinato che il follis (v.), che era la moneta di rame in quel periodo, equivaleva a quaranta nummia: il decanummo era quindi 1/4 del follis. Esso aveva i contrassegni I-X, oppure V ...
Leggi Tutto
POPOLINO
Giuseppe Castellani
. Sul finire del sec. XIII la repubblica fiorentina creò la moneta d'argento del valore di due soldi (peso gr. 1,90) al titolo di once 11 e denari 12 (millesimi 958 e 2/3) [...] che divenne la misura legale dell'argento detto di popolino, obbligatoria per le successive emissioni e anche per i lavori di argenteria. Perché ebbe tal nome non sappiamo.
Bibl.: Corpus nummorum italicorum, ...
Leggi Tutto
SULPICIE, LEGGI
Plinio FRACCARO
. P. Sulpicio Rufo, tribuno della plebe dell'88 a. G., propose quattro leggi, che ebbero larga risonanza. Una prescriveva che un senatore indebitato per più di 2000 [...] denari perdesse il seggio, ed era rivolta, pare, contro Silla; un'altra, che gli esuli in seguito alla lex Varia venissero richiamati; una terza ordinava che gli alleati italici, ai quali era stata concessa nei due anni precedenti la cittadinanza ...
Leggi Tutto
MINUTO
Giuseppe Castellani
. Nome che assume il denaro o piccolo di mistura e di rame specialmente a Genova e in Sardegna (minuti di Alghero, Bosa, Cagliari e Sassari) e venne dato anche ai denari piccoli [...] veronesi.
Bibl.: Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, s. v.; G.A. Zanetti, Nuova raccolta, ecc., IV, p. 353 ...
Leggi Tutto
PETAGHINA
Giuseppe Castellani
. Denominazione volgare, fino dai secoli XIII e XIV, del quarto di grosso di Genova e di quello di Savona, passata poi anche nella nomenclatura ufficiale. È sinonimo di [...] sesino da sei denari.
Bibl.: Corpus Nummorum Italicorum, III, tav. II, ii, tav. XXVI, 9, 12; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, s. v. ...
Leggi Tutto
Economia
Nel linguaggio tecnico economico, risparmio disponibile per prestiti a breve scadenza (si parla infatti di mercato del d. o mercato monetario, contrapposto a mercato finanziario o dei capitali) [...] segna l’origine della monetazione medievale, basata sulla divisione della libbra d’argento in 20 soldi, ognuno diviso in 12 denari. La massa originaria d’argento con l’aumento del valore del metallo andò diminuendo, ridotta dopo 3 secoli ad appena ...
Leggi Tutto
Movimento che nell’Europa romantica dell’inizio del 19° sec. cercò di favorire i Greci in lotta per ottenere l’indipendenza dal dominio ottomano. Scoppiata l’insurrezione greca (1821), il f. inviò in soccorso [...] denari e uomini. Con i Greci combatterono G. Byron, S. di Santarosa e G. Provana di Collegno. Tra i comitati sorti nelle capitali europee, particolarmente attivo fu quello di Londra, fondato nel 1823. Notevole fu l’azione del f. in campo morale e ...
Leggi Tutto
(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] i Bardi, i Mozzi, ecc., che sono esclusi dagli uffici o a gran fatica vi entrano, ma hanno banco e giro ampio di denaro, e beni fondiarî che servono a consolidare la ricchezza fondiaria e dar credito all'estero, e relazioni d'affari e di parte con la ...
Leggi Tutto
denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi Romani, equivalente in origine a 10...