NOVINI
. Su bandi monetarî dei duchi di Milano e di Parma vengono designate con questo appellativo alcune monetucce di Savoia e di Losanna del valore di 9 denari. ...
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Moneta coniata dal comune di Bologna a cominciare dal 1191; fu poi detto piccolo quando nel 1236 fu emesso il b. grosso equivalente al soldo di 12 denari. B. d’oro si chiamò il ducato d’oro emesso a [...] Bologna a cominciare dal 1380, della stessa bontà e peso del ducato papale del valore di 30 b. d’argento ...
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Moneta medievale d’argento, la più diffusa in Europa e nel Levante. Con essa, dal 13° sec., si rese effettivo il soldo della lira, fin allora nominale, equivalente a 12 denari; ebbe gran varietà di massa [...] e valore, in rapporto ai denari delle singole zecche, e di denominazioni, derivate dal tipo o dall’autorità emittente o dal luogo di coniazione. Per il continuo aumento dell’argento, il g. raggiunse il valore di 2 e poi di 4 soldi; sempre per lo ...
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. Moneta d'argento fatta coniare in Aquila dalla regina di Napoli Giovanna II (1414-1435), corrispondente al quarto del carlino del valore di 30 denari e che però ebbe anche i nomi di quartarolo e di irentina [...] o trentino; portava da un lato S. Pietro seduto e dall'altro un'aquila ad ali spiegate che le procacciò il nomignolo di uccello (aucella nel latino cancelleresco, cella nel linguaggio volgare). Questa ...
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Denominazione popolare in uso dal 14° sec., poi divenuta ufficiale, del quarto di grosso di Genova e Savona, coniato a Genova fino al 1556, equivalente al sesino di sei denari. ...
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. Monetina di Antonio I, principe di Monaco (1701-1731), col busto del principe al diritto e una grande A con l'indicazione del valore di denari 4 al rovescio.
Bibl.: Corpus Nummorum Italicorum, III, Roma [...] 1912, p. 558, tav. IV, 9; G. Rossi, Monete dei Grimaldi principi di Monaco, Oneglia 1885, p. 52 ...
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QUINTINA e QUINTINO
. La prima denominazione designava una moneta napoletana da 12 piccoli o 2 grana che era il quinto del carlino. La seconda invece una monetuccia da 5 denari coniata a Milano da Galeazzo [...] Maria Sforza (1466-1476).
Bibl.: E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, s. v ...
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RUBRIUS, Dossenus L
Red.
Il nome di R. D. appare sulle emissioni di monete repubblicane di Roma assegnate con una certa precisione all'87-86 a. C.
Nei denarî, il dritto rappresenta le tre principali [...] divinità del Campidoglio, Giove, Giunone e Minerva e il rovescio un carro trionfale. Sui quinari, l'altare di Esculapio circondato da un serpente è associato alla testa di Nettuno. Il nome è variamente ...
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Arte
Antico mobile (detto anche arca) costituito da una cassa rettangolare con coperchio a cerniera; nell’arredamento trecentesco e fino al 17° sec. fu usato per riporre arredi, abiti, denari o altro e [...] servì anche come sedile. In origine di altezza limitata, fece parte del mobilio della camera da letto, specialmente nel caso dei c. nuziali, nei quali la sposa portava il suo corredo, spesso con splendide ...
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Moneta coniata dai re di Francia nella zecca di Parigi.
Il sistema di monetazione p. si costituì durante il regno di Filippo I (1060-1108) quando le nuove norme stabilite per la zecca di Parigi furono [...] si divise a lungo il mercato monetario francese con quello tornese. Essendo il rapporto tra le due monetazioni di 4 a 5 (12 denari p. valevano 15 denari tornesi), il p. fu detto moneta forte o reale. Monete p. effettive erano sotto i Capetingi solo i ...
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denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi Romani, equivalente in origine a 10...