NUMONIO VAALA, Gaio (C. Numonius Vaala)
A. Longo
Magistrato monetale degli anni immediatamente posteriori alla morte di Cesare. Fece coniare denari che recano il ritratto di un antenato resosi illustre [...] per gesta guerresche (al R un soldato difende con lo scudo un vallo dall'impeto dei nemici: Babelon, Rep., ii, 264).
Il personaggio della moneta è abbastanza bene individualizzato dal profilo affinato, ...
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Denaro emesso dagli imperatori del Sacro Romano Impero; la designazione di denaro i. fu estesa anche ad altre loro monete e zecche, come i denari i. milanesi dei Visconti. Denari i. d’oro e d’argento sono [...] chiamate le monete assai rare fatte coniare da Carlo V a Bologna per la sua incoronazione (1530) ...
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Moneta romana del valore del denaro, il cui nome deriva dalla biga rappresentata sul rovescio; così sono detti quadrigati i denari con la quadriga. La denominazione è analoga a quelle greche di Χελῶναι, [...] hist. des monnaies de la Rép. rom., I, p. XXI segg.). A rigore il tipo e il nome dei bigati erano ristretti ai denari e a qualche quinario, cioè ai tipi equivalenti a 10 e a 5 assi, mentre il sesiertius (equivalente ad assi 21/2) mantenne sempre ...
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LABIENO PARTHICO, Quinto (Q. Labienus Parthicus)
A. de Franciscis
Generale romano, figlio di Tito Labieno. Il ritratto di L. appare sui denari che egli coniò dopo la battaglia di Filippi, tra il 41 ed [...] il 39 a. C., durante la sua campagna in Siria ed in Asia Minore. È un ritratto di tradizione ellenistica, dalle forme sintetiche e lineari, ma anche pittoriche. Qualcuno ha inteso scorgervi una impronta ...
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OTTINO
. Denominazione passeggera data al soldo di Milano da Gian Galeazzo Visconti (sec. XIV) quando ne ridusse il valore da 12 a 8 denari. In alcune tariffe vengono ricordati gli ottini di Savoia, [...] moneta che non venne ancora identificata.
Bibl.: Rivista italiana di numismatica, I, p. 319, VI, p. 226 ...
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Doppio denaro anonimo di Verona, coniato tra il 1259 e il 1329, così chiamato per essere la metà del denaro grosso, equivalente a 4 denari imperiali. ...
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Sono così chiamate le monete emesse dal comune di Asti, dalla seconda metà del sec. XII fino al sec. XIV. Esse furono: grossi, denari e oboli, cui nell'ultimo periodo s'aggiunsero tornesi, doppî grossi [...] la croce patente, con la scritta Astensis. La bontà e il peso andarono diminuendo col succedersi delle emissioni; il Balducci Pegolotti indica il titolo di 740/1000 per i grossi, e di 326/1000 per i denari.
Bibl.: Corpus Nummorum Italicorum, II. ...
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. Dal fiore di giglio, impresa della città di Firenze, scolpito sulle sue monete, trassero queste il nome di fiorino. Furono dapprima denari e soldi d'argento (secoli XII e XIII), ai quali successe ben [...] presto (1252) la moneta d'oro della bontà di 24 carati, al taglio di 96 per libbra (peso unitario gr. 3,54) e del valore di una lira o soldi 20, che portava al dritto la figura di S. Giovanni e al rovescio ...
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. Nome dato a moltissime monete d' argento e in specie a quelle di mistura imbiancate artificialmente. Il diminutivo bianchetto fu proprio dei denari a 12 al grosso di Piemonte e Savoia, mentre l'accrescitivo [...] biancone servì a designare i doppî bianchi e alcuni di stampo più largo, come quelli di Modena ...
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ENOBARBI (Ahenobarbi)
C. Pietrangeli
Cn. Domizio Enobarbo, console nel 32. a. C., coniò tra il 42 e il 40 a. C. alcuni aurei e denari con un ritratto sul rovescio che si è pensato di L. Domizio E., antenato [...] del monetario.
Sugli aurei è invece il ritratto di un uomo dal volto grasso, con doppio mento assai pronunciato e ampia stempiatura nei capelli, ma con una spiccata individualità, denunciata specialmente ...
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denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi Romani, equivalente in origine a 10...