Umanista e uomo politico (Arezzo 1370 - Firenze 1444). Segretario apostolico a Roma, con qualche breve interruzione, dal 1405 al 1415; autorevolissimo cancelliere della Repubblica fiorentina dal 1427 alla [...] morte. Lasciò eleganti e precise traduzioni latine di Demostene, Eschine, Senofonte, Plutarco, Platone, Aristotele, ecc. Difese il volgare nei Dialogi ad Petrum Paulum Istrum; scrisse un'importante Vita di Dante e una del Petrarca; e in volgare ...
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Publio Elio Aristide Teodoro Eudemone (n. Adriani, Misia, 117 o 129 - m. 185 o 189 d. C.) fu retore ad Atene e in altre città di Grecia, Asia, Egitto e a Roma. Per quanto si proponesse Demostene come modello, [...] A. fu in realtà letterato e maestro di retorica. Dei 55 discorsi di A. giunti a noi, alcuni trattano argomenti del passato, come i Leuttrici, ispirati alla storia di Tucidide; altri hanno carattere polemico, ...
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Poeta francese (Noyon 1619 - Reims 1708), canonico a Reims dal 1647. Fu condiscepolo di La Fontaine a Château-Thierry e amico di Racine e di Boileau. Scrisse madrigali, epigrammi, odi, canzoni, elegie; [...] tradusse opere greche e latine, classiche (Demostene) e cristiane (Giovanni Crisostomo, Lattanzio). Le sue opere in versi furono pubblicate postume (1710). ...
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Uomo politico italiano (Apiro 1833 - Roma 1911). Segretario del governo provvisorio di Camerino nel periodo delle annessioni (1859), fu deputato dal 1867 al 1892, poi senatore, sottosegretario alla Pubblica [...] Istruzione (1887-91) e consigliere di stato; socio nazionale dei Lincei (1883). Traduttore delle Orazioni di Demostene (1888-89), scrisse, tra l'altro, La sapienza politica del conte di Cavour e del principe di Bismarck (1886) e curò l'edizione dei ...
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Oratore greco, nato a Corinto verso il 360 a. C., vissuto come meteco ad Atene, dove divenne logografo ricco e famoso sotto il governo filomacedone instaurato da Cassandro e poi sotto Demetrio Falereo. [...] , ma parecchie, già a loro giudizio, apocrife) ne restano, oltre a frammenti, tre, scritte per tre degli accusatori dell'affare di Arpalo: Contro Demostene, Contro Aristogitone, Contro Filocle. L'eloquenza di D. non era originale: per l'imitazione di ...
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Grecista italiano (Buccino 1923 - Napoli 2001); prof. universitario dal 1960, insegnò a Trieste e a Napoli. Si occupò di aspetti diversi della cultura letteraria e filosofica greca, con particolare riguardo [...] (1956); traduzione con note di commento delle Vite dei filosofi di Diogene Laerzio (1962); Teodoro Metochites. Saggio critico su Demostene e Aristide (1969); Ricerche filodemee (1969; 2a ed. 1983); Rintone e il teatro in Magna Grecia (1971); L'edera ...
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Filologo (Francoforte sul Meno 1818 - Parigi 1909). Naturalizzatosi francese, insegnò a Strasburgo (1846-49), a Besançon (1849-76) e dal 1876 alla Sorbona. Le sue opere sono improntate a una profonda sensibilità [...] antique (1897); Études sur l'antiquité grecque (1900). Curò inoltre edizioni di Eschilo (2 voll., 1858-67), 7 tragedie di Euripide (1868) e di Demostene (Les plaidoyers politiques de Démosthène, 2 voll., 1877-86; Les harangues de Démosthène, 1881). ...
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sticometria Procedimento con cui si calcolava la lunghezza delle opere letterarie antiche: per i testi metrici si effettuava secondo il numero dei versi; per le opere in prosa si prendeva come misura base [...] marginale in centinaia di stichi; al contrario, note sticometriche non sono comuni nei manoscritti latini. Per la prosa (Demostene) fu talvolta usata la colometria, dividendo il testo secondo linee corrispondenti a frasi di senso compiuto. ...
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FERRO, Girolamo
Gino Benzoni
Nacque il 18 giugno 1509 a Venezia da Nicolò (provveditore a Peschiera, nel 1489-90 e, nel 1496-98, ad Asola nonché membro del Senato, morto, all'incirca, nel 1512) di Girolamo [...] del F. che permette d'assegnare a questo con sicurezza la paternità, altrimenti ignota, dell'edizione delle Cinque orationi di Demostene et una di Eschine tradotte di lingua greca in italiana secondo la verità de'sentimenti, che uscì a Venezia nel ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] impegnati nella lotta politica e giudiziaria, l’o. è soprattutto strumento di convinzione dell’assemblea e del tribunale. Demostene fu unanimemente considerato nell’antichità il maggiore degli oratori politici d’ogni tempo, come quello in cui la ...
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tuonare
(meno com. o pop. tonare) v. intr. [lat. tŏnare, di origine onomatopeica, cui corrispondono forme affini in altre lingue indoeuropee] (io tuòno, ecc.; il dittongo mobile è sempre più raro, e le forme con -uo- sono oggi preferite anche...
accusatorio
accuṡatòrio agg. [dal lat. accusatorius]. – 1. a. Di accusa, che contiene un’accusa: orazioni ... reciprocamente a. di Demostene e d’Eschine (Salvini); lettera a., discorso accusatorio. b. Da accusatore: accento, tono, cipiglio...