Filologo (Francoforte sul Meno 1818 - Parigi 1909). Naturalizzatosi francese, insegnò a Strasburgo (1846-49), a Besançon (1849-76) e dal 1876 alla Sorbona. Le sue opere sono improntate a una profonda sensibilità [...] antique (1897); Études sur l'antiquité grecque (1900). Curò inoltre edizioni di Eschilo (2 voll., 1858-67), 7 tragedie di Euripide (1868) e di Demostene (Les plaidoyers politiques de Démosthène, 2 voll., 1877-86; Les harangues de Démosthène, 1881). ...
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Umanista, nato il 12 aprile 1500 a Bamberga, morto a Lipsia il 17 aprile 1574. Ha grande importanza nella storia della cultura del sec. XVI, e particolarmente in quella della Riforma. Il suo cognome originario [...] vescovo di Bamberga), latinizzato in Camerarius. Nel 1524 il C. pubblicò la traduzione latina della prima Olintiaca di Demostene; nel 1526 fu incaricato dell'insegnamento del greco a Norimberga e nel 1535 nominato professore all'università di Tubinga ...
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Filologo tedesco e storico del pensiero antico (Lobberich, Renania, 1888 - Boston 1961). I suoi studi si sono concentrati soprattutto sulla filosofia e i movimenti d'idee greci del sec. 4º a. C.: egli [...] ideale di un umanesimo moderno, la storia dell'ideale greco di cultura, del contenuto educativo dell'antichità ellenica, dalle origini a Demostene, vista in un processo che per J. culmina in Platone. Con il saggio su Aristoteles (1923; trad. it. 1935 ...
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Famoso grammatico alessandrino, vissuto nel sec. I a. C., che per l'enorme quantità della sua produzione (si dice raggiungesse 3500 volumi) fu soprannominato "dalle viscere di bronzo" (χαλκέντερος) e "dimentico [...] D., è stata quindi una sorpresa la pubblicazione nel 1904 di un papiro, contenente il commento ad alcune delle orazioni di Demostene (IX, X, XI, XIII), che è invece dedicato quasi tutto all'illustrazione del contenuto delle orazioni, per il che egli ...
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Filologo classico, nato a Lipsia il 2 gennaio 1802, morto ivi il 1 agosto 1883. Studiò con G. Hermann e C. D. Beck. Completò in sette volumi (1819-1826) l'edizione di Aristofane cui aveva posto mano nel [...] anche Erodoto, Luciano e parte di Flavio Giuseppe; per la Clarendon Press, oltre ai poeti drammatici, curò Omero e Demostene, gli scolî a Eschine, il lessico di Arpocrazione, le opere di Clemente Alessandrino, ecc. E pubblicò ancora Ateneo, Temistio ...
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Politico e generale ateniese. Apparteneva a una nobile famiglia proveniente dal demo di Anaflisto, della tribù Antiochide; nacque non dopo il 444-43, poiché lo troviamo stratego per la prima volta nel [...] egli venti soli vascelli, non poté opporre un grave ostacolo alla flotta corinzia superiore per numero di navi, onde chiese a Demostene e a Eurimedonte, che tornava dalla Sicilia, un rinforzo di navi. Sulla fine dell'anno sembra che sia stato deposto ...
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Nome di varî personaggi greci: 1. T. di Corinto, durante la guerra deceleica (411-404 a. C.), si dette con mezzi proprî alla guerra di corsa contro Atene e i suoi possedimenti, cogliendo varî successi; [...] gli Spartani. 2. T. di Tebe (metà sec. 4º a. C.) favorì per interessi personali l'asservimento di Tebe alla Macedonia; fu in buone relazioni con Filippo II e Alessandro Magno; forse (324 circa) cooperò al movimento di libertà capeggiato da Demostene. ...
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TEORICO (ϑεωρικόν)
Arnaldo Momigliano
Assegno in Atene per i cittadini poveri affinché potessero partecipare agli spettacoli teatrali. Istituito probabilmente da Pericle. Esso tendeva in origine ad anticipare [...] di tutto il bilancio: donde l'importanza della carica elettiva. La determinazione dell'entità del teorico nel periodo demostenico è stata tentata solo in via ipotetica. Esso fu abolito con la dominazione macedonica.
Bibl.: U. Kahrstedt, Demosthenes ...
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sticometria Procedimento con cui si calcolava la lunghezza delle opere letterarie antiche: per i testi metrici si effettuava secondo il numero dei versi; per le opere in prosa si prendeva come misura base [...] marginale in centinaia di stichi; al contrario, note sticometriche non sono comuni nei manoscritti latini. Per la prosa (Demostene) fu talvolta usata la colometria, dividendo il testo secondo linee corrispondenti a frasi di senso compiuto. ...
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Padre della Chiesa (Cesarea di Cappadocia 335 circa - Nissa 394 circa), uno dei "grandi Padri cappadoci". Buon conoscitore di Platone e profondamente influenzato da Origene, ma anche da Metodio d'Olimpo, [...] e degli scrittori ecclesiastici. Basilio, divenuto vescovo di Cesarea (370), lo fece eleggere a Nissa, ma il vicario del Ponto, Demostene, riuscì a farlo deporre. Tornò in sede nel 378 e, morto il fratello, si trovò a capo degli ortodossi in Oriente ...
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tuonare
(meno com. o pop. tonare) v. intr. [lat. tŏnare, di origine onomatopeica, cui corrispondono forme affini in altre lingue indoeuropee] (io tuòno, ecc.; il dittongo mobile è sempre più raro, e le forme con -uo- sono oggi preferite anche...
accusatorio
accuṡatòrio agg. [dal lat. accusatorius]. – 1. a. Di accusa, che contiene un’accusa: orazioni ... reciprocamente a. di Demostene e d’Eschine (Salvini); lettera a., discorso accusatorio. b. Da accusatore: accento, tono, cipiglio...