BONAMICO (Bonamici, Buonamici, Buonamico), Lazzaro (Lazzaro da Bassano)
Rino Avesani
Figlio di Amico e Dorotea, nacque a Bassano del Grappa non nel 1479, come generalmente si scrive in base a un'erronea [...] commenti sono a stampa alcuni brani di quello alla Pro legeManilia (Antonibon, pp. 39-49). Alcuni scolii alla I Olintiaca di Demostene, conservati nell'Ambr. D 355 inf., sono pubblicati dal Marangoni, II, p. 196 (ivi, p. 171, n. 2, per altre postille ...
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BARBARO, Ermolao (Almorò)
Emilio Bigi
Nacque a Venezia nel 1453 (o 1454) da Zaccaria (figlio di Francesco) e da Clara Vendramin. Ancora fanciullo, intorno al 1460, fu inviato a Verona presso il suo omonimo, [...] priores; nel 1484 stende un Compendium scientiae naturalis ex Aristotele e tiene a Padova un corso privato intorno a Demostene e Teocrito; nel novembre dello stesso anno comincia a Venezia, nella propria casa, con grande concorso di allievi, una ...
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Vedi KAIROS dell'anno: 1961 - 1995
KAIROS (v. vol. IV, p. 289)
P. Moreno
La conoscenza della personificazione si è giovata della scoperta di un'iscrizione relativa al culto (v. vol. VII, p. 1116, s.v. [...] vi sono impliciti alcuni dettagli non direttamente esplorati dalle descrizioni.
L'allegoria realizzata da Lisippo era forse presente a Demostene (frg. 12, p. 254, Baiter, Sauppe, II): secondo la testimonianza di Tzetze (Epist., 95) l'oratore avrebbe ...
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RICCOBONI, Antonio
Matteo Venier
RICCOBONI, Antonio. – Nacque a Rovigo nel 1541 da Andrea e da Marietta: nel testamento nomina quattro fratelli (due religiosi: Giovanni, rettore della chiesa di Mardimago, [...] la traduzione e il commento dell’orazione Contro la lettera di Filippo, che, in accordo con la tradizione, attribuiva a Demostene; in appendice, con dedica a Francesco Giustinian e ad Agostino Nani, sono la traduzione della Poetica aristotelica e una ...
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DANIA, Angelo Vincenzo (al secolo Andrea Maria)
Giovanni Assereto
Nacque il 13 sett. 1744, forse ad Ovada (Alessandria), come risulta dall'epitaffio della sua tomba, ma più probabilmente a Voltri (Genova).
Il [...] . Dai giansenisti ebbe frequenti attestazioni di stima. In particolare Benedetto Solari, suo confratello e vescovo di Noli, lo chiamava "il Demostene del mio ordine" e lo definiva "un ingegno nato per la luce"; ma riconosceva anche che o a un gran ...
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CANDIDO, Pietro
Paolo Orvieto
Monaco camaldolese, è stato, e continua a esserlo tuttora, confuso con il più famoso Pier Candido Decembrio; tant'è vero che molte delle opere dell'uno sono state attribuite [...] famosi umanisti dell'epoca: col Carteromaco, col quale dovette forse collaborare all'allestimento dell'edizione aldina di Demostene; fu grande amico e sostenitore del Marullo, del quale pubblicò numerose emendazioni lucreziane; amico e ammiratore del ...
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APOLLONIA, 2° (v. vol. I, p. 480)
N. Ceka
L'approfondimento dello studio del muro di cinta (che racchiudeva una superficie di 147 ha) consente di individuare, nella struttura arcaica in grandi blocchi [...] età adrianea, proveniente dalla necropoli). Altre opere di notevole qualità risalgono all'epoca degli Antonini e a quella dei Severi: un Demostene, un Caracalla, il c.d. Grande Magistrato e così via. Le monete del I sec. a.C. continuano a usare tipi ...
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Macedoni
Emanuele Lelli
Il fiero popolo delle montagne al seguito di Alessandro Magno
Nell’antichità, a nord della Grecia, in una regione molto montuosa e ricca di boschi, i Macedoni rimangono a lungo [...] ma anche di mosse diplomatiche il progetto riesce, nonostante la pressante e orgogliosa opposizione dell’oratore e uomo politico ateniese Demostene. Nel 338 a.C., dopo la battaglia di Cheronea, Filippo II è il capo militare riconosciuto dei Greci. Ma ...
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MACEDONIA (gr. classico Μακεδονία; lat. Macedonia; pronunzia loc. Makedonia; A. T., 75-76, 82-83)
Giuseppe CARACI
Pietro ROMANELLI
Secondina Lorenzina CESANO
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Paola [...] di dover regnare su genti, che non fossero della sua stirpe (οὐχ ὁμοϕύλου γένους ἄρχειν)....". Il primo passo è di Demostene (Philip., III, 119), il secondo d'Isocrate (Philip. 108). Differiscono (ed è riflesso della diversa disposizione d'animo dei ...
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GIURISPRUDENZA
Mariano D'Amelio
. Della giurisprudenza si suole ripetere la definizione classica di Ulpiano (fr. 10, § 2, Dig., de iust. et iure, I, 1): Iurisprudentia est divinarum atque humanarum [...] che l'odierna ricostruzione del diritto attico va fatta sulla base delle informazioni che ci forniscono le grandi orazioni forensi di Demostene, di Lisia, ecc.; ma anche in tal caso la storia della giurisprudenza si confonde con quella del diritto (v ...
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tuonare
(meno com. o pop. tonare) v. intr. [lat. tŏnare, di origine onomatopeica, cui corrispondono forme affini in altre lingue indoeuropee] (io tuòno, ecc.; il dittongo mobile è sempre più raro, e le forme con -uo- sono oggi preferite anche...
accusatorio
accuṡatòrio agg. [dal lat. accusatorius]. – 1. a. Di accusa, che contiene un’accusa: orazioni ... reciprocamente a. di Demostene e d’Eschine (Salvini); lettera a., discorso accusatorio. b. Da accusatore: accento, tono, cipiglio...