(o trierarca) Il comandante di una trireme (τριήρης), che ad Atene e in altre città era tenuto anche al mantenimento della nave e della ciurma. L’ufficio del t. (trierarchia) era perciò una liturgia, [...] più ricchi cittadini in 20 simmorie, ognuna delle quali doveva fornire un certo numero di navi. Il sistema fu riformato da Demostene e poi da Eschine; infine, scomparsa la marina attica all’epoca di Demetrio Falereo, l’istituzione decadde.
In Roma si ...
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Uomo politico e scrittore, nato a Lodi il 7 gennaio 1813, morto a Milano il 19 gennaio 1890. Era figlio del nobile Giuseppe e di Anna Maria dei conti Barni, fratello del magistrato Carlo Annibale, che [...] posto a capo della Biblioteca civica della sua città. Nel 1842 pubblicò una traduzione di orazioni scelte di Demostene e, ristampandola nel 1846, vi mandò innanzi una prefazione ricca di allusioni in odio alla tirannide, che possono testimoniare ...
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ORATORIA
Gino FUNAIOLI
Cesare GIARRATANO
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. Antichità classica. - Grecia. - Popoli riccamente dotati che ebbero intensità e libertà di vita politica, quale il greco o l'attico e il romano della progredita [...] e in Eschine si assomma e risplende il genio oratorio dei Greci. Arte e natura trovano un connubio potente soprattutto in Demostene; la parola acquista con lui la forza trascinatrice dei fatti, è voce immediata di un'anima, impeto d' un' idea che ...
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SABAZIO (Σαβάζιος, Sabatius)
Nicola Turchi
Nome d'incerta etimologia, di una divinità traco-frigia della vegetazione e particolarmente dell'orzo e del grano da cui i suoi fedeli traevano una bevanda [...] libertà durante l'epoca imperiale.
Il culto del dio comprendeva una parte essoterica e una esoterica. Di entrambe ci è garante Demostene (De cor., 259-60) che parla di una processione diurna che seguiva una cesta e un vaglio, guidata da un sacerdote ...
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ARISTIPPO (᾿Αρίστιππος Aristīppus)
P. E. Arias
Filosofo, fondatore della scuola cirenaica; pare fosse vivente nel 366 a. C. e che incontrasse Platone nel 351 a. C. in Sicilia. Non abbiamo alcuna certezza [...] 350-340 a. C., il Crome, proponendo l'identificazione col ritratto di A., ed il Laurenzi, collocandolo fra il Platone ed il Demostene, lo datano nel primo decennio del III sec. a. C.
Bibl.: F. Poulsen, in Mon. Piot, XXI, p. 47 ss.; Ikonogr. Miszellen ...
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FORTEGUERRI, Scipione, dettosi alla greca Carteromaco
Giuseppe Toffanin
Umanista, nato a Pistoia nel 1466, morto nel 1515. Versatissimo nella lingua e nella letteratura greca, fu tra i primi a esaltarle [...] quale s'incontrò a Venezia. Fu uno dei collaboratori più operosi di Aldo Manuzio, per il quale curò l'edizione di Demostene (1504). Cessata l'Accademia filellena, di cui fece parte, passò a Roma.
Bibl.: S. Ciampi, Memorie di S. Carteromaco, Pisa 1811 ...
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Uno dei più valenti, se non forse il più prezioso collaboratore di Filippo di Macedonia e di Alessandro Magno. Figlio di Iolao, aveva verosimilmente cominciato la sua carriera militare già sotto Perdicca; [...] ambasceria macedonica che trattò in Atene per la stipulazione di quella pace che, dal nome del negoziatore ateniese, fu detta di Filocrate (Demostene, De legat., 143).
Dopo la battaglia di Cheronea e la pace che ne seguì fra Atene e Filippo (338 a. C ...
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Non è attestato che l'A., il quale nel sec. IV av. C. spiegò in Atene un'attività notevole come uomo politico e come stratego, sia la stessa persona che l'omonimo attidografo (cioè storiografo di Atene); [...] 378-7 e siccome propose di far decretare l'onore della Corona alla bulè uscente, Euctemone e Diodoro l'accusarono, e Demostene scrisse per essi l'orazione che conserviamo. Se fu condannato, andò in esilio allora; altrimenti l'esilio bisogna porlo più ...
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Nato da famiglia servile ebraica, verso il 50 a. C., si chiamava in origine Arcàgato, e il nome romano lo ebbe certo da un Cecilio che lo liberò e lo portò a Roma. E a Roma fu scolaro del retore pergameno [...] le orazioni genuine e quali spurie; 3. In difesa di Lisia; 4. Comparazione di Platone e Lisia; 5. di Demostene e Eschine; 6. di Demostene e Cicerone. A facilitare la lettura degli oratori C. compilò anche un lessico, che fu il primo lessico atticista ...
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PEANIA (Παιανιά, demotico Παιανιεύς)
Doro Levi
Demo attico della Mesogea, attribuito alla tribù Pandionide, e più tardi in parte a questa, in parte all'Antigonide, diviso in due borgate chiamate Alta [...] una donna di Peania, di maestoso portamento, ch'egli fece vestire nel costume di Minerva, e che il popolo prese per la divinità. Dal demo di Peania proveniva la famiglia di Demostene.
Bibl.: L. Ross, in Annali dell'Inst., IX (1937), 2-3, p. 5 segg. ...
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tuonare
(meno com. o pop. tonare) v. intr. [lat. tŏnare, di origine onomatopeica, cui corrispondono forme affini in altre lingue indoeuropee] (io tuòno, ecc.; il dittongo mobile è sempre più raro, e le forme con -uo- sono oggi preferite anche...
accusatorio
accuṡatòrio agg. [dal lat. accusatorius]. – 1. a. Di accusa, che contiene un’accusa: orazioni ... reciprocamente a. di Demostene e d’Eschine (Salvini); lettera a., discorso accusatorio. b. Da accusatore: accento, tono, cipiglio...