dibbūq Termine ebraico che indica la possessione da parte di demoni o di anime di defunti. Il tema ha ispirato un classico del teatro ebraico (Der Dybuk di S. Anski, 1921). ...
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Secondo la tradizione giudaica e cristiana spirito del male, nemico di Dio e degli uomini, che tenta per indurli a peccare. Nella letteratura apocalittica e nel Nuovo Testamento il d., o Satana, è il [...] ha fatto peccare la prima coppia umana, che i d. continuano a tentare gli uomini.
Alcune caratteristiche di demoni del mondo pagano (colore scuro del corpo, ali ecc.) passano nell’iconografia cristiana del d., rappresentato, con aspetto antropomorfo ...
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prestamente
. L'avverbio vale " rapidamente ", in If XXII 147 Barbariccia... / quattro ne [dei demoni] fé volar da l'altra costa / con tutt'i raffi, e assai prestamente / di qua, di là discesero a la [...] posta, al posto a ciascuno convenientemente assegnato ...
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(ant. nordico Útgardhar) Nella cosmologia mitica dell’antico paganesimo germanico il mondo abitato da demoni, giganti e mostri, in contrasto con Midgard, mondo degli dei e degli uomini. Esso viene situato, [...] generalmente, a oriente del mondo abitato, separato da esso per mezzo di un largo fiume; ma a volte appare localizzato al nord, che di solito è la regione del regno dei morti.
Nell’U. è localizzato il ...
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paiśācī Lingua medio-indiana, una delle forme del pracrito. La denominazione («[lingua] dei piśāca [cioè demoni]») in origine valeva, probabilmente, a indicare il dialetto di una tribù popolare. Fu redatta [...] in questa lingua la Bṛhatkathā («grande novella») di Guṇāḍhya (2°-3° sec. d.C.), il cui originale è andato perduto, ma della quale si conservano rifacimenti in sanscrito ...
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Scrittore serbo (n. Okladi, Montenegro, 1930 - m. 1991). Nei suoi racconti (Đavoli dolaze "Arrivano i demoni", 1955) e romanzi (Crveni petao leti prema nebu "Il gallo rosso vola verso il cielo", 1959; [...] Heroj na mogarcu "L'eroe a dorso d'asino", 1967, nuova versione 1981; Ljudi sa četiri prsta "Gli uomini con quattro dita", 1975; Gullo, gullo, 1983) esprime una sua visione tragica e grottesca della realtà ...
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camiscia
Ricorre, in senso proprio, in If XXIII 42, dove Virgilio afferra D. per sottrarlo ai demoni, come una madre, nell'imminenza di un incendio, prende il figlio e fugge e non s'arresta / ... tanto [...] che solo una camiscia vesta ...
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Nella storia delle religioni, attribuzione di forma animale a divinità (o ad altre entità come spiriti e demoni, del culto e della mitologia). L’evoluzionismo storico-religioso voleva considerare il t. [...] come forma caratteristica di una particolare fase di sviluppo dell’idea divina, detta polidemonismo e concepita come immediatamente precedente al politeismo. Ma il t., essendo uno dei modi d’espressione ...
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Zaqqūm L’albero infernale dell’escatologia musulmana. Secondo la descrizione coranica, i suoi rami hanno per fiori teste di demoni e i suoi frutti, amarissimi, sono cibo dei dannati. ...
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Dea della febbre, molto temuta da Babilonesi e Assiri. Nei testi cuneiformi appare come nome comune di una collettività di demoni femminili, ma generalmente si presenta con un alto grado di personificazione, [...] identificata talora con Ishtar, della quale però è detta altre volte cliente; è considerata figlia di Anu o Enlil; nefasta specialmente ai bambini, la sua sfera negativa si estende a tutto il ciclo della ...
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demone
dèmone s. m. [dal lat. tardo daemon -ŏnis, gr. δαίμων -ονος]. – 1. Nella storia delle religioni e delle credenze popolari, divinità inferiore, entità intermedia tra il divino e l’umano, che influisce beneficamente o maleficamente sulle...
demonico
demònico agg. e s. m. [dal lat. tardo, daemonĭcus agg., gr. δαιμονικός] (pl. m. -ci), letter. – 1. agg. Del demonio o del demone: la potenza dell’arte maga, o sia naturale o d. (T. Tasso). 2. s. m. Demone, genio ispiratore: il d....