BUONAMICI, Matteo
Gaspare De Caro
Nacque a Prato da antica famiglia cittadina in data imprecisabile della prima metà del sec. XVI. Si sa che fu prete e che godeva di qualche relazione alla corte romana, [...] in somma perfezione di vita e Regno e Repubblica si mantenessin eterni senza portar pericolo che la monarchia, aristocrazia e democrazia si convertissino in una odiosa tirannide o l'una si trasformasse nell'altra". E perché questa ripresa della più ...
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GONZAGA, Luigi
Massimo Marocchi
Nato nel 1745 a Venezia da Leopoldo e da Elena Medini, fu l'ultimo discendente in linea diretta dei Gonzaga di Castiglione delle Stiviere.
Signori d'un minuscolo feudo [...] sue simpatie per una monarchia costituzionale, il G. fu forse il primo che osasse parlare a Roma di libertà e di democrazia. Nel 1777 il G. tenne un lungo discorso alla Royal Society londinese, pubblicato nello stesso anno, senza indicazione di luogo ...
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CAMERONI, Felice
Alessandra Briganti
Nacque a Milano il 4 apr. 1844 da Giuseppe e Fioralba Centemeri. Il padre, repubblicano, era impiegato alla Cassa di Risparmio, carriera che seguì anche il C. fino [...] tenace zolista italiano, in La folla, 12 genn. 1913; Falena, Acquarelli di pubblicismo: F. C., in La farfalla, 14 ott. 1877; Democrazia e socialismo in Italia - Carteggi di N. Colaianni: 1878-1898, a cura di S. M. Ganci, Milano 1959, ad Indicem; L ...
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Nacque a Giussano (Milano) il 15 maggio 1878 da Decio e Margherita Sartirana. Durante il curriculum degli studi secondari e universitari si diede una solida formazione sul versante della filologia romanza, [...] culturali di carattere internazionale, di rivedere i miti e le certezze giovanili, di vivere in un clima di democrazia matura, di evitare l'esperienza della dittatura in Italia fra le due guerre. Grazie alla mediazione della cultura inglese ...
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BRACCI, Pietro
Piero Treves
Nato a Roma, pronipote dell'omonimo scultore settecentesco, da Andrea e Faustina Righetti il 29 maggio 1864, benché si laureasse in giurisprudenza e nella pratica della vita [...] nazionale con lo pseudonimo di Guido Fortebracci), credette sinceramente che del progressivo inserimento dei cattolici nella democrazia italiana il maggior nemico fosse la mentalità fra giacobina, massonica e neopagana, anticlericale ancora più che ...
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CARDILE, Enrico
Francesco Del Beccaro
Nacque a Messina il 19 marzo 1884 da Salvatore, impiegato, e da Santa Barbera. Ultimo di sette figli, fece studi tecnici, di ragioneria, sebbene la sua vocazione [...] , conferenza tenuta a Messina nel gennaio 1927) e parlò pure di avversione agli ispiratori dell'opinione pubblica e alla democrazia governativa.
Il terremoto di Messina del 28 dic. 1908 segnò la fine del cenacolo, molti componenti essendo rimasti ...
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CORIO, Lodovico
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 28 apr. 1847, unico figlio maschio di Angelo e di Paola Fumagalli. Di recente immigrazione a Milano, come del resto i suoinumerosi familiari: il [...] . Fisiologia della capitalemorale, Milano 1977, pp. XI s.; L. Barile, Il Secolo. 1865-1923. Storia di due generazionidella democrazia lombarda, Milano 1980, pp. 44, 50; M. Brignoli, La Sinistra lombarda dall'opposizione al governo, in Dallo Stato di ...
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PARADISI, Agostino
Alessandra Dattero
– Nacque il 26 aprile 1736 a Vignola, nei pressi di Modena, da Gianmaria, governatore della città, originario di Città di Castello, e da Teresa Gastaldi. Fu battezzato [...] Stato. Seguiva prevalentemente le linee della riflessione di Montesquieu, ma a tratti emergeva la sua simpatia per la democrazia repubblicana. Riprendeva in questo la sua predilezione per la storia italiana, e specialmente l’esaltazione dell’età ...
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GIANNOTTI, Donato
Sergio Marconi
Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492.
Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo [...] sul funzionamento dello Stato veneziano. Il mito della esemplarità del governo veneziano (come costituzione mista: monarchia-oligarchia-democrazia) si era formato in ambiente umanistico già nel sec. XV. Tuttavia, indipendentemente dal modello ideale ...
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CANONIERI, Pietro Andrea
Valerio Castronovo
Nacque a Rossiglione (Genova) nella seconda metà del secolo XVI. Figlio di un medico, venne avviato dal padre agli studi di medicina e si laureò a Genova [...] , occasione - dedotti senza alcuna mediazione critica e trasferiti di peso nell'Introduzione alla politica; o alla natura della democrazia; o ancora al concetto dei "re per natura e per fortuna". Altrettanto vistosa l'incorporazione (assunta in forma ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
non-democrazia
(non democrazia), s. f. La contraddizione, l’antitesi della democrazia, di un sistema politico democratico. ◆ «Che razza di democrazia è una democrazia dove la minoranza conta più della maggioranza e dove, contando più della...