CUCCIA, Enrico
Giandomenico Piluso
Nacque a Roma il 24 novembre 1907 da Pietro Beniamino e da Aurea Ragusa.
Il nonno paterno, Simone, era un noto avvocato siciliano di origini greco-albanesi, eletto [...] i fondi neri dell’IRI, Cuccia respinse diversi tentativi di insidiare l’autonomia dell’istituto da parte di esponenti della Democrazia cristiana. La proposta di aprire la proprietà di Mediobanca a un nuovo socio estero, Euralux controllata da Lazard ...
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LONGANESI, Leopoldo (Leo)
Alessandra Cimmino
Nacque a Bagnacavallo, in Romagna, il 30 ag. 1905 (ma fu iscritto all'anagrafe il 3 settembre), figlio unico di Paolo e di Angela Marangoni.
Il padre, di [...] meccanismi, l'eterno tema, questo sì molto longanesiano, della critica a una classe dirigente inadeguata, adesso quella fornita dalla Democrazia cristiana, rispetto alla quale il L. e la sua rivista si posizionarono, in definitiva e come sempre, all ...
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COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] d'America, pubblicati tra il '20 ed il '23, dove sono colti con grande lucidità i tratti caratteristici di quella democrazia. Riuscì in tal modo ad assicurarsi una vecchiaia indipendente ed operosa, nonostante i velenosi attacchi con cui di tanto in ...
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MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] , pp. 95-100; P. Del Negro, Il 1848 e dopo, ibid., pp. 107-186; A. Ventura, L'opera politica di D. M. per la democrazia e l'Unità nazionale, in 1848-1849. Costituenti e costituzioni. D. M. e la Repubblica di Venezia, a cura di P.L. Ballini, Venezia ...
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LA FARINA, Giuseppe
Antonino Checco
Nacque a Messina il 20 luglio 1815 da Carmelo e da Anna Muratori. Sulla sua formazione esercitarono un peso fondamentale la temperie politico-culturale cittadina, [...] ind.; Lettere di Rosolino Pilo, a cura di G. Falzone, Roma 1972, ad ind.; F. Della Peruta, Mazzinianesimo e democrazia nel Mezzogiorno (1831-1847), in Cahiers internationaux d'histoire économique et sociale, V (1975), pp. 19-25; Id., Il giornalismo ...
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CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] e legislatore. Il programma prevede la cacciata degli Spagnoli, la soppressione della proprietà e delle gerarchie, una democrazia fraterna pervasa dall'aspettazione di immani rivolgimenti cosmici già preannunciati da segni inquietanti in terra e in ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] avrebbe montato ad arte (tutta da terzo Reich) di lì a qualche decennio. Antiparlamentarismo e rigetto della democrazia, razzismo, violenza, bellicismo, spregio delle masse e dominio carismatico della folla diventano altrettante scelte del D., scelte ...
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CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] richiamo ad una alternativa politica democratica, mazziniana o garibaldina, nel Mezzogiorno, cfr. gli studi di A. Scirocco su Democrazia e socialismo a Napoli dopo l'Unità (1860-1878), Napoli 1973, con riferimenti anche a contributi precedenti.
Il ...
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DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] canto effetti negativi, perché impediva un pieno utilizzo delle risorse organizzative e un effettivo funzionamento della democrazia interna.
Proprio su questo punto, nel Comitato centrale comunista del novembre 1946 interveniva duramente Togliatti ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] forse il C. medesimo, e credettero comunque i suoi critici, fosse la convenienza o necessità, "parendo andare il mondo a una democrazia", di studiare la storia di Firenze, come la più democratica dei tempi antichi e dei moderni (Storia, I, p. VI).
L ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
non-democrazia
(non democrazia), s. f. La contraddizione, l’antitesi della democrazia, di un sistema politico democratico. ◆ «Che razza di democrazia è una democrazia dove la minoranza conta più della maggioranza e dove, contando più della...