Uomo politico (Cesena 1887 - Roma 1960). Avvocato, iscritto al Partito popolare italiano sin dalla fondazione (1919), dopo la caduta del fascismo aderì alla Democrazia cristiana (1943) e prese parte alla [...] Resistenza a Firenze. Senatore dal 1948, fu ministro di Grazia e Giustizia (1951-53), delle Finanze (1954) e del Bilancio (1956-57); dal 1957 al 1958 guidò un governo monocolore democristiano, dimettendosi ...
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Uomo politico (Pontedera 1903 - Roma 1981). Aderente in gioventù al Partito popolare, tra il 1942 e il 1943 fu tra i fondatori della Democrazia cristiana, che rappresentò alla Consulta nazionale (1945-46) [...] e all'Assemblea costituente (1946-48). Deputato (1948-68) e senatore (1968-76), fu ministro dell'Industria e Commercio (1947; 1950-51), dei Trasporti (1953), delle Partecipazioni statali (1956-57), dei ...
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Luigi Zoja
Il ritorno del tribalismo
Nazionalismi, xenofobia e razzismo stanno risorgendo in tutta Europa, l’aggressività sopravanza il benessere pacifico e la democrazia. E tra i giovani, la disoccupazione [...] oggi avvertiamo segni di una noia di massa, di fronte al benessere pacifico e ai grigi meccanismi della democrazia.
Intascato un benessere frutto dell’abbattimento di frontiere, in ogni paese risorgono movimenti aggressivi, che spiegano ogni male ...
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Uomo politico italiano (n. Casale Monferrato, Alessandria, 1960). Appena conclusi gli studi superiori è stato eletto consigliere comunale di Trino Vercellese per la Democrazia Cristiana; ha continuato [...] l’ascesa nel partito sino al suo scioglimento, nel 1994. Si è unito allora a Forza Italia e ne è diventato coordinatore in Piemonte (1999), commissario straordinario in Friuli-Venezia-Giulia (2002) e responsabile ...
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Sociologo e politologo italiano (Firenze 1924 - Roma 2017); prof. univ. dal 1963, ha insegnato scienza della politica a Firenze fino al 1976, anno in cui si è trasferito negli USA, dapprima alla Stanford [...] Cosa è, 1993); La politica. Logica e metodi in scienze sociali (1979); Elementi di teoria politica (1987); Democrazia (1993); Come sbagliare le riforme (1995); Homo videns. Televisione e post-pensiero (1997); Pluralismo, multiculturalismo e estranei ...
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GAVA, Silvio
Uomo politico, nato a Vittorio Veneto il 25 aprile 1901. Avvocato. Dal 1919 iscritto al Partito Popolare Italiano. Senatore per la Democrazia Cristiana nella prima legislatura repubblicana [...] e nelle successive, è stato ministro per l'Industria e il commercio nell'ultimo gabinetto De Gasperi (luglio 1953), del Tesoro nel gabinetto Pella (agosto 1953) e nei successivi gabinetti Fanfani (gennaio ...
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Cavallotti, Felice Carlo Emanuele
Scrittore e uomo politico (Milano 1842 - Roma 1898). Di estrazione piccolo borghese (il padre era impiegato nell’amministrazione finanziaria del Regno Lombardo-Veneto), [...] «cane da guardia». Nello stesso tempo sostenne la Lega della democrazia, sorta nel 1879 sotto l’egida di Garibaldi, rilanciò la 1882, e nel 1883 fu tra i promotori del Fascio della democrazia, che poi diresse insieme a Giovanni Bovio e Andrea Costa. ...
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In generale, i partiti politici sono associazioni private che hanno il monopolio di fatto delle elezioni politiche, attraverso la proposizione delle candidature. In ciò sta la loro natura ambivalente: [...] e 147 Cost. Svizzera 1999).
La presenza di più partiti in competizione tra loro caratterizza in modo inequivocabile la democrazia costituzionale ed è proprio su questo punto che essa si differenzia dalle altre forme di Stato contemporanee (Forme di ...
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Scrittore tedesco (Lubecca 1871 - Santa Monica, California, 1950), fratello maggiore di Thomas. Sostenitore della necessità di una letteratura sociale e dell'avvento della democrazia, offrì nei suoi romanzi [...] (Im Schlaraffenland ,1900; Professor Unrat ,1905) un quadro critico, dai toni talvolta aspri, della società guglielmina.
Vita
Dal 1893 visse a Monaco, con lunghi soggiorni in Italia e in Francia, poi ...
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FORMISIO (Φορμίσιος, Phormisius)
Giuseppe Favaro
Politico ateniese. Fu con Teramene un seguace della politica moderata. Durante il governo dei Trenta andò in esilio. Restaurata la democrazia, tornò ad [...] i cittadini che possedessero terre. La proposta, che escludeva circa 5000 persone, e significava un compromesso tra oligarchia e democrazia e un ritorno alla costituzione di Clistene (v. Aristot., Ath. Resp., 34, 3), fu respinta.
Nel 387 Formisio ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
non-democrazia
(non democrazia), s. f. La contraddizione, l’antitesi della democrazia, di un sistema politico democratico. ◆ «Che razza di democrazia è una democrazia dove la minoranza conta più della maggioranza e dove, contando più della...