Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] in seno al partito emerse il 7 febbraio 1923 al Consiglio nazionale, dove Luigi Sturzo
«ebbe accenti d’inusitata forza e critico per la vita del partito e per le sorti della democrazia in Italia? Il cardinale Gasparri ha cercato di spiegare, nelle ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] della fede rivoluzionaria, Bologna 1986).
Bobbio, N., Il futuro della democrazia, Torino 1984.
De Lutiis, G., Storia dei servizi segreti in è fondamentale la collusione con le autorità della Cina nazionalista, e più tardi con le forze giapponesi di ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] mondiale, Brescia 1988, p. 146.
14 In particolare, per un quadro nazionale, F. Malgeri, La Chiesa italiana e la guerra (1940-45), Roma su politica e società nel dibattito cattolico tra fascismo e democrazia, Roma 1999, pp. 251-268; A. Parola, Pensare ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] partecipazione di tanti giovani cattolici alla lotta di liberazione nazionale è l’indice del maturare in queste generazioni di specie di auto da fé: «Io sono un fanatico della democrazia: mi sono dedicato con particolare impegno, nel governo e fuori ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] teoria, ogni nazione che non abbia espresso la sua essenza nazionale in uno Stato si trova a essere priva dei suoi diritti i medesimi nemici: l'Occidente, gli Ebrei e la democrazia liberale o capitalista. Notevoli sono le rassomiglianze con la ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] La chiesa italiana dalla conclusione del Concilio alla fine della Democrazia Cristiana, in La chiesa e l’Italia. Per una Paolo VI e la chiesa italiana: la costruzione di un episcopato nazionale in una società secolare, «Analisi storica», 2, 1984, pp ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] diverso e distante, ma addirittura ostile nei confronti della causa nazionale. Già a far data dal 1870, dopo che la sconfitta nel quale la penisola avrebbe incontrato la libertà e la democrazia, e una successiva stagione napoleonica, nel corso della ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] formativa per il clero, sia a livello regionale, sia a livello nazionale. Gli ho detto che questa del Clero, è la questione più rifugiarsi sotto le insegne di s. Pietro o della Democrazia cristiana. Rispetto al periodo successivo, rimase il punto ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] il Piemonte non c’è concordia italiana» (cit. in Levi 1915, p. xlvi). Ma la democrazia italiana continuò a lungo a disconoscere la funzione nazionale della diplomazia, assimilandola tout court a un residuato di ancien régime. A essa venivano imputate ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] , fondato nel 1919 per iniziativa del sacerdote siciliano Luigi Sturzo, con il proposito di attuare nello Stato nazionale una democrazia ispirata ai principi cristiani. La parabola del Partito popolare coincise con il periodo di crisi, agonia e ...
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algocrazia
s. f. In senso polemico, il crescente utilizzo degli algoritmi informatici e dell’intelligenza artificiale al fine di esercitare il controllo di qualsiasi aspetto della vita quotidiana degli individui. ♦ Documentario interessante,...
pantouflage
s. m. inv. Il fenomeno dello spostamento di dipendenti statali di alto livello che, terminato il servizio per lo Stato, entrano nel settore privato; porte girevoli1 (V.). ♦ Gli avvocati-deputati al soldo delle grandi società quando...