Vincenzo Galasso
L’analisi dei sistemi di welfare attualmente esistenti presenta tratti di globalizzazione di alcuni modelli, ma anche una grande varietà nelle modalità nelle quali il welfare è interpretato [...] regionalizzazione’ della sanità. In molti paesi i livelli sub-nazionali erano già coinvolti nella gestione della sanità. Con gli anni reddito elevato – che in gran parte coincidono con le democrazie occidentali – un discorso a parte meritano i paesi a ...
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Boris Biancheri
Il fenomeno della globalizzazione è generalmente associato a un processo di progressiva unificazione del mondo. Tanto sul piano delle percezioni, e quindi del modo in cui si interpreta [...] energetiche e climatiche, sino alla diffusione di democrazia e diritti, la dimensione regionale costituisce infatti una . Se è vero che alcuni processi sfuggono al controllo dei governi nazionali, è anche vero che lo stato rimane per la gran parte ...
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Corporativismo/Corporatismo
Philippe C. Schmitter
Introduzione
Il corporativismo, sia come prassi politica sia come concetto teorico, ha conosciuto alterne fortune: da una parte è stato presentato come [...] corporatismo. In Spagna, ad esempio, nella transizione da un regime autoritario alla democrazia si è ritenuto utile instaurare questo tipo di meccanismo a livello nazionale (v. Pérez-Díaz, 1984).Nel lungo periodo, tuttavia, il macrocorporatismo sarà ...
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Unione Europea
Origini e sviluppo
L’idea di un’Europa unita, sebbene ipotizzata già nel 19° secolo, nacque concretamente nel secondo dopoguerra con il principale obiettivo di impedire il riprodursi di [...] criterio politico: la presenza di istituzioni stabili che garantiscano la democrazia, lo stato di diritto, i diritti umani, il rispetto membri.
La Banca centrale europea e le banche centrali nazionali degli stati membri la cui moneta è l’euro ...
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Bijan Zarmandili
Iran
Ey Iran, Ey, Marze Por Gohar («Oh, Iran, nostra terra ingioiellata!»)
L’anno della rivolta e dell’agonia della Repubblica islamica
di Bijan Zarmandili
12 giugno
La proclamazione [...] interni, a cominciare dalla sua democrazia incompleta, dimostratasi nel corso del 2009 periodo di decadenza del paese, ma vide anche i primi accenni di risveglio nazionale grazie all’opera di un’élite di intellettuali, religiosi e laici, che ...
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Paolo Mancini
La velocità di cambiamento del mondo dei mass media ha raggiunto picchi incredibilmente elevati e fino ad oggi sconosciuti. Un’affermazione di Manuel Castells, divenuta ormai celebre, mette [...] di massa, Jay Blumler (1992). In gran parte delle democrazie liberali, quindi non solo in Europa o in Italia, locali). Quando ci si trova di fronte a mercati organizzati nazionalmente, la competizione avviene spesso sulla base di variabili culturali, ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Ambientalismo
Mario Diani
Introduzione
Il termine ambientalismo può essere utilizzato per denotare varie correnti intellettuali e scientifiche impegnate nello studio della relazione uomo-natura e, in [...] nasce il Sierra club e viene promossa la creazione dei primi parchi nazionali. Pure se nei paesi dell'Europa meridionale il fenomeno è meno società civile, e spesso di regole elementari di democrazia, ostacola l'emergere di associazioni di massa come ...
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Vedi Italia dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
L’Italia costituisce il quarto stato dell’Unione Europea (Eu) in termini di popolazione e ricchezza economica. In virtù della propria collocazione [...] largamente scontata, ma quella di una parte della Democrazia cristiana (l’ala ispirata da Giuseppe Dossetti) e -30%. Infine, la proporzione di famiglie a basso reddito, che a livello nazionale è pari al 18%, sale fino al 36% in Campania e Calabria e ...
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Federalismo fiscale
PPiero Giarda
di Piero Giarda
Federalismo fiscale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'assegnazione dei compiti pubblici. a) Area dei benefici ed effetti di traboccamento (spillover). [...] è stata locale fino ai primi anni dell'unità politica, diventando poi nazionale; dal 2002 è divenuta di competenza mista tra Stato e Regioni, e inefficienze, ma, nel complesso, il funzionamento della democrazia (con un buon sistema elettorale) è la ...
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MORO, Aldo
Piero Craveri
MORO, Aldo. – Nacque a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916 da Renato e da Fida Sticchi, secondogenito di altri tre fratelli: Alberto e Alfredo Carlo, magistrati, Salvatore, [...] fascismo.
Nel 1939, l’anno in cui Moro assunse la presidenza nazionale della FUCI, la crisi tra il fascismo e l’Azione cattolica deputati, Roma s.d., pp. 186 s.; Atti e documenti della Democrazia cristiana. 1943-1967, I-II, Roma 1968; G. Di Capua, ...
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algocrazia
s. f. In senso polemico, il crescente utilizzo degli algoritmi informatici e dell’intelligenza artificiale al fine di esercitare il controllo di qualsiasi aspetto della vita quotidiana degli individui. ♦ Documentario interessante,...
pantouflage
s. m. inv. Il fenomeno dello spostamento di dipendenti statali di alto livello che, terminato il servizio per lo Stato, entrano nel settore privato; porte girevoli1 (V.). ♦ Gli avvocati-deputati al soldo delle grandi società quando...