BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] ha, in questo più o meno acquitrinoso pantano demo-liberale". Il tema della polemica "revisionistica" andava d' attraverso il fascismo, Milano 1960, passim;U. Spirito, Critica della democrazia, Firenze 1963, pp. 22 ss.; A. Capitini, L'antifascismo ...
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CUOCO, Vincenzo
Mario Themelly
Nacque a Civitacampomarano (prov. di Campobasso) il 1° ott. 1770 da Colomba de Marinis e da Michelangelo, un avvocato sensibile alla influenza dei lumi.
Nel piccolo comune [...] maggio (ibid.) formulò le ragioni del suo dissenso dalla democrazia dei patrioti scrivendo quelle lettere a Vincenzio Russo che dovevano per sempre (ibid., p. 155). Si profila un liberalismo che dell'eredità della rivoluzione fa proprio soltanto ciò ...
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Mafia
Salvatore Lupo
La parola e la cosa
La parola 'mafia' compare per la prima volta, nel 1863, in una commedia popolare siciliana di grande successo, I mafiusi de la Vicaria, e già nel 1865 viene [...] gruppo sociale che in altri contesti è il nerbo delle istituzioni liberali. In una tale società la forza è l'unico strumento del rapporto con il separatismo sarà essenziale per la Democrazia Cristiana, cui approderanno i gruppi notabiliari dopo aver ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] di A. Tasca come rappresentante dell'"influsso dell'ideologia liberale fino nelle nostre file", mise in guardia i 'anni di vita e lotte del PCI, p. 219, poi in La democrazia nel Mezzogiorno, p. 14). Grazie, invece, alle aderenze personali, gli fu ...
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Bijan Zarmandili
Iran
Ey Iran, Ey, Marze Por Gohar («Oh, Iran, nostra terra ingioiellata!»)
L’anno della rivolta e dell’agonia della Repubblica islamica
di Bijan Zarmandili
12 giugno
La proclamazione [...] fattori quasi esclusivamente interni, a cominciare dalla sua democrazia incompleta, dimostratasi nel corso del 2009 bloccata dai Natiq Nuri.
Prove di riformismo
Accusato di essere un liberale e osteggiato dai leader religiosi per avere osato sfidare ...
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Richard Newbury
Gran Bretagna
Dieu et mon droit
Il leader del
nuovo Labour
di Richard Newbury
5 maggio
Nelle elezioni per il rinnovo della Camera dei Comuni il Partito laburista, con il 35,9% dei voti, [...] di paternalismo sociale che venne definita 'democrazia tory'. Fu proprio l'appoggio offerto a dal Partito conservatore e i radicali diedero vita al nuovo Partito liberale. Figura dominante della nuova formazione fu William Gladstone. Nei 12 ...
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FARINI, Luigi Carlo
Nicola Raponi
Nacque a Russi (Ravenna), il 22 ott. 1812 da famiglia della media borghesia romagnola - il padre Stefano era farmacista a Russi, la madre Marianna Brunetti veniva da [...] Osimo, dove si affermò anche come uno dei capi del liberalismo moderato della regione. Fra il '47 e il '48 109, 119 s., 122-127, 131 s., 156, 189, 191; A. Scirocco, Democrazia e socialismo a Napoli dopo l'Unità (1860-1878), Napoli 1973, pp. 45, 54, ...
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Internazionalismo
Lucio Levi
Introduzione. La dimensione universalistica della Rivoluzione francese e della Rivoluzione russa
I grandi movimenti rivoluzionari liberale, democratico, nazionale e socialista, [...] Ciò che si dimentica sempre è che sono stati proprio i grandi liberali (in primo luogo Lionel Robbins) a dimostrare la necessità dell'esistenza Parlamento europeo ha avviato il primo esperimento di democrazia internazionale. Si tratta, è vero, di un ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] del paese e quello organizzativo di democratici e liberali, lasciava aperta in prospettiva la via a questa pluralità di stimoli, di orientamenti e di programmi, con cui la democrazia e per essa il Partito d'azione muoveva al recupero di uno spazio ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] sembrava essere Stalin» (ibid., p. 29). L’opposizione liberale non usciva da strette cerchie elitarie, era un’attesa senza , Roma 1992, pp. 102-108; F. Barbagallo, Socialismo e democrazia: la polemica tra Giolitti e Longo nel 1956, in Luigi Longo. ...
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liberaldemocrazia
s. f. Governo democratico di orientamento liberale. ◆ Parlare di «crisi» dell’Occidente non significa pronosticare la sua fine, ma auspicare che la comunità delle liberaldemocrazie sia in grado di riappropriarsi della propria...
algocrazia
s. f. In senso polemico, il crescente utilizzo degli algoritmi informatici e dell’intelligenza artificiale al fine di esercitare il controllo di qualsiasi aspetto della vita quotidiana degli individui. ♦ Documentario interessante,...