BRESCIANI, Carlo
Mario Belardinelli
Nacque a Brescia il 23 sett. 1876 da Giuseppe e Carolina Rovetta, in una famiglia borghese di vivi sentimenti cattolici. Aderì alla Gioventù cattolica, del cui circolo [...] campo amministrativo: stringendo alleanze "contrattate" con i liberali moderati, essi erano riusciti non solo a far mondiale il B. riprese con entusiasmo l'attività politica nella Democrazia cristiana, di cui nel '45 fu consultore nazionale. Dal ...
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OVIGLIO, Aldo
Fulvio Conti
OVIGLIO, Aldo. – Nacque a Rimini il 7 dicembre 1873 da Francesco e da Ida Malvolti.
Compì gli studi liceali a Pesaro e poi a Rovigo, dove la famiglia si era nel frattempo [...] costituito a Bologna da esponenti del conservatorismo liberale, del radicalismo antisocialista e del combattentismo moderato. reazione al massimalismo e uno strumento di ‘ringiovanimento’ della democrazia radicale, da cui proveniva» (Nello, 2003, p. ...
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Rodolfo Ragionieri
Il problema maggiore relativo alla democratizzazione nel mondo arabo è costituito dalla totale o quasi totale mancanza di democrazia. Se infatti escludiamo il dubbio caso del Libano [...] delle differenze sia teoriche sia organizzative tra islam politico sunnita e sciita, è però possibile una deriva di democrazia non liberale con l’assunzione di un’interpretazione letterale della sharia come fonte principale o unica del diritto. È ...
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DRAMIS, Attanasio
Francesco M. Biscione
Nacque a San Giorgio Albanese in Calabria Citeriore (oggi provincia di Cosenza) il 1° maggio 1829 da Giuseppe, cospiratore liberale, e da Teresa De Simone, primo [...] , egli concorse alla sua ricostruzione nel 1878-79.
Il D. morì a Napoli nel novembre del 1911.
Fonti e Bibl.: D. Cassiano, Democrazia e socialismo nella comunità albanese di Calabria: A. D. Napoli 1977, con indicazioni bibliografiche e documentarie. ...
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laburismo
Movimento politico inglese di ispirazione socialista non marxista, sorto in conseguenza dell’azione promossa negli ultimi tre decenni del sec. 19° dalle trade union per immettere nella vita [...] di nazionalizzazione, di moderata smobilitazione e di democrazia ugualitaria. Nelle elezioni del febbr. 1950 la nuovo corso che ha affiancato a una linea pragmatica e liberale una forte carica nazionalistica. All’insegna della ricerca di una ...
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tirannia
Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide. Il problema della t. appare già ampiamente sviluppato nel pensiero politico greco, e riceve da Aristotele una formulazione di importanza [...] e della cosiddetta politeia sono l’oligarchia e la democrazia). Definendo in tal modo la t., Aristotele accentuava delle garanzie costituzionali, della limitazione dell’assolutismo regio, della formulazione di una concezione liberale dello Stato. ...
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centrosinistra
Formula di governo basata sull’alleanza tra partiti di centro e della sinistra, di solito di impostazione progressista, a egemonia socialdemocratica, laburista o liberal-democratica.
Stagione [...] c. fu A. Moro, che dovette superare molte resistenze nella stessa Democrazia cristiana, e la cui iniziativa si incontrò con quella di A. da G. Andreotti con la partecipazione del Partito liberale, cominciarono ad alternarsi a monocolori DC e a ...
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tirannide
Marzia Ponso
Un potere arbitrario che si impone con la forza
Sorto per designare uno specifico regime politico nella Grecia antica, il concetto di tirannide ha progressivamente assunto nei [...] – gli uccisori del tiranno, gli eroi della democrazia ateniese e della Repubblica romana – viene ripreso tanto età contemporanea
Dopo le rivoluzioni americana e francese il pensiero liberale ha proposto un nuovo significato di tirannide: non più il ...
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Oreste Massari
Sistema bipartitico, grandi partiti nazionali maggioritari, sistema elettorale plurality, governo monopartitico, frequenza dell’alternanza, possibilità di premiership fortemente personalizzate [...] il cosiddetto ‘modello Westminster’ come il prototipo della democrazia maggioritaria. Sin dall’Ottocento e fino ai giorni del premier conservatore David Cameron, con vice premier il liberale Nick Clegg - si annunciano vari e profondi cambiamenti ...
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partiti conservatori
Organizzazioni politiche di orientamento tradizionalista o moderato, sorte nel 19° sec. e tuttora presenti in molti Paesi. Si chiamano conservatori i partiti che, di contro alle [...] nel primo cinquantennio repubblicano, tale funzione fu svolta principalmente dal Partito liberale (PLI), sebbene tendenze conservatrici trovassero espressione anche nella Democrazia cristiana o in forze minori quali i monarchici. Quanto al continente ...
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liberaldemocrazia
s. f. Governo democratico di orientamento liberale. ◆ Parlare di «crisi» dell’Occidente non significa pronosticare la sua fine, ma auspicare che la comunità delle liberaldemocrazie sia in grado di riappropriarsi della propria...
algocrazia
s. f. In senso polemico, il crescente utilizzo degli algoritmi informatici e dell’intelligenza artificiale al fine di esercitare il controllo di qualsiasi aspetto della vita quotidiana degli individui. ♦ Documentario interessante,...