BERTI, Domenico
Gian Paolo Nitti
Nacque a Cumiana (Torino) il 17 dic. 1820 da Francesco e da Margherita Fontana e, dopo aver studiato nel collegio di Carmagnola, s'iscrisse all'università di Torino, [...] Concordia, fondò e diresse la giobertiana Democrazia italiana, che ebbe vita brevissima. critico sul B. storico del Cavour: R. Romeo, Dal Piemonte sabaudo all'Italia liberale, Torino 1963, pp. 173-175 e passim.
Per una bibliografia delle opere dei ...
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BOZZELLI, Francesco Paolo
Guido D'Agostino
Nato a Manfredonia il 22 maggio 1786 da Michele e da Maria Vittoria Ricci, dopo la prima istruzione ricevuta presso gli scolopi, studiò diritto a Napoli dal [...] pagò col carcere e poi col lunghissimo esilio le proprie convinzioni liberali e l'attiva partecipazione al moti stessi. Per oltre quindici qualche determinato paese fosse stata realizzata la democrazia. Lo scritto ebbe favorevoli accoglienze e ...
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Marx, Karl
Stefano De Luca
Il teorico del materialismo storico e del comunismo
Marx fu un uomo di formidabili passioni intellettuali e politiche, che si alimentavano a vicenda. Egli fu al tempo stesso [...] origini ebraiche, Marx ricevette un’educazione di impronta illuministica e liberale. A 17 anni intraprese gli studi di giurisprudenza, ma ben i conflitti sociali.
Ciò permetterà infine di abolire lo Stato e di instaurare una democrazia dei produttori. ...
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pacifismo
Stefano De Luca
Silvia Moretti
Il dramma della guerra e le strade della pace
Per pacifismo si intende l’insieme delle dottrine, delle idee e dei movimenti d’opinione che rifiutano la guerra [...] natura dei regimi politici. Soltanto la diffusione degli Stati liberali – cioè di Stati basati sulla divisione dei poteri e raggiungere attraverso il lavoro) e la pace.
I democratici (democrazia), dal canto loro, ritenevano che la guerra avesse cause ...
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Cattaneo, Carlo
Storico, filosofo, economista e uomo politico (Milano 1801 - Castagnola, Lugano, 1869). Formatosi alla scuola di Romagnosi, dal 1833 al 1838 collaborò agli «Annali universali di statistica», [...] L’elogio del conflitto e della varietà – estraneo alla mentalità organicista dei positivisti e vicino alla visione liberale della democrazia – lo portò a sostenere il principio della competizione in ogni campo, incluso quello economico. Da qui derivò ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] mercato e le esigenze di giustizia sociale avanzate dal movimento operaio.
Così, dopo quello con la democrazia, l’incontro fra s. e liberalismo, che nel 19° sec. sembrava impossibile, riscattò del tutto la gran parte dei partiti socialisti europei ...
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Pubblicista e filosofo (Saint-Malo 1782 - Parigi 1854). Schierato dapprima su posizioni cattolico-tradizionaliste (ispirate al pensiero di J. de Maistre e L.-G.-A. de Bonald), divenne a partire dagli anni [...] il giogo dei re, scopre il valore cristiano delle rivendicazioni liberali e nel Des progrès de la révolution et de la 1834), ma La M. prosegue la sua battaglia per una democrazia integralmente cristiana e perciò liberatrice dal servaggio dei re e del ...
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Filosofo francese (Parigi 1882 - Tolosa 1973), di famiglia protestante, condivise il socialismo radicale di Ch. Péguy, di cui fu amico. Importante per M. fu l'incontro con L. Bloy, in un momento di crisi [...] Française, e di Humanisme intégral (1936) sulla possibilità di una società liberale e democratica, eppure cristianamente ispirata: poiché per M. liberalismo e democrazia sono i risultati di un faticoso svolgimento impensabile senza il fermento del ...
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libertà
Stefano De Luca
La possibilità di scegliere il proprio destino
Il problema della libertà, nella cultura occidentale, è stato affrontato da due prospettive diverse: quella religioso-metafisica [...] insieme, come società), perché sono convinti che l’eccesso di libertà individuali generi diseguaglianze troppo grandi tra gli uomini. Entrambi questi tipi di libertà convivono, in un equilibrio sempre instabile, nelle moderne democrazieliberali. ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] che, come le Weltgeschichtliche Betrachtungen ‟cercano di districare il bandolo di un processo storico in cui la democrazia uccide il liberalismo, lo Stato nazionale strangola le piccole unità regionali e civiche, e il desiderio di potenza cresce in ...
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liberaldemocrazia
s. f. Governo democratico di orientamento liberale. ◆ Parlare di «crisi» dell’Occidente non significa pronosticare la sua fine, ma auspicare che la comunità delle liberaldemocrazie sia in grado di riappropriarsi della propria...
algocrazia
s. f. In senso polemico, il crescente utilizzo degli algoritmi informatici e dell’intelligenza artificiale al fine di esercitare il controllo di qualsiasi aspetto della vita quotidiana degli individui. ♦ Documentario interessante,...