Finanziere ungherese naturalizzato statunitense (n. Budapest 1930). Nato da un'agiata famiglia ebrea ungherese, fu costretto dalle persecuzioni naziste a emigrare a Londra, dove studiò filosofia presso [...] den Euro retten muss, um sich selbst zu retten (2014; trad. it. Salviamo l'Europa, 2014). Nel 2018 il finanziere è stato nominato Persona dell'anno dal periodico Financial time in quanto "difensore della democrazialiberale e di una società aperta". ...
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LABRIOLA, Arturo
Walter Maturi
Uomo politico ed economista, nato a Napoli il 22 gennaio 1873. Giovane di idee socialiste rivoluzionarie, prese parte alle agitazioni del 1898 e fu costretto ad esulare [...] etiopica, visse appartato fino alla caduta del fascismo. Caduto il fascismo, da un lato caldeggiò il ritorno alla democrazialiberale parlamentare prefascista (Dopo il fascismo. Che fare?, Napoli 1944), dall'altro lato combattè il governo del CLN ...
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RUSSIA
Berardo Cori
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
(XXX, p. 264; App. II, II, p. 756; III, II, p. 638; v. anche urss, XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098; II, II, p. 1065; III, II, p. 1043; IV, III, p. [...] , gruppi nostalgici e nazionalisti.
I gruppi riformisti, occidentaleggianti (zapadniki), favorevoli alla piena attuazione della democrazialiberale, alle riforme di ogni tipo, alla graduale introduzione dell'economia di mercato, alla collaborazione ...
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Proclamata stato indipendente in seguito al crollo militare giapponese, la C. ha visto successivamente costituirsi (v. oltre Storia) sul suo territorio, nel 1948, due stati separati dal 38° parallelo, [...] nel settembre e nel novembre 1953. Nella Corea del sud Syngman Rhee, pur lasciando sussistere le forme di una democrazialiberale, impresse al suo governo un carattere sempre più personale ed autoritario, facendo dell'alleanza con gli S.U.A ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] beneficiaria della spesa pubblica finanziata dalle imposte; il secondo modo è quello dello Stato "cooperativo" di democrazialiberale rappresentativa, quando si realizza la piena identità di governanti e governati, e quindi la piena corrispondenza ...
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Relazioni industriali
Gian Primo Cella
Tiziano Treu
sommario: 1. Le relazioni industriali: questioni teoriche e di definizione. 2. Il modello pluralista. 3. Il modello statalista. 4. Il modello partecipativo [...] relazioni industriali - traggano alimento da tutti e tre i principali filoni presenti nelle democrazieliberali europee: il cattolico, il liberal-conservatore, il socialdemocratico. A questo proposito, si può riprendere con maggior precisione quanto ...
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Pianificazione e programmazione
Veniero Del Punta
di Veniero Del Punta
PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONEPremessa
I campi a cui i due termini che danno il titolo a questo articolo possono essere applicati [...] alla libertà d'iniziativa economica, che permea la cultura di paesi di antica democrazialiberale, come gli Stati Uniti d'America, o di democrazia riconquistata dopo anni di feroce totalitarismo, come nel caso della Germania di questo dopoguerra ...
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Formazioni economico-sociali
Luciano Gallino
Significato, origini ed evoluzione del concetto di formazione economico-sociale
Al concetto di 'formazione economico-sociale' è sotteso fin dalle origini, [...] organizzare la politica più coerente con il capitalismo imprenditoriale è la democrazialiberale - possibilmente fondata su maggioranze parlamentari formate da partiti liberali o conservatori. Alla politica e allo Stato vengono avanzate due richieste ...
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Dirigenti
Alberto Martinelli
Premessa
La parola dirigente definisce, in senso lato, qualsiasi ruolo di comando e di leadership nelle varie sfere dell'attività umana (economica, politica, religiosa, [...] realtà sociali più omogenee, come il capitalismo nordamericano, o che, come Dahrendorf, hanno distinto nettamente tra società a democrazialiberale e società totalitarie. Mills (v., 1956) non considera i dirigenti come classe autonoma, ma come parte ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Roberto Michels
Federico Trocini
A oltre un secolo dalla pubblicazione, Zur Soziologie des Parteiwesens in der modernen Demokratie (1911; trad. it., riveduta e ampliata dall’autore, La sociologia del [...] ‘legge ferrea dell’oligarchia’ condusse infatti Michels a mettere sì in discussione i meccanismi formali della democrazialiberale, ma non il concetto di democrazia in quanto tale. Ne è prova il fatto che, a conclusione del suo capolavoro, dopo aver ...
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liberaldemocrazia
s. f. Governo democratico di orientamento liberale. ◆ Parlare di «crisi» dell’Occidente non significa pronosticare la sua fine, ma auspicare che la comunità delle liberaldemocrazie sia in grado di riappropriarsi della propria...
algocrazia
s. f. In senso polemico, il crescente utilizzo degli algoritmi informatici e dell’intelligenza artificiale al fine di esercitare il controllo di qualsiasi aspetto della vita quotidiana degli individui. ♦ Documentario interessante,...