DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] mancare l'incoraggiamento e il consiglio dei capi della democrazia quarantottesca rientrati dall'esilio, come il Mazzoni, il riserve, all'Alleanza repubblicana e anche a una ripresa comune dellavoro per Roma. Ai primi di novembre un primo assenso di ...
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Vicino Oriente antico. Introduzione
Mario Liverani
Introduzione
Il Vicino Oriente antico: le coordinate storiche
Con l'espressione 'Vicino Oriente antico' ci si riferisce a un insieme di ambiti culturali [...] e rivale del Vicino Oriente, consegnando alla successiva storiografia europea quelle coppie contrastive di democrazia e competenza generale ma astratta, di gestione e controllo dellavoro altrui.
Allo scriba sono peraltro riservate alcune competenze ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] e sindacale, sugli effetti del progresso tecnologico nella organizzazione dellavoro industriale che, oltre a e sessanta, Roma 1992, pp. 102-108; F. Barbagallo, Socialismo e democrazia: la polemica tra Giolitti e Longo nel 1956, in Luigi Longo. La ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Benedetto Croce
Claudio Cesa
Nella storia culturale italiana del Novecento, Benedetto Croce non ha nessuno che gli stia accanto, perché nessuno, e per un così lungo periodo, ha coltivato contemporaneamente [...] ’andare sulle barricate, bensì nel lavoro quotidiano, onde cessare di vivere «sul nostro passato e dellavoro [intellettuale] altrui» (F. De in Italia, tra la coalizione guidata dalla Democrazia cristiana e quella capeggiata dal Partito comunista. La ...
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CRAXI, Benedetto detto Bettino
Luigi Musella
Nacque a Milano il 24 febbraio 1934 da Vittorio e Maria Ferrari.
La famiglia e la politica (1934-1952)
Vittorio, originario di Messina, dopo la laurea in [...] secondo la stessa CGIL un milione.
La questione del costo dellavoro mise parzialmente in ombra un altro provvedimento approvato L. Cafagna, La grande slavina. L'Italia verso la crisi della democrazia (1993), Venezia 20122, pp. 105-124, 137-141; S. ...
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CORBINO, Epicarmo
Domenico Demarco
Nacque ad Augusta (Siracusa) il 18 luglio 1890 da Vincenzo, modesto artigiano, ma con cultura superiore alla media, e da Rosaria Imprescia. Egli fu quarto maschio [...] nucleo intorno al quale sorse più tardi la Camera dellavoro di Augusta, e partecipò (benché non ancora Parlamento, accettando di presentarsi come indipendente nelle liste della Democrazia cristiana nel III collegio senatoriale di Napoli; ma la ...
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Bernard Kouchner
Kosovo
La difficile missione di pacificare la 'polveriera d'Europa'
Un anno dopo: la ricostruzione materiale e politica
di Bernard Kouchner
28 ottobre
Il Kosovo, che è sotto l'amministrazione [...] battaglia per stabilire l'ordine, la giustizia e la democrazia.
Un laboratorio di tolleranza
In Kosovo, accanto a senza scorta, e sono di conseguenza del tutto tagliati fuori dal mondo dellavoro. Mitrovica, la città del nord, divisa dal fiume Ibar ...
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BASSO, Lelio
Piero Craveri
Nacque a Varazze (Savona) il 25 dic. 1903 da Ugo e da Marianna Raimondi, in una famiglia agiata. Il padre, insegnante, liberale giolittiano, aveva partecipato alla vita politica [...] nell'inverno del 1919 si immerse nel clima infuocato dei dibattiti socialisti, alla Camera dellavoro e nei quasi febbrile attività pubblicistica: le testate sono quelle socialiste o di democrazia laica (oltre a Critica sociale, l'Avanti!, Il Caffè, ...
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LANZA, Giovanni
Silvano Montaldo
Nato a Casale Monferrato il 15 febbr. 1810, perse in giovane età il padre Francesco, fabbro e negoziante in ferro, ma grazie all'impegno della madre Angela Maria Inardi [...] scontrarsi di nuovo con le chiusure corporative e i limiti del mercato dellavoro, che lo costrinsero ad accettare il ruolo di medico governo, aprendo la strada ad altri antichi esponenti della democrazia radicale, di ogni parte d'Italia, che li ...
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DE AMBRIS, Alceste
Ferdinando Cordova
Nacque a Licciana (oggi Licciana Nardi), in provincia di Massa Carrara, il 15 sett. 1874, da Francesco e da Valeria Ricci.
Di famiglia agiata, compì un regolare [...] giugno, a Milano, al congresso costitutivo dell'Unione italiana dellavoro (U.I.L.), il nuovo sodalizio che si ispirava classe. Lo sciopero Parmense, in Pagine libere., 30 giugno 1908; Democrazia vile, ibid., 31 luglio 1908; L'impresa dei Beoti, ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...